qual'è il motivo per cui si dovrebbe dire cane fonnese ?

no no è interessante prosegui a raccontarci

io sono pessimista su queste cose...

tutte le razze che hanno un boom perdono la loro retta via...la paura è di vedere ancora l'avidità e il male che fa l'uomo che toglie l'anima ad un patrimonio culturale tramandato da secoli e secoli che è quello del cane ( in particolare i cani da lavoro di pastorizia e difesa che sono opere d'arte ) e trasformarli in compromessi tra interessi e una bilanciatura di doti che segua lo standard

per spiegarmi ti faccio un esempio....io sono innamorato, dopo aver passato in rassegna tutti i cani da difesa/guardia possibili immaginabili, del pastore tedesco , cane che non ha bisogno di presentazioni, ma nonostante sia la razza più diffusa e più usata da eserciti polizie eccc per l'u.d ti dico che gli allevatori che selezionano i pt con l'anima sono una cerchia ristrettissima, alcuni nenanche riconosciuti da nessuna parte...pochissimi allevatori sparsi qui e là..

questi allevano e tramandano pastori tedeschi col sangue migliore con la passione e con l'anima...i pt che escono da li conservano dentro qualcosa in più...molto antico molto grande e profondo che va oltre seguire dettami di standard o la semplice passione e competenza..

ho notato solo con 2 pt ( ho fatto il figurante ) qualcosa in più in questi cani, nel ringhio quando il cane affrontava o mordeva mi gelava dentro, e non per poco come succede quasi normalmente col cane...gelava propio..perdovo sangue freddo coordinazione...mi veniva da fare un sorriso come a dire facciamo la pace! vedevo che dentro il luccichio degli occhi nel mostrare i denti la camminata la corsa composta bo tante cose..nel complesso del cane, nella intelligenza in ogni mossa c'è qualcosa in più..io dico anima ma chissà...qualcosa di antico che quando gli rompi le palle ( lavoro del figurante ) è terrorizzante ma allo stesso tempo bonario perchè non fa oltre il dovuto..dopo anni di interessamento ho capito che nel fissare la razza del pt è stato immesso sangue di lupo..e quei cani avevano una scltrezza ma nel vero senso della parola..sembravano oltre che capire ogni parola prenderti per il culo..ora non so se mi spiego bene ma parlandone con altri figuranti hanno detto che non sono l'unico ad aver provato cose simili con certi pt che vengono da certi allevamentini

quel qualcosa in più è quel patrimonio culturale, quel qualcosa che l'allevamento di massa se non oggi domani toglie ( dalla mia esperienza )

ecco la paura che ho è vedere un'altro patrimonio culturale dal nome fonnese defraudato..

alla prossima!

Sono lieto di continuare questo discorso con una persona seriamente interessata all’argomento.



Il tuo pessimismo, per quanto poggiato su basi tremendamente serie e quindi condivisibile, nel nostro caso mi sembra obiettivamente esagerato.
Siamo d’accordo sul timore che, in vista di facili guadagni, con un riconoscimento ufficiale si intromettano (ahimè) gli immancabili ignobili speculatori senza passione e senza anima, sciacalli che non si facciano scrupolo di snaturare la razza, proprio come da te prospettato (sono a conoscenza di qualcuno che si prepara già ... ) Ma divergiamo sulle conclusioni.
Tu spingi al massimo il pessimismo sino a vedere, col riconoscimento, uno “sfacelo”. Io, pur allarmato, non sono così pessimista e credo che i lati positivi legati al riconoscimento, siano di gran lunga maggiori di quelli negativi. Anzi credo che senza un riconoscimento ufficiale, la “nostra” razza perda lo slancio attualmente ritrovato e, con la diffusa tendenza alla globalizzazione e la mania dell’esterofilismo (perdonatemi se senza polemica, osservando la cosa dalla Sardegna, con “esterofilismo” mi riferisco a razze provenienti dal continente anche italiano) venga “imbastardita”, sia sempre più trascurata, divenga obsoleta e, infine, si estingua. Questo è il mio timore e il pericolo è reale, credimi.
In altre parole, non credo che il non riconoscimento sia un rimedio efficace contro il deterioramento e l’estinzione della razza ma anzi vedo, al contrario, il riconoscimento come qualcosa di nobilitante, quindi di per se altamente positivo ed incentivante ad allevare questa razza in purezza. Naturalmente, mi ripeto, bisogna vigilare seriamente sull’operato dei cialtroni che certamente cercheranno di sfruttare l’occasione per mera speculazione. Ho motivo di credere che questa “vigilanza” si possa fare nel concreto e con efficacia.
Ho cercato di essere il più sintetico possibile, trascurando per brevità di dire altre cose (sempre a proposito di “riconoscimento sì”/“riconoscimento no”) che ritengo importanti ma che pian piano, se ne avrò l’occasione, esporrò in seguito .
Credo però che il Cane Fonnese, a prescindere dal riconoscimento ufficiale, meriti in questo Forum una discussione tutta sua. E prima o poi aprirò un apposito 3D

Il motivo per cui è più giusto dire Cane Fonnese e non “pastore” sarebbero almeno due. Vediamoli brevemente:
1 Si tratta di un cane con spiccata attitudine per la guardia e la difesa (è “nato” per questo) più che per la conduzione del gregge. Infatti i pastori (e non solo) lo usano essenzialmente per questo scopo. :
2 In sardo si chiama “Cane de Fonne” e non “Pastore de Fonne”. Ti cito un pezzo di un’ antica poesia sarda molto esplicativo: “Cane de Fonne, cane de arratza pro ti fagher sa guardia in su cuile” (“Cane di Fonni, cane di razza, per farti la guardia nell’ovile”)

Permetti una domanda: com’è che tu (immagino “non sardo”) conosci i cani sardi e che esperienza personale hai dei Cani Fonnesi?
J. Pedru

sarà che sono io rimasto scottatissimo nello scoprire e pagare con le mie esperienze gli sfacelli delle razze riconosciute che parto sempre dal punto di vista pessimistico.

speriamo bene me lo auguro tantissimo !!

sono di Verona, sono tanto appassionato di cani e in particolare di cani da utilità difesa..la loro storia, tutta da scoprire che sembra distante dal cammino dell'uomo ma invece è al pari nostro..

conosco i cani sardi per primo tramite un amico di infanzia che mi accennava di questi cani bravissimi e fortissimi sardi ( sicuramente riferiva un pò a tutte le razze dal levriero al dogo con innocenza e vanto da bambino ) poi tramite la storia coloniale nostra, che ha visto il cane di fonni impiegato come vera e propria "arma da sbrano" dei popoli autoctoni e tramite la gente di cani sia sarda che non