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La trazione animale: un passo verso il futuro? 
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Sez. Cavalli
Sez. Cavalli
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Onestamente trovo la sintesi di Jimmyhafflinger piuttosto verosimile... Miky, dopocena guarderò l'articolo che hai postato, magari mi farà cambiare idea ;) (così ti compro un bel cavallone, no anzi, ne vorrei due :D :D :D )

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28/11/2013, 20:22
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GMF ha scritto:
La passione innanzitutto, gentile gianni1!

Due giovani coniugi in buona salute, di cultura media o medio-bassa, volenterosi e ben motivati; due cani da guardia rustici, di taglia medio-piccola; due cavalle bardigiane o murgesi selezionate; due vacche marchigiane, od apulo-lucane, o garfagnine; due maiali neri; gallo e galline q.b.: il tutto su un paio di ettari - tra seminativo e bosco, o macchia - in alta collina; qualche contributo pubblico, qualche sgravio fiscale...

Tutto ciò può rappresentare una credibile prospettiva di autosostentamento?

Farina del mio sacco... :D :lol:

SARO' LUNGO...E ME NE SCUSO DA SUBITO, ma non posso fare a meno di rispondere a GMF

Credo di aver fatto almeno mille volte codesto ragionamento, proprio perchè all'inizio della mia avventura agricola puntavo all'autosufficienza alimentare...e lo faccio anche oggi dopo svariati anni :mrgreen:
Prima che possa scatenarsi una sorta di "sciacallaggio" sulla tua affermazione/richiesta (...credimi, ne ho fatto le spese io più volte...), provo subito a risponderti portando la mia modesta e semplice esperienza.
Io e mia moglie siamo CD entrambi: lei in un'azienda che produce vino ed olio ed io nel podere dove viviamo in affitto.
Lei percepisce uno stipendio...modesto ma sicuro.
Io lavoro su terreni che ho in affitto ed in regolare comodato d'uso gratuito: allevo animali e coltivo la terra, ma il mio guadagno "economico" è certamente molto basso.
Lo stipendio di mia moglie serve a pagarci le bollette, l'affitto di casa e terreno, l'automobile (una in due), e gli extra (dal vestiario alla spesa mensile NON alimentare).
Il mio lavoro porta in casa il cibo, ed ogni giorno mangiamo del nostro (sino a coprire oltre il 90% con autoproduzione). Il mio lavoro produce i mangimi per tutti i miei animali.
Non abbiamo ancora figli.
Non abbiamo mutui.
Non abbiamo vizzi.
Le mie spese (inps, inali, commercialista, tasse e tassine, asl, acquisto del gasolio agricolo) sono coperte in buona parte dal mio guadagno "economico".
La cavalla mi costa questo:
- fieno, facendo una media, circa 12kg al giorno (mezza pressa)
- pascolo a volontà tutto l'anno
- non do alcun tipo di mangime tipo fioccato o pellettizzato, ma solo un un poca di avena quando è molto freddo.
- 6 ferrature all'anno, per un costo di 50€ a ferratura.
Una pressa a me (quindi con il mio fieno...il mio trattore con i suoi consumi...le mie pendenze...i miei attrezzi) costa questo:
- Gasolio per falciatura, ranghinatura, pressatura, stiva: circa 0.15€;
- Filo di ferro per legatura: circa 0.16€;
- Ammortamento dei macchinari (oramai molto vecchi ed ampiamente ripagati): conto una cifra fortemente ipotetica di 0.10€ cadauna.
NON CONTO LE MIE ORE DI LAVORO...come è ovvio: non chiamando nessun operaio a svolgere tale lavoro il conto della serva sarebbe tremendamente complicato da fare sulle mie ore, ripeto "come è ovvio"!
In tutto una singola pressa mi costa 0.41€, che porto a 0.45€ considerando l'ammortamento di spese extra (che ci son sempre).

