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capretta senza documenti 
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Iscritto il: 14/07/2014, 20:13
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Salve, vorrei avere un'informazione a tu per tu dagli utenti del forum. In pratica un mio amico vorrebbe regalarmi una capretta di 3 mesi circa senza nessun documento. Ho un asino e delle galline registrate tutte all'ASL competente e sono consapevole dei rischi a cui vado incontro, ma come molti detentori di avicoli e conigli sempre avuti in casa nn denunciati, io potrei tenere la capretta in un cortile privato in una piccola casetta dove in mia presenza potrei farla pascolare in un prato tenendola solo da compagnia? Rischio troppo o è fattibile?


06/10/2014, 20:38
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Intanto leggi qui:
caprini-f16/informazioni-documenti-allevamento-capre-t70115.html

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06/10/2014, 21:43
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Credo che dovrebbe avere una targhetta sull' orecchio con riportari dei numeri ma con esattezza non so dirti


06/10/2014, 22:17
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X Andromeda
il marchio auricolare o il cip riporta il codice dell'allevatore dove è nata , ma se questo non è registrato ovviamente non avrà nessun marchio . Mago ;)


06/10/2014, 22:28
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Ciao Manute,
la questione da te sollevata è stata già ampiamente dibattuta qui sul forum.
Ne parliamo qui http://www.forumdiagraria.org/caprini-f16/aiuto-capretto-allevato-a-mano-t85887.html, qui http://www.forumdiagraria.org/caprini-f16/capre-nane-t85881.html ed in molte altre discussioni oltre a quella già indicata da Marco.
Mi ripeterò a rischio di apparire noioso ed antipatico, ma...
Non si devono acquistare (o ricevere in regalo) caprini senza regolare marca auricolare, e quindi senza regolare iscrizione presso l'allevamento d'origine.
In pratica, chi te la regala dovrebbe registrarla, come facciamo tutti, fosse anche per una sola capretta da affezione.
Non è oneroso economicamente, e neanche complicato da un punto di vista burocratico, fidati!
Lui (l'attuale possessore della capretta in questione) dovrebbe recarsi presso la sua ASL, e fare regolare richiesta (qualora non l'avesse già fatto) del CODICE DI STALLA, si dovrebbe munire dei registri (di allevamento caprino e di carico/scarico dei medicinali), li dovrebbe far vidimare dall'ufficio ASL, mettere le marche auricolari alla capretta, compilare un Modello 4 (detto anche foglio rosa), e trasportarla con un mezzo idoneo ed autorizzato.
A quel punto tu dovresti portare il Mod.4 alla ASL, registrare la capretta nei tuoi registri, e...basta.
Sembra tanto...sembra complicato, ma oltre a non essere tutto questo è anche e sopratutto OBBLIGATORIO.
Ognuno di noi è libero di prendere le proprie decisioni, e non siamo qui per giudicarlo, ma è nostro dovere far presente che ci sono delle leggi legate all'aspetto sanitario dell'animale che sono obbligatorie. ;)
Io consiglio sempre di rivolgersi alla propria ASL per chiedere conferma di quanto appena scritto e di farsi spiegare bene da loro l'iter da seguire.
Personalmente non sono a conoscenza delle possibili variabili che localmente potrebbero esserci.
Facci sapere.
Ciao
Tosco


07/10/2014, 0:22
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Eeeh tosco tosco comprendo bene tutto quello che hai detto, ma mi prende una rabbia pensare che 30 anni fa tutti avevano le bestie in casa sane e genuine senza alcun documento... più ci evolviamo e più si complica la vita


07/10/2014, 8:01
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Hai perfettamente ragione MANUTE


07/10/2014, 8:09
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Formazione: Perito Agrario
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Caro Manute,
partendo dal presupposto che non sono io a formulare o far applicare tali leggi, ma che sono solo un allevatore che con le capre tenta di camparci, ti dirò la mia personalissima opinione su quanto tu hai appena detto.
MANUTE ha scritto:
Eeeh tosco tosco comprendo bene tutto quello che hai detto, ma mi prende una rabbia pensare che 30 anni fa tutti avevano le bestie in casa sane e genuine senza alcun documento... più ci evolviamo e più si complica la vita

