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Podere a 750 metri in Appennino: kashmere e/o alpaca? 
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elmo ha scritto:
Ciao Bob ...per integrare le notizie che ti ha dato Tosco ...vorrei dirti di considerare anche la Capra D'Angora ...produttrice del famoso Mohair ...l'Istituto di Zootecnia di Firenze aveva ma non saprei se ha ancora i capi ...ma di conseguenza in biblioteca troverai tutti gli studi che ti possono servire ...dovrebbero esserci anche dei contributi .... per i camelidi ...è da ricordare che nella tenuta di San Rossore esisteva un grande allevamento che da pochi capi nel corso di tanti anni era arrivato a superare il centinaio di capi ...sterminato sentite un pò dai ...Tedeschi nell'ultima guerra prima di ritirarsi se ne salvarono solo due ...forse ora vorrebbero rimetterli ...In Sicilia ne esiste uno ...sapete quanto costa un maglione di Mohair ....tanto .....ciao elmo


Ciao Elmo,
Piacere di fare la tua conoscenza e grazie per il tuo intervento.

La capra d'angora, infatti, è la terza opzione che stavo prendendo in considerazione ma, non so perchè, mi è sembrato un allevamento un po' più complicato da far partire.
Invece, come dici tu, forse è il caso di tornare a pensarci sù un po' più seriamente.
In ogni caso, l'aiuto che vi chiedo è quello di darmi una mano a stabilire quale piccolo gregge potrebbe essere il più adatto per effettuare il mio "test", in particolare il test su me stesso... :D
Una "quasi" certezza che ho è quella di puntare su animali da "lana" (mi sembra tutto moooooolto più facile rispetto alla produzione del latte, in particolare all'inizio") e su lane di particolare pregio in grado - FORSE - di garantire un po' di reddito senza dover tenere tanti capi.

A proposito del reddito: il mio obiettivo, inizialmente, non è quello di cominciare a guadagnare subito, anche perchè so che non ci riuscirei... :roll: mi accontenterei, invece, di rientrare almeno in parte delle spese sostenute e poter fare una valutazione serena della situazione dopo un anno di prova.
Dico stupidaggini?
In realtà, in prospettiva futura, andrebbe valutato anche quale mercato tra quello della lana d'angora, di cashmere e di alpaca, ha Le maggiori potenzialità per un "piccolo" che si affaccia sulla scena.

E secondo te/voi quanto dovrebbe essere grande il gregge (a seconda che sia di angora, cashmere o alpaca) per tentare questo avvio?

Grazie a presto
Roberto


16/03/2014, 14:34
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Buonasera Bob,
come allevatore e trasformatore della fibra di alpaca mi inserisco nella discussione, premetto subito che non ho alpaca da vendere, la zona come la descrive può essere adatta per allevare alpaca ed inoltre lo spazio a disposizione può consentire un buon numero di animali, calcoli che il numero ideale è di circa 10/12 alpaca per ettaro, gli alpaca non hanno bisogno di pascolo particolare ma si adattano bene a zone miste, non hanno bisogno di stalle ma solo di ripari, a meno che nella sua zona non ci sia il problema dei lupi nel qual caso una stalla dove chiudere gli animali la notte sarebbe d'obbligo.
Per quanto riguarda le recinzioni gli alpaca non sono animali che tendono a scappare se hanno di che mangiare, nelle zone di alpeggio che io frequento 3 ordini di filo elettrificato sono più che sufficenti, non hanno neppure bisogno di molte cure, anche se come da lei giustamente rilevato, gli animali non possono essere lasciati soli a lungo, comunque detto questo gli alpaca in presenza di acqua, foraggio secco e erba sono abbastanza autonomi anche nei parti non c'è grossa necessità della presenza dell'allevatore.
Vengo agli aspetti economici dell'allevare alpaca: 1 - l'acquisto la parte più onerosa, l'ideale per cominciare è quella di acquistare 3/4 femmine già gravide cercando di partire con una buona selezione che per l'alpaca significa fibra sottile, densa e lucente, quindi trovare alpaca dei quali l'allevatore possa dimostrare il micronaggio della fibra, il possesso di pedigree e magari che abbiano partecipato a qualche schow con risultati buoni, le dico subito che animali del genere sono su cifre di almeno € 3.500,00 per capo: 2 - onestamente le dico che la fibra, in Italia, per ora, non vale molto principalmente perchè le ditte che la lavorano esigono grossi quantitativi , almeno 300 Kg, quindi finchè non si arriva a creare un punto di raccolta per la fibra degli alpaca di una buona parte di allevatori, si scordi ritorni economici, anche se devo dire che l'Italia è un grosso importatore di fibra dal Perù e che la trasformazione del filato in prodotti finiti è un'ottima resa a livello di guadagno: 3 - Vendita degli animali, questo è il settore migliore in questo momento, l'Italia è cmolto indietro come numero di animali, al resto d'Europa, Inghilterra, Germania, Svizzera, Francia ci superano di gran lunga, gli alpaca sono richiesti da parte di nuovi allevatori, agriturismi, pet therapy, trekking, ecc. , e alla richiesta non corrisponde la disponibilità di animali, per questo vengono importati molti alpaca dal Cile, Nuova Zelanda e dai paesi europei e da questo anche il perchè del prezzo alto degli alpaca.
Penso, in sintesi, di averle detto tutto, importante è non correre , avere pazienza, cominciare con un piccolo numero di animali per fare esperienza e per limitare anche l'impegno economico.
Cordiali saluti.
Luciano


