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controllo remoto peso alveari 
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I costi (cella di carico + convertitore + palmare industriale con gsm + alimentazione) possono essere molto piu' bassi, e comunque dipende dalla quantita'. E soprattutto palmare, gsm ed alimentatore sono singoli per l'intero apiario. Il costo per arnia e' la cella di carico.

A parte questo, il pretendere che il proprio concetto di utilita' si estenda a tutti gli apicoltori mi sembra un tantino presuntuoso.
Il post iniziale non era rivolto a chi non gliene frega niente, ma a chi era interessato, senza alcuna pretesa di diffondere su larga scala alcunche' e senza aggiungere alcunche' alla qualita' del miele.

Nessuno vuole monitorare i 200 grammi in piu', e neanche l'incremento di peso dovuto alla pioggia, che e' ridicolo su di un'arnia verniciata con coperchio in lamiera. Quello che interessa e' l'andamento del peso nel tempo, e non il peso assoluto. E' quello che permette di giudicare importazione, fioritura e influenza del meteo.
Un melario da 9 quando va bene pesa 15 kg, e un famiglia forte sull'acacia lo riempie in una settimana. E' questo il trend che interessa monitorare. Idem per il rododendro, in particolare se le api sono in montagna, scarsamente raggiungibili.
O per quei nomadisti che stando a Trento, vogliono sapere come vanno le fioriture presso l'apiario in Calabria.

Seguo il progetto Observer da un po', e non penso che in Valtellina abbiano messo in piedi il controllo remoto del peso per sport.


21/06/2010, 16:18
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renzo ha scritto:
O per quei nomadisti che stando a Trento, vogliono sapere come vanno le fioriture presso l'apiario in Calabria
E a che serve?
A sapere che in calabria hanno già smielato e farmi venire l'invidia!!! :oops:
Se io sto a Trento, non mi interessano le fioriture in Calabria, mi interessano nella mia regione, nello specifico, nella mia zona, quindi in un raggio di circa 50 chilometri.
Non sono mica un nomadista che porta le api da Trento in Calabria :o :D

renzo ha scritto:
A parte questo, il pretendere che il proprio concetto di utilita' si estenda a tutti gli apicoltori mi sembra un tantino presuntuoso.
E chi ha detto che il mio concetto di utilità si estende a tutti? Io ho semplicemente espresso il mio parere, negativo.

renzo ha scritto:
Nessuno vuole monitorare i 200 grammi in piu', e neanche l'incremento di peso dovuto alla pioggia, che e' ridicolo su di un'arnia verniciata con coperchio in lamiera. Quello che interessa e' l'andamento del peso nel tempo, e non il peso assoluto. Un melario da 9 quando va bene pesa 15 kg, e un famiglia forte sull'acacia lo riempie in una settimana. E' questo il trend che interessa monitorare
Quale trend? Sapere che il mio melario me lo hanno riempito in 10 giorni invece che in 7?
Come si fa a calcolare quanto ha fiorito l'acacia quest'anno in base al peso dell'arnia o in base a quanto tempo ci hanno messo le api a riempirlo?
Come si fa a capire che la produzione di una famiglia forte magari è minore rispetto ad una un pò meno forte?
Una volta che ho tutti i pesi nel tempo, che dati ne deduco e soprattutto: a che mi servono?
Non li posso usare per la stagione dopo perchè magari piove per 20 giorni (come è successo da me) e l'acacia va a farsi benerdire, e allora cosa dovrei dedurne?
Che l'anno scorso di questi tempi avevo già smielato l'acacia?
Che il peso dell'arnia quest'anno è minore di quello dell'anno scorso?
Che le mie famiglie l'anno scorso producevano di più e quindi ho una regina che depone poco?
:?: :?: :?: :?: :?: :?:

Scusate: NON CAPISCO!! :!: :roll:
Fatemi capire perchè altrimenti, come ho detto, personalmente non ne vedo assolutamente l'utilità.

Saluti

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Fernando Caivano
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21/06/2010, 17:28
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Il tuo problema sta appunto nel pensare che, non essendo tu un nomadista con apiari in Calabria, la cosa non deve interessare a nessun'altro.
Invece guarda caso ci sono vari apicoltori trentini che hanno le api in Calabria e sono interessati a come sta andando l'importazione senza per questo farsi 1000 km.

Cosi' come io porto le mie in montagna, e se so che il peso smette di crescere, e' finita l'importazione e me le vado a riprendere.
E' a questo che serve il trend di crescita del peso.
Funziona anche al contrario con perturbazioni lunghe, peso sottosoglia significa famigle alla fame. In montagna di solito significa morte sicura se non si corre col candito.

