Buongiorno
Mi trovo a dover consigliare un amico per un acquisto di un terreno e non riesco a risolvere un dubbio che mi ha posto (in quanto FUTURO agronomo, spero).
Il piccolo appezzamento che vorrebbe comprare è confinante con un terreno di sua mamma, coltivatrice diretta; in quanto tale, lei dovrebbe avere il diritto di prelazione qualora il proprietario decidesse di venderlo.
Il problema consiste nel fatto che in questo periodo la signora ha deciso di dividere le sue proprietà tra i suoi figli. Al mio amico toccherebbe proprio quel pezzo vicino vicino all'appezzamento in vendita; sua mamma, secondo i patti, manterrebbe l'usufrutto su quel terreno. Preciso che il mio amico non è coltivatore diretto e il "venditore" non ha proposto il terreno alla signora in quanto tra le famiglie non intercorrono rapporti amichevoli (per usare un eufemismo).
La mia prima domanda è questa: la madre in quanto usufruttuaria e coltivatrice diretta può far valere un diritto di prelazione sul terreno in vendita una volta concluso il frazionemento tra i fratelli?
Se questo non fosse possibile, il mio amico essendo proprietario (il frazionamento tra i fratelli è una questione di poche settimane) per far valere un diritto di prelazione, deve obbligatoriamente esser coltivatore diretto?
Spero di esser stato abbastanza chiaro
Gianluca

caro utente del forum,
non credo che un agronomo si dovrebbe occupare di questioni legali né ora e neppure in futuro.
In secondo luogo, in questo forum, non si possono richiedere e neppure ottenere pareri professionali.
In ogni caso, proprio per essere cortesi, la prelazione presuppone la sussistenza di alcuni precisi requisiti legali, la qualifica di coltivatore diretto ecc ecc ed inoltre la compravendita del fondo limitrofo.
Un consiglio, dovresti invitare la Tua amica/parente ecc ecc di rivolgersi ad un legale di fiducia
Ivano Cimatti

Ringrazio per la risposta e mi scuso per la non pertinenza del mio quesito. Ero solamente curioso di approfittare del caso reale per approfondire come funziona il diritto di prelazione in un caso come questo, viste anche le informazioni vaghe ricevutee dal mio corso di Economia ed Estimo all'Università.
Chiedo venia
Gianluca

il diritto di prelazione è una delle materie piu cotroversie, se ho ben interpretato cio che ho letto basta un componenete della famiglia imprenditore agricolo IAP o coltivatore diretto per avere il diritto di prelazione, è anche vero che poi lo deve acquistare lei e non il figlio,
se il vicino vuole fare una scortesia al confinante da in afitto il terreno per due anni ad un futuro acquirente terzo poi glie lo vende ed il diritto di prelazione va a farsi friggere (se non sbaglio la cassazione ha stabilito che il periodo di tempo puo essere anche inferiore di due anni)

ciao romeo

Chissa perche ma chi deve rispondere a questi quesiti ci gira sempre intorno e poi non lo fa, non è la prima volta. Comunque per avere il diritto di prelazione su un terreno agricolo bisogna essere proprietari conduttori e coltivatori diretti, una di queste nozioni mancanti il diritto si perde. Ma come ha spiegato l'amico nel post precedente i sotterfugi per non ottemperare a questa legge sono tanti, il venditore potrebbe anche frazionare il terreno lasciando una piccola striscia vicino al godente diritto, cosi questo potrebbe dire che vende il pezzo grosso ma non la striscia.

caro livedrive,
questo non è forum ove si possa ottenere pareri professionali personali. Quanto, semplicemente, richiedere informazioni generali.
Le informazioni che ho letto in questo forum non sono esattissime