Considerando quindi che la cavalla si mangia mezza pressa al giorno, disponendo del pascolo come sopra ho chiarito, consumerò 183...che arrotondo a 190 presso all'anno.
Le spese per la mia cavalla sono quindi le seguenti: 85.50€ (fieno), 300€ (ferratura), 20€ (avena), 80€ (assicurazione annua)
Considerando anche che la lettiera la faccio con fieno vecchio che sarebbe destinato ad essere bruciato e/o trinciato nei campi, a me la cavalla costa circa 485.50€ all'anno.
Ogni tanto (ma non ogni anno) potrà capitare di doverla sverminare...è chiaro.
Ed è altresì chiaro che le spazzole, le striglia, la cavezza e compagnia bella ogni tanto vanno cambiati...
...ma vorrei evitare di dover contare anche queste cose.
E' una cavalla sana, di 27 anni, razza Avelignese, che orgogliosamente sa dare del filo da torcere ad altri blasonatissimi cavalli nel trekking, volenterosa, domata anche per il tiro leggero.
E sopratutto che mi produce "un monte di cacca" che se lo andassi a comprare mi costerebbe proprio una bella cifra (stimata attorno ai 140€).

Nella mia economia di piccolo agricoltore questo è quanto mi costa la cavalla, escludendo finimenti, selle, attrezzi e compagnia bella.
Per le attrezzature, basandomi su quanto trovo in internet, e parlando con vecchi agricoltori pratici dell'argomento, sto pensando di realizzare low cost e con materiali recuperati un aratro per scavallare la vigna ed un carretto per il trasporto del fieno.
Quanto risparmierò?
Sicuramente risparmierò!
Quanto inquinerò?
Sicuramente di meno rispetto anche ad un trattorino.
Quanto mi stancherò?
Molto di più...è ovvio!
Cosa ci guadagnerò?
Soddisfazione personale (e buttala via!!!), contatto con l'animale e con la Natura (guai a dire il contrario), silenzio (provare per credere), armonia con l'ambiente (per me cosa fondamentale), contatto diretto con il lavoro (provate a fare un solco stando direttamente con la faccia sull'aratro...e capirete cosa intendo) con la giusta percezione e precisione di quello che sto facendo, risparmierò qualche euro sul trattore e sul gasolio, inquinerò meno (molto meno), ed in più il mio prodotto avrà un notevole valore aggiunto...cosa non da poco.
Per uno che come me che pratica agricoltura Naturale e Tradizionale è un dovere poter vedere nella trazione animale una VALIDA ALTERNATIVA ad ALCUNE lavorazioni.
Ritengo quindi che, come ho già ampiamente detto in altri interventi, sia necessario INTEGRARE e non sostituire in toto, il lavoro animale a quello del trattore...integrare, sia chiaro.
Capisco tutti voi, e singolarmente trovo molte verità in quello che asserite, ma questa è la mia vita, e così ho deciso di vivere io...matto o meno che possa apparire, ho cercato comunque di relazionarvi il più possibile su le spese sostenute.
Vivere con due cani, due maiali, due ncavalli, due vacche e due ettari?
Oggi non è più possibile, e lo dice il più romantico e sognatore degli agricoltori che scrivono su questo forum...credetemi :oops: :oops: :oops:
Lo so a mie spese.
Vi chiedo comunque di non fare le pulci a tutto quello che ho detto e di non chiedermi il Modello Unico o chissà quali domande personali: in passato è accaduto su questo forum, e solo dopo quasi due anni torno a parlare di mia moglie e del personale in questo modo, sicuro che voi sarete rispettosi e che il Buon Gianni vigilerà su tutto.
Vi ringrazio e spero di non aver fatto arrabbiare nessuno.
Ciao
Tosco

P.S.
Posseggo questa bella cavalla da un paio di anni, e sono abbastanza intelligente e rispettoso da capire che qui ci sono persone che si intendono molto più di me dell'argomento cavallo...
...ma questo non esclude che una persona abbia il proprio punto di vista e che, seppur opinabilissimo, faccia di tutto per dare valore alla propria tesi.
Per me oggi, seppur possa apparire come nostalgico oppure anacronistico, la trazione animale può concretamente rappresentare una piccola e valida alternativa...visto che se anche del cavallo mi intendo poco ho dedicato tutta la mia vita allo studio ed alla pratica dell'agricoltura.
Ciao a tutti e grazie ancora per la bella discussione.
Tosco


28/11/2013, 20:38
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solo una piccola minoranza di fortunati ha la possibilita' di farsi il fieno in proprio... bisogna possedere molta terra per riuscire a fare il fieno per il fabbisogno annuale anche di un solo cavallo.

poi ci vuole il posto dove tenerlo... e il tempo, tanto tempo, per tagliarlo, imballarlo, stivarlo ecc.

