Salve a tutti, volevo chiedere una cosa su un eventuale acquisto. Mio padre in pensione e' proprietario di una ventina di piccoli terreni che vorrebbe disfarsi. Non è coltivatore diretto. Io ho altri fratelli non interessati alla cosa e io vorrei comprarli ma non sono coltivatore diretto e lavoro in fabbrica. La cosa che volevo sapere é se nel caso io li acquistassi,i vicini dei terreni possono impugnare l atto di vendita facendo valere la vicinanza del loro terreno adiacente? Loro sono coltivatori diretti. Possono fare valere la cosa anche se la vendita e' tra padre e figlio?

Buongiorno,
il diritto di prelazione dei confinanti va rispettato anche se la vendita è tra parenti, non è applicabile in caso di donazione.

Saluti, Gianni

Il diritto di prelazione è esercitabile dai confinanti con i terreni e non dai vicini non confinanti. Fermo restando il possesso dei requisiti prescritti dalle norme.

Grazie. Quindi dovrei farmeli donare? Come dovrei fare per essere in regola e non farmeli fregare dai vicini?

Nella vita le cose vanno fatte bene...magari paghi tuo padre...per dare la loro parte hai fratelli (compensazione interna).
Perché la legge, sbadatamente, ha ignorato il lato affettivo della faccenda.
E' giusto che un figlio tenga i beni di famiglia e agli altri (i fratelli), se spetta qualcosa, bisogna pure dargliela.
Attenzione che qualche fratello o qualche nipote non impugni in futuro la donazione, per questo capisco che volevi comprare.
Ciao

Ma io posso dargli i soldi ai miei fratelli ci mancherebbe. Per quello che chiedo come fare bene e soprattutto se comprandoli i diretti vicini possono fregarmeli non ha senso comprarli. Quindi se qualcuno da dirmi come fare per questa donazione gliene sarei grato che vorrei tenere quello che da generazioni e' sempre stato nostro

Il babbo va dal notaio e fa la donazione a te

Grazie mille. Allora é facile

poi i fratelli fanno la rinuncia sempre dal notaio

Buongiorno,
bisogna fare attenzione perché la semplice rinuncia da parte degli eventuali altri futuri coeredi non ha assolutamente alcun valore, per l’ovvio principio che nessuno può rinunciare a qualcosa che ancora non ha.

La rinuncia da parte dei coeredi è valida solo successivamente all’apertura della successione.

Si può invece procedere con la donazione dell’intero immobile a tutti i futuri eventuali coeredi, nelle parti e nelle percentuali che sono previste dalla legge e contemporaneamente gli altri eventuali coeredi (è necessario il consenso di tutti i coeredi) che hanno ricevuto la loro porzione per donazione dal loro genitore provvederanno a trasferire la loro quota al coerede a cui dovrà andare l’intera piena proprietà dell’immobile.

Comunque il notaio indicherà, senza dubbio, le precise e giuste direttive da seguire.

Saluti, Gianni