Ciao, il cane dei miei genitori soffre da quasi un anno di epilessia. L'epilessia è causata, secondo il mio veterinario, dal fatto che il cane è un meticcio tra razze molto diverse (papà grande (supponiamo) e madre piccina (siamo sicuri). Ha il cervello troppo grande per il cranio e questa compressione gli fa venire le crisi.
In realtà gli vengono ogni volta che si emoziona, ma se di solito aveva le crisi una ogni tanto (anche due tre mesi) ora ne ha una al mese e molto più forti. Noi alleviamo i sintomi facendogli un intramuscolo di tranquillante (il più famoso per intenderci). Ma anche ieri sera la crisi è durata ad intervalli per più di un ora dopo due fiale di tranquillante.
Il veterinario ci propone una terapia di pastiglie tutti i giorni. Secondo voi? Che faccio? Il cane soffre secondo voi?
Scusate se sono prolissa, ma l'argomento è delicato!
Grazie a tutti

Sinceramente mi piacerebbe capire meglio su quale base il tuo Vet articola la sua ipotesi sulle cause dell'epilessia del tuo cane. Mi riferisco al cervello troppo grande per la scatola cranica.
Questo a parte, certamente l'epilessia è una brutta bestia che va curata. Giornalmente, come ti ha consigliato il tuo veterinario.
Quanti anni ha il ragazzo?

Il veterinario ha visto la madre di roky (il mio cane) che non è altro che la cagnolina di mia sorella ed il probabile padre (il cane dei vicini) ed effettivamente le razze sono molto diverse (madre alta tipo 50 cm e padre che sembra un levriero).
Sinceramente non so su cosa abbia basato la diagnosi, ma fatto sta che Roky (che ha 2 anni) non è un adone (ha la testa ed il corpo molto piccoli e le zampe lunghissime), fin da cucciolo era terrorizzato da qualsiasi umano (compresi noi) e giuro che non è stato mai maltrattato ne da noi ne da mia sorella che aveva la cucciolata. Era terrorizzato da tutto, dal guinzaglio, dal camminare su un pavimento di piastrelle rispetto all'erba a cui è abituato, ha sempre mangiato poco e con fatica, insomma... un cane problematico ed ora a distanza di due anni non è cambiato quasi nulla. Il fatto è che anche se è strano gli abbiamo voluto bene da subito e ora stiamo tutti male.
l'anno scorso abbiamo dovuto sopprimere il nostro vecchio cane di 14 anni perchè il parkinson era diventato troppo doloroso per lui e ad essere onesti non è facile affrontare di nuovo una malattia.
questa notte Roky ha pianto tutta la notte probabilmente dagli incubi dovuti al tranquillante di ieri sera.
io ora mi chiedo, è giusto costringere un cane a prendere per tutto il resto della vita uno stupefacente (che è la cura veterinaria che mi viene proposta per l'epilessia) e quindi essere costantemente drogato e rintronato o questo è quello che negli umani viene chiamato accanimento terapeutico?
scusate ancora se scrivo troppo, ma non so che fare.

Non significa nulla che un cane sia grande e uno piccolo. Piuttosto magari i genitori possono provenire da razze predisposte a problemi di questo tipo. Penso all'idrocefalia dei Chihuahua, e forse a qualcvosa del genere si riferiva il tuo vet.
Conoscere con precisione cosa ha il tuo cane, addentrandosi nella ricerca con esami mirati, potrà servirti a capire il margine che c'è tra l'accanimento terapeutico e una cura che ancora vale la pena di essere seguita.
Per quel che riguarda le paure, non hanno alcuna relazione con l'epilessia e non c'entra aver pigliato o meno le botte dagli umani, basta magari averne visti pochi nei primi mesi di vita, come anche per i pavimenti. A quanti mesi l'avete portato a casa?

l'ho portato a casa che aveva 3 mesi, viveva nel garage di mia sorella con madre e 4 fratelli.Il veterinario l'ha visitato di nuovo e dice che secondo lui un attacco al mese non giustifica l'uso di stupefacenti e vuole continuare con il tranquillante durante gli attacchi. Io spero bene però è vero che dopo aver visto già visto soffrire un cane di famiglia il secondo si fa fatica ad accettarlo. specialemente perchè è un cucciolo. comunque grazie.