Detto questo, di solito si pongono le domande su un forum perche' ci si aspetta che rispondano gli interessati (se ce ne sono).
Se ad ogni post rispondono anche coloro che non sono interessati (tipo: non me ne frega niente, non sono apicoltore nomadista), piacere di saperlo, ma non si aggiunge un granche' di utile alla discussione.


21/06/2010, 18:33
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renzo ha scritto:
Detto questo, di solito si pongono le domande su un forum perche' ci si aspetta che rispondano gli interessati (se ce ne sono).
Se ad ogni post rispondono anche coloro che non sono interessati (tipo: non me ne frega niente, non sono apicoltore nomadista), piacere di saperlo, ma non si aggiunge un granche' di utile alla discussione.

Scusa sai se ho risposto con un mio parere.
Non stavo capendo e quando uno non capisce chiede ed esprime il proprio parere anche se discordante dagli altri.

Ti è forse balzato in testa che potevo essere interessato ma non capivo? Chiaramente no, si evince dalle tue risposte.

Lascio la discussione "a chi è veramente interessato" così noi ignoranti rimaniamo tali, senza la possibilità di fare domande o esprimere "disaccordo".

Buona pesata a tutti.

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Fernando Caivano
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21/06/2010, 22:21
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Trovo che il controllo remoto del peso degli alveari possa essere un importante strumento in più per i nomadisti.
Oltre che dare dati immediatamente utili nel breve periodo (monitorare in tempo reale senza costi di spostamento per decidere quando smielare), la cosa più affascinante dal punto di vista scientifico, è che nel lungo periodo, incrociando i dati apistici con parametri climatologici (temperatura min. media e max, umidità per esempio) potranno emergere molte osservazioni interessanti... sia per apicoltori che non.

Non dimentichiamoci che Fibonacci ha creato la sua importante successione matematica con l'intento di descrivere l'andamento delle popolazioni di conigli http://it.wikipedia.org/wiki/Successione_di_Fibonacci


22/06/2010, 10:32
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Ciao a tutti.

Non sono un appassionato di api (anche se mi piace moltissssssssssimo il miele che utilizzo un pò dappertutto al posto del dolcificante), però sono incappato nel vostro bel forum perchè durante uno dei miei esami ho costruito una cella di carico che utilizza materiali commerciali molto low cost.

Diciamo che il suo costo, compresa l'interfaccia che fornisce un segnale proporzionale al peso, si aggira sugli 80€, ma può scendere di molto in funzione del numero.

Il tutto si può interfacciare con un sistema di trasmissione gprs che costa poco pure lui, diciamo che con altri 3-4-500€ si possono leggere (ed inviare i dati pre-processati, allarmi ecc) di 32 celle di carico (via gprs si possono mandare parecchi dati a basso costo, molto meno che con i tradizionali sms).

Io l'avevo ideato con altri scopi, ma ho visto che potrebbe interessare anche questo settore.

Che ne pensate? Vale la pena che lo sviluppo ulteriormente? Qui leggo pareri discordi ...


08/02/2012, 23:26
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se ci studi sopra aggratis e poi ci dai i risultati e le istruzioni aggratis... ragazzo all'opera! :mrgreen:


09/02/2012, 0:57
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andrew1 ha scritto:
Che ne pensate? Vale la pena che lo sviluppo ulteriormente? Qui leggo pareri discordi ...
Ciao Andrew,
l'applicazione potrebbe essere interessante, come si evince dai post di Renzo, per gli apicoltori che hanno uno o più apiari lontani e a cui farebbe comodo controllare l'importazione giornaliera per sapere quando bisogna intervenire, senza dover fare tanta strada solo per controllare. E potrebbe rivelarsi utile anche per controllare il consumo delle scorte durante l'inverno. L'unico problema è che qui siamo per lo più hobbisti :) .

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http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura

Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)


09/02/2012, 21:30
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Non sono esperto di api (anche se mi piacerebbe iniziare) in realta', forse piu che una cella di carico basterebbe un contatto che al raggiungimento del peso potesse inviare il famoso sms.
Quello e' un dispositivo che costerebbe pochissimo e in qualche modo servirebbe anche da antifurto per le arnie.
Comunque non credo che un nomadista lasci giu duecento arnie incustodite per andarsene a 1000 km di distanza.
Vedo che dalle mie parti i nomadi visitano quasi giornalmente gli alveari. Insomam controlano che non ci siano furti osimili

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10/02/2012, 9:35
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Ciao Raviolo,
dalle mie parti ci sono molti professionisti con 5-10 postazioni da 60-70 alveari iniziano a feb nelle puglie e risalgono la penisola durante la primavera e non possono mettere una guardia per ogni apiario anche se, spesso, usano invitare un vicino a dare uno sguardo e il più delle volte non serve a scoraggiare il ladro.
Penso che un attrezzo che segnali il furto on-line potrebbe essere acquistato da molti.
Ninno


10/02/2012, 12:22
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