E se il fieno invece lo compri, sono 1000 euro all'anno a testa a dire poco.

Poi mettiamoci anche un'altra cosetta di cui si stanno scordando tutti: la vecchiaia del cavallo... ci possono essere anche 10 anni o piu' di tempo dal momento in cui non e' piu' adatto a lavorare al momento in cui muore di vecchiaia...

Allora cosa facciamo? lo lasciamo DPA e lo macelliamo appena non e' piu' adatto a lavorare? (deplorevole) oppure lo mettiamo NON DPA e lo manteniamo fino al suo ultimo giorno con relative spese veterinarie e con i costi di smaltimento della carcassa alla fine ecc? (che e' la cosa giusta da fare, ma costa)


28/11/2013, 21:26
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Caro Jimmiy...provo a risponderti per quello che mi concerne come agricoltore che il fieno lo fa da anni.
Cita:
solo una piccola minoranza di fortunati ha la possibilita' di farsi il fieno in proprio... bisogna possedere molta terra per riuscire a fare il fieno per il fabbisogno annuale anche di un solo cavallo.

Mi pare che tanto io che GMF stiamo parlando principalmente di applicazione della trazione animale in agricoltura, e quindi stiamo parlando di agricoltura, e quindi di agricoltori, e quindi di campi coltivati da agricoltori, e quindi di luoghi ove fare il fieno è possibile, e quindi... :lol: :lol: :lol: e quindi!
Partiamo dal basso, e prima di arroccarci in discorsi tipo "il cavallo a milano...", proviamo a partire dalla campagna, dove fare il fieno è cosa NORMALE...credimi.
Parli di avere molta terra...mah, francamente no!
Perdonami se ti contraddico, ma io ho 3Ha di prato stabile vecchissimo (oltre dieci anni), e ci tiro fuori almeno 550 presse da 25Kg l'una.
Per la cronaca, e visto che fra di noi utenti c'è pure chi il fieno lo produce, vorrei riportare due dati veloci veloci.
Un Ha di prato stabile NON irriguo, in collina, con 3-4 anni di vita (e quindi faccio un esempio non certo ottimale) può produrre 10 tonnellate di fieno...che riportato in presse da 25Kg sarebbero 400 presse all'anno.
Io capisco che la mia cavalla mangia poco fieno perchè c'ha il pascolo, e allora vogliamo passare la dose giornaliera da 12Kg a 18Kg?
Facciamolo.
Qindi 18Kg per 365 giorni dell'anno fanno 6570Kg, ossia 6,7 tonnellate di fieno...ossia poco più di metà ettaro.
Non credo quindi che occorra molta terra (0.67Ha di prato stabile nelle condizioni sopra riportate) per alimentare un cavallo a cui è interdetto il pascolo. ;)
Lo dico solo per aiutare chi ci legge ad avere un quadro più ampio della situazione, non me ne volere Jimmy. ;) :)

Tornando ad un discorso più generale.
Leggendo alcuni interventi in questa discussione vedo che ogni tanto si rischia di perdere contatto con quello che GMF sta dicendo oramai da molte pagine, e cioè che
Cita:
... la trazione animale in agricoltura assumerà sempre maggior importanza, a cominciare dalle piccole aziende agrosilvozootecniche...

