Un libero professionista nel settore agrario (agrotecnico, perito agrario, agronomo-forestale), versa in una qualche incompatibilità , almeno previdenziale, se si mette ad esercitare impresa agricola in forma individuale come IAP? Se per prendere la partita iva come IAP gli uffici competenti richiedono l'iscrizione all'INPS, esiste qualche deroga che consenta di fare valere agli effetti dell'attività di IAP la richiesta di iscrizione all'ENPAIA o, per gli agronomi, la richiesta di iscrizione all'Epap ?

elemento imprenscindibile per ottenere la qualifica IAP è l'iscrizione all'INPS poichè il calcolo dei contributi viene determinato dal luogo, dall'estensione dei terreni e della loro qualità, mancando l'iscfrizione all'INPS non si ottiene la certificazione IAP, in ogni caso si può mantenere la doppia iscrizione o sospendere quella di Enpaia/Epap

Le cose cambierebbero sostituendo la qualifica di IAP con la qualifica di "imprenditore agricolo individuale non professionale" ?? (esempio caso dell'agrotecnico e dell'agronomo che si dedichino all'apicoltura come mera integrazione di reddito e con terreni di estensione minima). E con la qualifica di "coltivatore diretto" cambierebbe qualcosa??