20/03/2014, 23:49
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Ti ringrazio Elalpaca per l'interessante intervento.
Tosco


21/03/2014, 0:49
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Io allevo capre toggenburg e alpaca,qualche anno fa avevo le capre mohair ,descrivo la mia esperienza poi devi trarre le tue conclusioni. La mohair crea alcuni problemi con la fibra se non si da la giusta alimentazione e una sverminatura corretta si forma sulla pelle una specie di forfora grassa che incolla il pelo e lo rende inutilizzabile,per cui è bene farsi seguire da un buon veterinario,va tosata 2 volte all'anno.
Gli alpaca non hanno necessità di molte attenzioni occorre un pascolo, un pò di fieno ed acqua pulita,non rovinano il terreno perchè hanno dei cuscinetti come i cani e non lo zoccolo,sono territoriali e da me non sconfinano anche senza recinzione,vanno tosati una volta all'anno,vaccinati per il costridium e sverminati 2 volte,sono molto forti e difficilmente si ammalano.Le capre toggenburg sono da latte,non in grande quantità ma di ottima qualità.
Anch'io ho pensato alle cashmire ma ho rinunciato perchè l'allevamento che ho visitato aveva dei capi molto selvatici ed ho pensato alla difficoltà nel pettinarle per ottenere la fibra,forse non tutte sono selvatiche e può darsi che dipenda dal metodo di allevamento


23/03/2014, 20:47
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Cari Myriam e Luciano,
Grazie per le preziose informazioni e scusate se ci ho messo un po' a rispondervi (sono all'estero).
Gli alpaca sono sempre di più una tentazione piuttosto forte e l'idea di prenderne qualcuno mi sta veramente seducendo.
Dispiace un po' il fatto che pur essendo animali apprezzati proprio per la loro lana qui in Italia debbano essere utilizzati solo per altri scopi.
E questo non mi fa escludere ancora di "provare" le capre da cashmere, anche se prima voglio assolutamente andare a trovare qualche allevatore e farci quattro chiacchiere un po' approfondite.
Stessa cosa anche per gli alpaca, s'intende; e già ad aprile dovrei visitare un allevamento anche per ragioni inerenti al mio lavoro.
In questo momento sono in Lapponia e ho trascorso 3 giorni con dei pastori Sami e le loro renne: non potete capire quanto sono belle e affascinanti!!!
Se solo si potessero importare qui da noi ;)

Avrei una domanda: come allevatori, non dovreste essere contenti di non avere troppi "concorrenti"? Oppure ci sono in ballo ipotesi di creare consorzi per riuscire a raccogliere quantità significative di lana?