Si tratta solo di un'opinione, ma...
...io proverei a puntare l'attenzione proprio su questa realtà, e poi magari a sviluppare un discorso più ampio sui paesi isolati e realtà marginali.
Posso solo immaginarmi della enorme difficoltà che può avere chi ha cavalli nelle periferie della città, ma appunto intanto parliamo di realtà dove questo inserimento sarebbe più agevole, che diamine.
Ciao
Tosco


28/11/2013, 22:05
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Beati voi che potete permettervi di tenere ettari di terra solo per alimentare gli animali che lavorano al posto dei trattori...
Qui da me in Liguria (e penso anche in molti altri posti montani ecc) le aziende agricole spesso hanno 3 ettari si, ma in tutto... e da questi pochi ettari deve uscire la produzione da vendere non quella per alimentare gli animali da usare al posto dei trattori...

Comunque mi piacerebbe sapere come la pensate sulla questione della vecchiaia dei cavalli da lavoro, che ricordo, possono vivere anche piu' di 10 anni senza poter lavorare quando sono vecchi.


28/11/2013, 22:23
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Permettersi ettari di terra? :o
Ma a me pareva di avere detto tutt'altro......

E poi...ancora una volta...integrare, e non sostituire, che sia chiaro ;)


28/11/2013, 22:49
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Ringrazio tutti i miei gentili interlocutori per i loro rispettabili contributi a questa discussione.

Ringrazio, in particolare, il gentile Tosco per avere saputo, con garbo e realismo, ridimensionare l'ottimistico - forse, addirittura provocatorio - quadro aziendale da me prospettato.

Resto comunque ancorato al mio assunto di partenza: che il ritorno, integrale o parziale, alla trazione animale rappresenti oggi una potente risorsa - ancora poco riconosciuta e valorizzata - in funzione del salvataggio di vaste aree degradate, ma pur sempre recuperabili in termini socioeconomici e produttivi.

I giovani sono e saranno sempre di più e meglio i pionieri di tale nuovo corso della nostra agricoltura e della nostra zootecnia, l'unico che ci permetta di guardare con realistica fiducia al futuro del nostro paese.


28/11/2013, 23:09
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Iscritto il: 25/12/2011, 20:52
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Tosco ha scritto:
Permettersi ettari di terra? :o
Ma a me pareva di avere detto tutt'altro......

E poi...ancora una volta...integrare, e non sostituire, che sia chiaro ;)


guarda... anni fa' un mio vicino mi aveva "prestato" 20mila metri di terra che aveva ereditato, per fare il fieno in attesa di venderla...

in due tagli (il terzo praticamente non venne per via della siccita') ci avevo fatto circa 300 presse... ed erano presse da 15kg
il che' significa che mi bastarono a stento per 4 mesi con 3 cavalli...

Non tutti i terreni sono uguali, chi vive in toscana o in pianura padana probabilmente se la cava meglio... qui in liguria la terra e' poca, costa cara e rende poco.


29/11/2013, 16:15
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jimmyhaflinger ha scritto:
Tosco ha scritto:
Permettersi ettari di terra? :o
Ma a me pareva di avere detto tutt'altro......

E poi...ancora una volta...integrare, e non sostituire, che sia chiaro ;)


guarda... anni fa' un mio vicino mi aveva "prestato" 20mila metri di terra che aveva ereditato, per fare il fieno in attesa di venderla...

in due tagli (il terzo praticamente non venne per via della siccita') ci avevo fatto circa 300 presse... ed erano presse da 15kg
il che' significa che mi bastarono a stento per 4 mesi con 3 cavalli...

Non tutti i terreni sono uguali, chi vive in toscana o in pianura padana probabilmente se la cava meglio... qui in liguria la terra e' poca, costa cara e rende poco.