Dell'aspetto legislativo di trenta anni fa io non ne sono a conoscenza, in quanto avevo solo 5 anni e le capre me le sognavo la notte :)
Magari te c'eri e ci potresti raccontare come le cose andassero meglio...
Posso però dirti che, in qualche anno di studio, altrettanti di allevamento, e una vita di osservazione anche nel mondo caprino, trenta anni fa non esisteva il livello di conoscenza (e quindi anche quello di coscienza...) che abbiamo oggi: magari trent'anni fa le capre "morivano e basta", senza molte spiegazioni, ma questo non vuole certo dire che non avessero riscontrato determinate malattie...non vuol certo dire che tali malattie (magari ancora sconosciute) non si diffondessero negli allevamenti...e non vuol certo dire che la vita degli allevatori e/o quelle dei consumatori di latte e carne non fossero a rischio.
Semplicemente (magari) si ignorava il tutto, e questo ci porta a pensare che il tutto (magari) fosse migliore di come è adesso.
Non saprei...
Francamente credo che sia necessario il monitoraggio degli allevamenti proprio grazie a situazioni analoghe alle tue: sono proprio i piccoli allevatori che spesso, per non "complicarsi la vita" scelgono vie "più semplici ed immediate", ignorando la prassi legislativo/sanitaria, certi che una semplice capra da affezione non possa e debba costituire un problema.
Evidentemente non è così, e purtroppo siamo chiamati tutti a seguire tali leggi.
Magari sarebbe auspicabile (e questa ripeto è solo una mia personalissima opinione che non vuole condizionare il pensiero altrui) che in Agricoltura (ed intendo tutta l'agricoltura) a livello burocratico ci fosse una distinzione tra il piccolo/artigianale ed il grande/industriale. Su questo mi trovereste sempre d'accordo.
Ma parlo di distinzione a livello burocratico, non di lasciare che il piccolo faccia come meglio crede ed il grande debba sobbarcarsi il carico di tutte le leggi ;)
Quindi arrivo alla conclusione dicendo questo: se tu ti prendi una capra che non è sana (e se non sei un veterinario e/o non hai fatto analisi specifiche NON PUOI CERTO SAPERLO) e te la porti in casa, oltre a ignorare che lei possa stare male, ignoreresti anche i rischi per gli altri animali e magari anche per te e le altre persone.
Monitorare un allevamento serve proprio a questo: a seguire e tenere sotto controllo (attraverso i prelievi ematici che obbligatoriamente sono effettuati dalla ASL Veterinaria), e gestire negli spostamenti verso altri allevamenti ogni singolo capo, in modo da evitare il diffondersi di eventuali malattie molto difficili da gestire.
Ciao
Tosco


07/10/2014, 10:26
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Iscritto il: 14/07/2014, 20:13
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Formazione: studente del corso geometri isis manzini san daniele
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Prima di tutto sono contento che finalmente sia riuscito ad aprire una discussione dato che da quando sono nel forum nelle altre sezioni le mie domande nn hanno avuto molto successo :( allora ti spiego la situazione : io abito in campagna, nella provincia di udine, l'agricoltura ce l'ho nel sangue, anche se rispetto a molti miei amici allevatori/agricoltori sono molto "inferiore" riguardo ad attrezzature e possedimenti. Io compiró 18 anni a gennaio, mio nonno ha una piccolissima azienda agricola che riguarda l'olivicoltura e io da quest'anno mi sono appassionato direttamente a questo mondo. Gestisco io l'uliveto e tutte le lavorazioni, mi sono costruito il mio pollaio e ho preso un asinello che desideravo da una vita, il nonno che è il capo supremo è molto lunatico ed è facile che cambi idea da un giorno all'altro, per cui diciamo che qua do dice si bisogna cogliere l'occasione subito. Le mie bestie sono tutte registrate, però ad esempio portarne a casa altre può voler dire discussioni accese col nonno :P io sono uno che si arrangia, infatti combino molti affari riguardo attrezzi agricoli e campi da coltivare ma il nonno molte volte si irrita nn vuole scompigli in casa e molte volte le cose nn vanno a buon fine. all'inizio c'era l'idea di prendere una capretta per compagnia all'asino poi venne scartata l'idea e io vabbe feci finta di niente. La mia ragazza è al mio fianco in queste scelte, lavori, passioni, lei ha la passione principalmente per i pappagalli esotici, suo nonno possede da sempre capre (parliamo di 4 esemplari) che alleva e vende ad amici per la carne. Tutto abusivo. L'altrogiorno viene fuori che ce ne vuole regalare una e noi tutti allegri vorremmo tenerla, ma regolarmente dovrebbe passare sotto il controllo del nonno, per cui noi volevamo tenerla nell'orto di sua nonna , che ha dietro casa dove nessuno potrebbe vederla. Ora concordo pienamente che i rischi ci sono, si dovrebbe registrare tutto, ma quando ho preso l'asino e ho scoperto tutti i documenti che si devono fare per detenere qualsiasi bestiola mi si sono rizzati i peli. Mia nonna bis (83anni) ha sempre avuto bestie in casa , sane e non ma sa riconoscere una bestia che sta male e come curarla, i miei successi fin'ora si sono realizzati grazie ai suoi insegnamenti. Se ci pensiamo l'uomo ha sempre avuto animali domestici e credo che ormai si abbia l'esperienza (o quasi) per tenere con cura i propri animali senza tante commedie. Questo discorso lo faccio per gli allevamenti privati in cui i numeri di individui non sono alti, quando invece si ha un allevamento industriale la storia cambia. Insomma io penso che ormai soprattutto per me il futuro non ci sarà... il paese in cui viviamo non offre possibilità di vivere una vita beata, fra qualche hanno dovremo lavorare e mantenere i nostri beni solo per sfamare noi stessi per cui io tornerei e si tornerà ad avere una società contadina dove tutti avranno in casa la stalla.
Saluti :D


