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Dubbi su riscatto agrario 
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Buongiorno a tutti e buon anno,
prima di muovermi e sentire un legale vorrei un parere da questa sezione del forum. Parlo a nome di mio padre, titolare di azienda agricola da sempre coltivatore diretto insieme a mia madre, iscritti inps, ora pensionato 80enne ma continua a pagare i contributi. Abbiamo saputo che un confinante qualche mese fa ha venduto un terreno di 6.000mq adibito a vigneto senza trasmettere il preliminare a mio padre. Noi siamo confinanti con due particelle, una adibita a vigneto di 8.000mq (lo possiede dal 1980) e l’altra ad olivi 3.000mq (lo possiede dal 1985). L’unico dubbio che ho sui requisiti di mio padre sono sulla coltivazione biennale, mi spego meglio, la particella confinante da 3.000mq risulta coltivata ad olivi sia sulla visura catastale sia sul fascicolo aziendale (dove è specificatamente espresso che si tratta di olivi da olio senza rotazione), in realtà sulla particella è presente incolto/bosco. La domanda è questa, mio padre potrebbe aver diritto al riscatto agrario solo per la coltivazione del mappale di vigneto confinante o ne verrebbe escluso perché l’altro mappale che dovrebbe essere uliveto in realtà è incolto?
Grazie a tutti


02/01/2020, 10:33
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Mi sembra che il diritto di prelazione lo si abbia su un terreno agricolo in generale e non sulla coltura in atto.

Se tuo padre, mantiene lo stato di coltivatore diretto, ha diritto di prelazione su tutti i terreni di cui parli.
Mi lascia perplesso il fatto che sia contemporaneamente pensionato.

Per un dettaglio maggiore vi consiglierei di ricorrere presso una delle tante associazioni di coltivatori.
Saluti

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05/01/2020, 10:36
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Ciao Bepi e grazie per la risposta.
Forse ho spiegato male, il terreno venduto è un terreno agricolo, mio padre confina con 2 particelle però una di queste 2 non la coltiva anche se sul fascicolo aziendale risulta avere coltura ad ulivo, il mio dubbio è se verrebbe a mancare il requisito della coltivazione biennale a mio padre. Purtroppo le associazioni di categoria non si esprimono chiaramente perché sia mio padre che il confinante sono iscritti da loro.


05/01/2020, 11:55
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Il vostro confinante era obbligato a offrirvi il terreno che ha venduto. Se siete interessati alla prelazione, dovete rivolgervi ad un legale.

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06/01/2020, 14:56
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Sicuramente il confinante doveva trasmetterci regolare denuntiatio, ora per far valere i propri diritti mio padre dovrebbe citare in giudizio l'acquirente del fondo, però la citazione in giudizio prevede la dimostrazione di tutti requisiti oggettivi e soggettivi:
- continuità dei fondi confinanti;
- essere coltivatore diretto;
- avere adeguata forza lavorativa (almeno un 1/3 di quella necessaria alla lavorazione dei fondi di proprietà insieme al fondo oggetto di riscatto);
- coltivazione biennale dei fondi confinanti a quello in vendita;
Il mio problema si pone su quest'ultimo punto (ed è qst che mi fa sorgere dubbio se portare avanti o meno una causa) se mio padre coltiva una sola delle due particelle confinanti e l'altra sulla "carta" (fascicolo aziendale) risulta coltivata invece non lo è potrebbe essere un appiglio su cui far leva in un giudizio?


06/01/2020, 16:33
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Yoghiroll ha scritto:
Sicuramente il confinante doveva trasmetterci regolare denuntiatio, ora per far valere i propri diritti mio padre dovrebbe citare in giudizio l'acquirente del fondo, però la citazione in giudizio prevede la dimostrazione di tutti requisiti oggettivi e soggettivi:
- continuità dei fondi confinanti;
- essere coltivatore diretto;
- avere adeguata forza lavorativa (almeno un 1/3 di quella necessaria alla lavorazione dei fondi di proprietà insieme al fondo oggetto di riscatto);
- coltivazione biennale dei fondi confinanti a quello in vendita;
Il mio problema si pone su quest'ultimo punto (ed è qst che mi fa sorgere dubbio se portare avanti o meno una causa) se mio padre coltiva una sola delle due particelle confinanti e l'altra sulla "carta" (fascicolo aziendale) risulta coltivata invece non lo è potrebbe essere un appiglio su cui far leva in un giudizio?