La cosa francamente sta diventando un poco faticosa... ma ho ben piacere di scambiare opinioni con te.
Non conosco la situazione della liguria, ma aprendo un qualsiasi banalissimo prontuario d'estimo, o parlando con qualsiasi perito agrario o agronomo, non avrai difficoltà a trovare estremamente modeste le mie stime...credimi.
Poi, io per primo (se hai letto il mio intervento sai quello che dico) ho terreni "complicati" ed un prato stravecchio.
Un ettaro di prato stabile irriguo può offrire quantità ben più alte di quelle che ti ho indicato.
Quindi Jimmy, in breve il tuo messaggio è anche questo: il fieno costa troppo, o per produrlo ci vuole troppo terreno...e quindi non conviene allevare un cavallo per integrare il lavoro delle macchine.
Ma magari per farci una giratina al mese conviene?
Cioè, a prescindere non conviene allevare un cavallo, visto che il fieno ti costa comunque sia tanto e comunque sia la terra per produrlo deve essere tanta, indipendentemente dal fatto che tu lo usi per tirare un aratro o che tu ci faccia una giratina ogni tanto?
Di cavalli mi intenderò poco, ma di pratica in azienda ne so abbastanza per dirti che quanto dici (a mio avviso, che sia chiaro) non è concettualmente molto solido, perchè se così fosse a prescindere non converrebbe tenere i cavalli.
...o forse non ho capito niente?
Sia chiaro, sempre con simpatia e rispetto: se credi che questo venga meno dimmelo che terminerò immediatamente di interloquire con te ;) :lol: :lol:
Ciao
Tosco


29/11/2013, 16:29
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gianni1 ha scritto:
...
Io cara Miky credo che il maggior lavoro che fortunella stai avendo è legato alla passione crescente, mi piacerebbe fosse legato ad una proficua attività con i cavalli ma faccio fatica a realizzarlo.
...
Non voglio fare il bastian contrario, voglio essere realista, bisogna dare la giusta prospettiva, credo.

E poi sono disponibilissimo (e anche voglioso :D ) a cambiare idea... se mi si convince ;)


Sicuramente l'incremento della domanda di cavalli da lavoro da preparare è legata alla passione crescente! :D
C'è chi li destina alle passeggiate e trek per diletto e chi al lavoro in azienda e chi a entrambe le cose.

Quello che mi piace e che mi fa piacere notare, è che chi acquista uno di questi cavalli per destinarlo al lavoro in azienda, ha diversi scopi: fare una buona azione, modificare la propria qualità di vita, modificare la realtà aziendale presente aprendosi a nuovi sbocchi.

Ad esempio...uno dei ragazzi che ha salvato di recente un puledro, lavora in azienda agricola (orticoltura) con i suoi genitori...il prossimo anno aprirà la sua azienda agricola e il cavallo non gli servirà solo in campo e in serra, ma lo utilizzerà anche per altri progetti: visita in calesse delle zone circostanti con degustazione dei suoi prodotti, consegna della spesa a domicilio, turismo equestre. Le strutture gli permettono di diversificare la sua attività, si è fatto un pò di calcoli e vuole provare.

Un altro ragazzo ha un piccolo vigneto, e anche lui non si limiterà a lavorare in vigna con i cavalli: ha già in progetto di collaborare con diversi agriturismi della sua zona e organizzare tour guidati in carrozza.

Basta guardare anche il nostro minuscolo esempio: abbiamo due cavalli da tiro, con cui facciamo spettacoli, servizi matrimoniali e navetta per le fiere, lavoro a terra con bambini in stato di disagio, lezioni di volteggio e lezioni di lavoro a terra per adulti e bambini, corsi di addestramento. Alcune di queste attività, dopo aver ottenuto i permessi e i brevetti richiesti, sono fattibili e affiancabili al normale lavoro, possono andare ad integrare le altre attività, specie nei periodi di pausa da lavoro nei campi.

A Tassarolo ad esempio, hanno cominciato con un cavallo..ora sono a tre cavalli e se le cose vanno come devono, ne seguiranno molti altri, perchè il progetto è di arrivare a lavorare tutta la vigna col cavallo e affiancare anche altre produzioni, e perchè c'è molta gente che partecipa ai loro corsi per imparare a lavorare in bosco, campo e vigna e poi hanno bisogno del cavallo.

Non dobbiamo convincere nessuno, ci sono tante realtà diverse che fanno riflettere...il bello è guardare gli altri e prendere spunto :D

Per il resto, concordo pienamente con Tosco e GMF :D


29/11/2013, 16:33
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