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aprile 2020 
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(premetto che il mio è un apiario stanziale)
Aprile anomalo, come lo scorso anno, il proverbio aprile ogni giorno un barile non funziona più, qua abbiamo avuto, nell'ordine, un inverno caldo, un marzo caldissimo, un ritorno di freddo, e ora due settimane di siccità proprio nel momento in cui i vegetali si risvegliano, il timore è che, come lo scorso anno, piogge e temporali violenti arrivino proprio nel momento della principale fioritura primaverile (robinia, una volta prima settimana di maggio, ora quarta settimana di aprile), con le api che, cariche a molla per il raccolto, in mancanza di questo finiscono poi per sciamare.
Ieri seconda visita primaverile approfondita: si è visto di tutto:
due famiglie deboli su due telaini (la scorsa domenica) che pensavo di rinforzare con altre api e covata opercolata dalle più forti, sono state saccheggiate ed estinte;
una famiglia è piena di api, covata perlopiù recente su otto telaini, scorte pochissime (oggi vado di candito e tolgo un po' di covata);
interi telaini di covata maschile (regina presente, solo un preliminare della voglia di sciamare), eliminati e scoperchiati, nessuna varroa visibile
nessuna cella reale, che mi aspettavo di trovare nelle famiglie più sovraffollate
e sono arrivato solo a metà
oggi passo all'altra metà, non so cosa troverò, continuo con le sciamature artificiali.
Da voi come sta andando?


13/04/2020, 8:36
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scirocco: oggi all'apiario 25°, da dopodomani previste massime di 12, tra anticicloni africani e irruzioni artiche come si fa a fare previsioni?


13/04/2020, 19:34
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Cilento (sud salerno) apiario a livello del mare, famiglie nella media, poche scorte ma stanno importando, qualche abbozzo di celle reali (eliminati), regina grassottella.
In tutti ho aggiunto telai con filo zigrinato ma senza fogli cerei (voglio passare man mano a zero cerei) costruiti in 3 o 4 giorni, quasi tutti a fuco/scorte, alcuni fuco/operaie/scorte.
Non c'è "sbiancamento", ma visti i tempi non posso raggiungerle con regolarità quindi ho comunque messo i mielari.

Apiario a 200m sul livello del mare, famiglie forti, molti abbozzi di celle (eliminati) scorte discrete, un pò di sbiancamento.
Anche qui ho inserito telai vuoti, riempiti quasi come un cereo (per fortuna li ho segnalati altrimenti non saprei distinguerli da uno con cereo) con fuchi/operaie/scorte.

Il meteo più o meno simile a quello da te segnalato.


14/04/2020, 8:26
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Prealpi Lombarde, Valsassina 500m.s.l.m, ha fatto un inverno mite (anche se ho comunque avuto 92 giornate con minime sottozero e minima assoluta di -8.6°) e pochissima neve, si e no 40cm.
Ho invernato 5 famiglie su circa 4/5 favi di api e 3 nuclei su 3 favi coperti di api, a marzo è scoppiata la primavera, poi a cavallo con aprile ha fatto una settimana di inverno con neve e gelo, ora sono circa 10 giorni che il tempo è sereno e non piove, sono appena fioriti ciliegi e fruttiferi e tarassaco. Dovrebbe piovere un po, se non sbaglio verso fine settimana/inizio della prossima dovrebbe sbloccarsi il tempo e piovere per bene con temperature pero piu fresche.
Le api diciamo che stanno bene, ho travasato settimana scorsa i nuclei nelle arnie perchè scoppiavano, ora ho tutte le famiglie su 8 favi di api (tranne una che è su 6 con covata calcificata :cry: ) e in media hanno 4/5 favi di covata.
Questa la situazione a giovedi scorso, domani vado a visitarle ed inserisco un altro cereo e le porto su 9, dopodichè settimana prossima in base anche al tempo meteo, ho in mente di spaccare i tre nuclei per creare degli sciami, mentre alle famiglie do spazio in previsione (si spera) di mandarle a melario.

_________________
Dati METEO in diretta dalla mia stazione meteo professionale: http://www.centrometeolombardo.com/content.asp?contentid=7231&ContentType=Stazioni


Vola solo chi osa farlo.