Vedo che sei più informato di quanto vuoi fare apparire. Non sono al corrente del vincolo di coltivazione biennale cui accenni.
Da un lato non ti devi fasciare la testa prima d'averla battuta e dall'altro se trovate un avvocato, meglio se specializzato in diritto agrario, non va avanti alla cieca ma soltanto se dirime i dubbi che potrebbero esserci sul percorso.
Un avvocato in genere sconsiglia l'azione avventata e senza presupposti.
Di solito dopo un incontro consulenza, può chiedere qualcosa di onorario, ma si tratta di cosa modesta se poi non si procede.

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06/01/2020, 19:04
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eccolo qua,
ho sentito un legale ma non mi ha dato nessuna certezza in merito. Mi ha pero' confermato che se mio padre volesse procedere con il riscatto agrario dovrebbe citare in giudizio l'acquirente (e non il venditore) e dovrebbe dimostrare di avere i requisiti, meglio se mediante una relazione di un agronomo, quello che non so è se la relazione andrebbe fatta sulla base di documenti (esempio fascicolo aziendale) o sullo stato di fatto, in ogni caso poi spetterebbe al giudice decidere se nominare un consulente d'ufficio o meno con tutte le conseguenze e spese che ne derivano...


10/01/2020, 11:56
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Yoghiroll ha scritto:
eccolo qua,
ho sentito un legale ma non mi ha dato nessuna certezza in merito. Mi ha pero' confermato che se mio padre volesse procedere con il riscatto agrario dovrebbe citare in giudizio l'acquirente (e non il venditore) e dovrebbe dimostrare di avere i requisiti, meglio se mediante una relazione di un agronomo, quello che non so è se la relazione andrebbe fatta sulla base di documenti (esempio fascicolo aziendale) o sullo stato di fatto, in ogni caso poi spetterebbe al giudice decidere se nominare un consulente d'ufficio o meno con tutte le conseguenze e spese che ne derivano...


https://notaiocolangeli.it/terreni-e-ag ... e-agraria/
Leggi questo link che mi sembra esaustivo per tutti i tuoi dubbi e contiene indicazioni sulle modifiche apportate continuamnete a sollevamento di equivoci e a migliorie.

Per la spese devi tenere conto che, accertato il diritto dei tuoi genitori, si inzia con la negoziazione assistita presso il tribunale.
Un legale incaricato dal Tribunale incontra le Parti avverse con i loro legali e cerca d'appianare la controversia.
Poi in caso di non risoluzione, causa intransigenza di una delle parti, si va dal Giudice, che a seconda del valore della causa é il Giudice di Pace ( se non erro fino a 5.000 euro), oppure il Giudice ordinario (per l'importo superiore).
Già con la negoziazione assistita si andrà con le perizie di Parte . Se non si raggiunge l'accordo il Giudice potrà incaricare un Perito del Tribunale che avrà l'ultima parola.
Quindi le spese ci sono, indicativamente sui 4000/5000 euro per Parte (avvocati, spese di tribunale e di perito).
Però se si ha molto interesse ai terreni da acquisire e certezza del risultato si potrebbe andare avanti. Infine in linea teorica dovrebbe pagare tutto chi perde la causa e non é detto che si debba arrivare alla fine di tutte le operazioni elencate e tutte le spese previste.
Hai diritto a farti fare un preventivo dal legale, che ha l'obbligo di fartelo, per le due ipotesi accennate.
Ciao

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12/01/2020, 18:23
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