bel lavoro! io invece copro con della terra. comunque fai parte anche tu di quelli che si arrangiano? muri della trincea gettati in opera e non prefabbricati!!
Per migliorare la sigillatura del tutto ed eliminare le perdite lungo le pareti avevamo preventivamente posizionato dei naylon sulle pareti, una volta finito di insilare sono stati tirati verso il centro e sovrapposti per un paio di metri, sopra è stato messo il telo speciale che riduce il passaggio di ossigeno ecc. una bella fatica quella dei sacchi, per fortuna in quattro ce la siamo cavata in mezza giornata, i lavori odiosi è meglio finirli presto. ciao
Complimenti Dondavi, davvero un ottimo lavoro, preciso e molto ben strutturato. Condivido in pieno la decisione del doppio telo, quello fino appiccicato al mais e quello più spesso sopra. Io utilizzo la terra per coprire, e lo spettacolo è decisamente meno bello da vedere. Rinnovo i complimenti per lo spettacolo offerto ... Bravo Dondavi !
per la verità il discorso dei teli è diverso: prendo dei teli da 8 metri, li apro, appoggio il telo sulla parete interna della trincea coprendo quindi tutto il muro e anche 20 cm a terra, durante le fasi di insilamento lascio cadere il telo fuori e quando ho finito di insilare lo tiro da fuori verso il centro e di solito i due teli (destro e sinistro) si sovrappongono 2-3 metri. a questo punto ho praticamente la trincea di silomais coperta e si vede il telo che si infila tra il mais ceroso e il muro. Per concludere distendo sopra il telo doppio strato (è fatto per evitare il telo trasparente silostop) e posiziono i sacchi. Tutto sto tranbusto mi serve ad eliminare la parte marcia lungo le pareti dove passa sempre aria, anche nelle migliori condizioni, con tale sistema non può passare aria (topi permettendo). ciao
rimane comunque interessante il tuo discorso, dovrebbe anche limitare la corrosione acida dell' insilato verso i muri di cemento. Una domanda ... ma con le emissioni acquose come ti comporti ? riesci a farle foriuscire con discrete pendenze ? Talvolta mi capita di vedere trincee "stagne" che hanno tutta la parte inferiore completamente zuppa delle acque zuccherine della percolazione... Quindi Dondavi quante sono le perdite che hai in questo tuo modo di coprire ? mediamente e considerando anche mediamente le stagioni ... più o meno favorevoli. E se non stresso troppo e sempre "mediamente" quanta sostanza secca hai nel tuo insilato ? rimangono comunque i complimenti per un lavoro di insilatura fatto con i fiocchi. Alla prossima Dondavi e ... scusa il fuoco incrociato di domande.
Siete andati fuori tema, ragacci non è la prima volta, peccato perché state affrontando un argomento stimolante, con le vostre soluzioni e osservazioni ma che nessuno andrà a leggere sotto il titolo Zaia e amici del giaguaro, andava sviluppato sotto un alto titolo, saluti Mario
quando facevo l'insilato per l'inverno (un mucchio piccolo sui 900 1000q.li) , avevo fatto per pareti di sotto una morena di terra e sopra in pratica un piccola scarpata , e mettevo a contatto con la terra uno strato di 10cm di erba , raccolta con l'autocaricante ,
per il tuto aveva una pendenza di circa il 2% , e colava per la prima settimana.
e' vera la dicenza che se l'insilato non cola un po non fermenta bene?
qui quando e'lo stocco e' troppo secco rispetto all'ottimale, lo bagnamo x chiuderlo , cioe per far si che pestandolo si comprima meglio , e' una buona pratica?
Grinto and Company realmente siamo andati fuori tema, come ha detto Mario. E davvero questa discussione stra-stimolante sta diventando materia per pochi ... "sarebbe opportuno" riportare l'argomentazione su un nuovo aromento ad hoc. Grazie Mario.... A proposito, ho trovato dei "vecchi argomenti" molto stimolanti, potrebbero tornare d' attualità... no ?