07/10/2014, 19:43
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Caro Manute,
ho letto e riletto il tuo ultimo intervento, e mi trovi in accordo su alcune questioni, mentre su altre lo sono meno.
In breve.
Nonostante sia chiara la tua situazione, il fatto rimane: c'è una legge, e come tale va seguita. Se deciderai di non seguirla sarai responsabile delle tue azioni, tanto nel bene quanto nel male.
Il discorso sulla nonna bis di 83 anni...mi trovi molto d'accordo sull'importanza di ascoltare ed imparare dai nonni. Non sai quanto mi abbiano insegnato, ed ancora oggi faccia, la mia di nonna (84 anni).
Purtroppo però, come ti ho descritto nel messaggio precedente, ci sono malattie che prima non erano neanche considerate, ma che sono importanti e devono necessariamente essere gestite per tempo.
Un conto è riconoscere una capretta sana dalla sua stazza, dal pelo, da come mangia, dalle zampe, da come defeca, da come si muove...
...un conto è riconoscere una capretta sana dalle sue analisi del sangue, da quei sintomi che comunemente non conosceremmo, dall'analisi delle feci, dall'autopsia di un aborto.
Tutte cose (queste ultime) che suppongo la tua nonna ignori, oppure mi sbaglio?
Quindi il punto è proprio quello: fermarsi ad una prima analisi che, seppur IMPORTANTE, non ci dice il vero su molte malattie, OPPURE avere il monitoraggio che già ti ho descritto???
Lo Stato Italiano parla chiaro, e la ASL Veterinaria ha il compito di vigilare su tutto questo.
Quindi, mi ripeto, se esiste una legge un motivo ci sarà ;)

Superato tutto questo, vorrei dare spazio anche a questo tuo intervento.
Cita:
io penso che ormai soprattutto per me il futuro non ci sarà... il paese in cui viviamo non offre possibilità di vivere una vita beata, fra qualche hanno dovremo lavorare e mantenere i nostri beni solo per sfamare noi stessi per cui io tornerei e si tornerà ad avere una società contadina dove tutti avranno in casa la stalla.

Seppur io sia il Moderatore di questa sezione, sono prima di questo un allevatore...un giovane agricoltore...e come te ho determinate convinzioni sul futuro prossimo.
Posso condividere questo tuo pensiero, ma ciò non toglie che io voglia (e debba!!!) avere a cuore la salute degli animali che allevo.
E per averli a cuore non basta mettere loro un bel nastrino rosa, dargli un nome simpatico, e lasciarle pascolare di fronte casa sotto i nostri occhi vigili: di questo ne son certo.
Ciao
Tosco

P.S.
Cita:
sono contento che finalmente sia riuscito ad aprire una discussione dato che da quando sono nel forum nelle altre sezioni le mie domande nn hanno avuto molto successo

Mi dispiace che tu abbia avuto esperienze meno "felici" di questa ;) :D , ma sappi che nel forum non ci sono tempi di risposta, e che potrai ottenere le risposte che cercavi anche prossimamente.
Abbi pazienza, e vedrai che qualcuno ti risponderà- ;)
Ciao
Tosco


07/10/2014, 23:25
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