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api e vitigno 
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Iscritto il: 19/03/2010, 13:40
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Località: Asti
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Ciao a tutti, chiedo vostri pareri o esperienze riguardo a quanto segue: quando circa un mese fa ho piazzato in fianco a casa due arnie, per l'entusiasmo e l'inesperienza non ho purtroppo tenuto in considerazione la presenza di viti a circa 25-30 metri di distanza. Due amici apicoltori mi hanno parlato oggi dei trattamenti per la flavescenza dorata e degli effetti letali che questi hanno sulle api: domani andrò a chiedere al proprietario delle viti se è solito fare tali trattamenti...se la risposta sarà affermativa sono costretto a portar via le mie api (purtroppo non ho altri posti se non la casa, in cui poter mettere smielatore, maturatore e quant'altro...) o secondo voi potrei comunque lasciarle dove sono? Ho sentito parlare di possibile deriva dell'insetticida se somministrato in presenza di vento e di possibilità di ridurre (?) il pericolo con un accurato sfalcio dei filari. Sinceramente sono un po' abbattuto sulla questione. Potrebbe essere una buona idea piazzare una barriera tra le arnie e le viti? Cosa mi suggerite?
Per chi ancora deve scegliere il posto dove collocare le proprie arnie, mi raccomando fate tesoro dellla mia leggerezza.
Grazie


31/05/2010, 21:24
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Iscritto il: 25/02/2010, 22:08
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Località: acireale (CT)
Formazione: architetto
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Io credo che il problema dell'utilizzo di fitofarmaci tossici, molto tossici o addirittura letali (e non solo per le api!) in agricoltura lo abbiamo un po' tutti, nel senso che per essere tranquilli dovremmo avere la certezza assoluta che nessun agricoltore utilizzi tali prodotti nel raggio di almeno 1 km dalle nostre arnie. Per di più questa certezza dovrebbe anche mantenersi nel tempo e questo è impossibile, nel senso che se anche avessimo la fortuna di essere circondati da agricoltori "virtuosi" che operano in regime biologico, basterebbe che uno di loro tornasse a coltivare facendo uso di fitofarmaci e le nostre api sarebbero di nuovo in pericolo.
Per quanto riguarda il tuo caso sicuramente faresti bene ad andare a parlare con il tuo vicino e capire se fa uso di pesticidi, in quali periodo dell'anno e quali pesticidi usa (importante verificare quanto sia pericoloso per le api il principio attivo contenuto nel prodotto commerciale). Magari potrebbe farti la "cortesia" di avvisarti il giorno prima di fare il trattamento (non dovrebbe di solito farne più di tre/quattro l'anno) così che tu possa il giorno del trattamento chiudere le tue api dentro l'arnia ed evitare quantomeno il rischio di intossicazione acuta. Ciao :D !


01/06/2010, 8:23
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Iscritto il: 14/01/2010, 14:14
Messaggi: 229
Località: Piacenza
Formazione: Perito agrario , laurea in tecnologie alimentari
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non so se vale per tutte le zone ma in emilia romagna 1 trattamento con insetticidi sulla vite per contenere la cicalina che trasmette la flavescenza è obbligatorio, addirittura sulle viti biologiche se ne devono fare 2. quindi dove c'è vite c'è insetticida, poco importa che siano insetticidi ammesi per il biologico sempre insetticidi sono


01/06/2010, 10:45
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Iscritto il: 07/09/2009, 14:18
Messaggi: 142
Località: alta padovana, pianura
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Il problema non mi tocca direttamente perchè dove ho le api non ci sono vigneti ma mi par di ricordare che la morte delle api a causa degli insetticidi usati contro la flavescenza avvenga con il bottinamento sui fiori che si trovano sotto al vigneto e che vengono abbondantemente irrorati.
Mi par di ricordare anche che vi sia l'obbligo dello sfalcio e di attesa dell'appassimento dei fiori prima del trattamento, proprio a difesa dei pronubi.
Sfalcio che i viticoltori sembra tendano a non fare per ragioni di tempi e costi.
Potresti, quindi, chiedere al viticoltore sa fa lo sfalcio preventivo e, se non lo fa, se ti usa la cortesia di farlo.
Se la risposta è negativa fatti, almeno, preventivamente avvisare quando intende trattare e sposti, se ti è possibile, gli alveari.
A mio avviso, non è soluzione praticabile quella di chiudere gli alveari perchè per attendere il degradamento della molecola nociva dovresti segregarle per giorni causandone il soffocamento.


01/06/2010, 14:46
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Iscritto il: 17/04/2010, 7:15
Messaggi: 320
Località: Padova
Formazione: Perito Agrario
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Se facessero tutti come il caro vecchio nonno.
Un appunto "Nonno" che aveva capito la pericolosità della flavescenza faceva così:
-Io passo per il vigneto e se vedo una vite leggermente malata la taglio e buonanotte.
Le cicaline hanno voglia a trasferire.


02/06/2010, 0:05
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Iscritto il: 19/03/2010, 13:40
Messaggi: 78
Località: Asti
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Grazie a tutti per la condivisione e i preziosi suggerimenti. Penso che finirò con lo spostare gli alveari prima che il viticoltore faccia i suoi trattamenti per la flavescenza dorata. La posso vedere come un'opportunità: in fondo cercherò di collocarli in un luogo dove sia presente una fioritura assente nell'attuale collocazione, magari un bel castagno, e, essendo solo due cassette, posso ancora trasportarle in macchina!
In breve: apicoltore alle prime armi nomadista per necessità!
PS Il viticoltore mi ha anche parlato di un trattamento che ha già fatto da poco quest'anno:l' "R6", lo conoscete?
Ciao


02/06/2010, 22:56
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