14/04/2020, 20:38
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Località: Viterbo
Formazione: Ingegnere
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Prov. di VT.
400 m slm.
10 sciami in due apiari abbastanza vicini (c.ca 3 km in linea d'aria).
6 famiglie forti (almeno 6 telaini di covata) sulle quali ho già messo il melario una settimana fa, nonostante un po' di ritorno di freddo, ma avevo paura che sciamassero.
2 famiglie non male, ma che possono aspettare ancora per il melario.
2 famiglie hanno già sciamato.
Una di queste ha sciamato 3 (TRE) volte in pochissimi giorni, ora è quindi allo stremo, ed ho quattro nuovi sciami da sistemare, di cui probabilmente due avranno regina non fecondata.
Domani vado a visitare di nuovo tutte le famiglie e vediamo cosa è successo in questa ultima settimana.

Mauro


17/04/2020, 19:26
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visita di stamane: 10 famiglie più due sciami artificiali, i due nuclei preparati l'anno scorso sono a metà dei favi forniti per completare il nido, le famiglie hanno ormai costruito i due telai forniti loro per tenerle occupate, solo una con celle reali (rimosse, spero tutte), oggi 23°; il meteo prevede tre giorni di piogge e crollo di dieci gradi delle temperature, le cime delle robinie hanno cominciato a imbiancarsi.
E come tutti gli anni mi chiedo se sia il caso di fornire i melari e quando: subito dopo le piogge? Aspetto? Se non salgono subito a melario è un incitamento alla sciamatura, boh, probabilmente farò così e incrocerò le dita (tenendo pronti qualche cassa vuota e svariati telaini da nido)


19/04/2020, 14:47
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loopze ha scritto:
Una di queste ha sciamato 3 (TRE) volte in pochissimi giorni, ora è quindi allo stremo, ed ho quattro nuovi sciami da sistemare, di cui probabilmente due avranno regina non fecondata.Mauro
Una famiglia che ha sciamato va controllata subito dopo e vanno eliminate tutte le celle reali, con l'eccezione di una. Andrebbe controllata, a seconda dell'età della cella lasciata, anche cinque giorni dopo, per eliminare eventuali celle reali di emergenza.
pantagruele ha scritto:
E come tutti gli anni mi chiedo se sia il caso di fornire i melari e quando
I melari vanno messi quando incrociando le previsioni meteo con il numero di api nel nido si pensa che non ci sia il rischio di raffreddare la covata, cioè, prima possibile, per evitare che il sovraffollamento del nido inneschi la febbre sciamatoria.

_________________
http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura

Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)


20/04/2020, 18:50
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passata la perturbazione lasciato due giorni per il rialzo delle temperature e ieri sera, dopo il lavoro (ora sono in pausa pranzo), ho posizionato i melari sulle 6 arnie che mi sembravano più affollate, ora speriamo che le fioriture non vengano a mancare e che il meteo non faccia capricci, le altre le visito meglio stasera, un dubbio: considerato che in questo periodo il rischio di sciamatura è alto, quanti giorni date alle signorine per salire a melario, prima di pensare a toglierlo e vedere cosa sta succedendo nel nido?


24/04/2020, 12:46
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VAbbeh, oggi uscito il primo sciame, un po' altino, ho dovuto usare troncarami e segaccio e, poiché sotto c'era un intrico di salix caprea e vitalba, steso un incerato 2x2 sotto l'arnia, tutto bene, mentre davo la seconda passata di concime agli olivi sono entrate tutte.
Stavolta però ho cambiato la postazione (20 mt. più in là ma con diverso orientamento) sono tre anni che sciamano molto e producono poco, le uniche cose che ho cambiato sono la postazione (dopo che l'alluvione aveva portato via l'apiario da quella precedente) e l'uso del formico per il trattamento estivo, obiettivamente con il formico le famiglie sono pulite, vediamo cosa succede cambiando la posizione
Delle 6 famiglie a cui avevo posto il melario solo 4 sono salite (senza particolare entusiasmo), incrocio le dita e preparo telaini da nido.
Tempo buono, umido e soleggiato, ma vento forte.


29/04/2020, 22:45
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