Grazie ancora e a presto
Roberto


24/03/2014, 23:30
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Cita:
Se solo si potessero importare qui da noi ;)

Naaaaa, meglio che rimangano laddove stanno meglio ;)
Purtroppo il mondo globale ha portato anche questo, ed oggi è sempre più facile vedere specie esotiche o nordiche allevate nelle nostre terre.
Io non sono certo la persona più adatta per parlare di questo, visto quanto ritenga importante recuperare e conservare il nostro immenso patrimonio zootecnico ed agronomico: piuttosto che importare una renna, o uno yak, un lama o un dromedario, io tenterei di investire su quello che abbiamo già e che sta rischiando di scomparire solo perchè considerato "antico" o "non conforme alle moderne produzioni" o "poco produttivo per le richieste di mercato".
Naturalmente ognuno di noi è sempre libero di avere il proprio pensiero e di percorrere la propria strada, ed anche in questo forum possiamo trovare interessanti spunti di riflessione e fare i più disparati confronti.
Quindi...se deciderai di allevare capre cachemire, piuttosto che lama o altri, sarà sempre un piacere leggere delle tue esperienze e provare a dirti la nostra.
Tosco


25/03/2014, 20:38
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Tosco ha scritto:
Cita:
Se solo si potessero importare qui da noi ;)

Naaaaa, meglio che rimangano laddove stanno meglio ;)
Purtroppo il mondo globale ha portato anche questo, ed oggi è sempre più facile vedere specie esotiche o nordiche allevate nelle nostre terre.
Io non sono certo la persona più adatta per parlare di questo, visto quanto ritenga importante recuperare e conservare il nostro immenso patrimonio zootecnico ed agronomico: piuttosto che importare una renna, o uno yak, un lama o un dromedario, io tenterei di investire su quello che abbiamo già e che sta rischiando di scomparire solo perchè considerato "antico" o "non conforme alle moderne produzioni" o "poco produttivo per le richieste di mercato".
Naturalmente ognuno di noi è sempre libero di avere il proprio pensiero e di percorrere la propria strada, ed anche in questo forum possiamo trovare interessanti spunti di riflessione e fare i più disparati confronti.
Quindi...se deciderai di allevare capre cachemire, piuttosto che lama o altri, sarà sempre un piacere leggere delle tue esperienze e provare a dirti la nostra.
Tosco


Buongiorno Tosco, buongiorno dalla Lapponia!
Non preoccuparti, è l'ultimo dei miei pensieri quello di portare in Italia delle renne. Ci mancano pure loro... ;)
Il mio era solo un modo per dire che sono veramente animali magnifici, ancora selvaggi e che sono un tutt'uno con il loro ambiente d'origine: la tundra e la taiga.
Credo, anzi, che sarebbe uno spettacolo desolante vederne qualcuna che si "trascina" per le nostre colline/montagne...
Condivido in pieno l'idea che il patrimonio zootecnico italiano rappresenti una ricchezza che, per varie ragioni, si sta perdendo ed è per questo che, alla fine, l'ipotesi di avviare un piccolo allevamento di capre da cashmere o di alpaca mi crea più di qualche remora di carattere etico.
Ma alla fine, dal momento che i miei interessi sono nell'allevamento in purezza di una razza e dei filati di origine animale (escludo le produzioni di latte e carne a priori perchè troppo complicate) e vista "l'amatorialità" del mio inizio, l'unica alternativa sarebbe probabilmente quella di lasciar perdere tutto.
Ma anche questo, forse, sarebbe un peccato, soprattutto per il podere.
Altri animali - tipo cavalli e bovini - li ho scartati per le difficoltà e gli oneri legati al loro allevamento: sarebbero un azzardo da irresponsabile. Anche se adoro i cavalli maremmani e murgesi...
Gli asinelli sarebbero un'opzione per me fantastica ma ho imparato proprio qui sul forum che la produzione di latte è un'impresa estremamente delicata (nella quale, per adesso, non ho nessuna intenzione di imbarcarmi) e tolta questa, non rimangono molte possibilità di ottenere reddito da loro.
Rimangono, quindi, le capre che, oltretutto, sarebbero le più adeguate alle caratteristiche del fondo.
Ma ce ne sono di italiane che potrebbero fare al caso mio (sicuramente un po' anomalo)?
Sarei felicissimo di scoprirlo e di dare il mio microscopico contributo alla zootecnica nostrana.
Roberto


27/03/2014, 7:31
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Ciao,ho letto il tuo forum adesso. Non avevo considerato la sez caprini quando ho messo un annuncio cercando un socio per allevamento capre mohair (lo trovi in Terreni e aziende).E ora anche alpaca
Cosa hai deciso poi?
Hai gia iniziato?


19/07/2014, 20:48
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