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Aiuto! Problemi prima visita stagionale. 
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Iscritto il: 27/02/2010, 19:04
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Ciao a tutti,
questa mattina, visto il bel tempo, ho aperto la prima arnia della stagione.
L'arnia che ho scelto è quella che ritenevo più in difficoltà, con varroa sempre presente sul fondo e qualche moria di api (spesso con ali deformi) durante l'inverno. Premetto che è anche lo sciame più giovane, frutto di una seconda sciamatura dalla stessa arnia, la scorsa primavera.
La situazione che ho trovato è la seguente:
- l'arnia traboccava di api, mai viste tante tutte insieme; sopra ai telaini, eccetto che sul lato dx, dove era il diaframma, si vede solo un uniforme manto di api
- tolgo il diaframma e sollevo il 2° tln a dx; è pieno di api, noto con difficoltà che il lato dx non contiene nulla, mentre il sx ha del polline
- sollevo il 3° tln a dx e rimango impressionato: è interamente pieno di uova, ogni angolo, ogni cella! Noto inoltre che inferiormente la covata è composta quasi totalmente da UOVA MASCHILI! Con orrore ho subito ricordato un fatto: l'anno scorso l'apicoltore che mi vendette l'arnia mi suggerì di mettere telaini senza cera tra un foglio e l'altro perchè "vedrai che le api tireranno la cera da sole..."; ora probabilmente mi ritroverò metà telaini con celle grandi da fuco (=varroa!)....
- sollevo il 4° tln a dx: tantissime api e ancora covata (solo femminile), ovunque, eccetto che agli angoletti, dove c'è polline.
- a questo punto sospendo la visita perchè le api sono state nervosissime per tutto il tempo... tornando, controllo i primi 2 tln a sx, che sono molto leggeri e contengono solo alcune rose di miele
- rimettendo a posto, sostituisco il diaframma con un foglio cereo e chiudo.

Ora i miei dubbi sono:
- è normale che ci siano così tante api e uova già adesso?? cosa succederà quando le uova si schiuderanno, vista anche la probabile scarsità di fiori?? Sarà inoltre una sciamatura certa? (non ho visto per ora celle reali...)
- ho fatto bene a mettere un foglio cereo per dare più spazio o sarebbe stato meglio dare un telaino di scorta pieno di miele?
- infine, che fare con tutte quelle uova maschili?? Dovrei prendere provvedimenti prima che si schiudano??

Scusate la lunghezza del post e le numerose domande, ma ho cercato di fornire più informazioni possibili....
Spero qualcuno possa darmi qualche consiglio!

Buona domenica
Matteo


06/03/2010, 16:39
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...aggiungo un ulteriore domanda: viste le numerose varroe, avevo programmato di somministrare acido ossalico gocciolato, ma ora ha senso vista l'abbondante covata??


06/03/2010, 18:05
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Ciao, non e' per fare della filosofia spicciola, la le api si arrangiano. Trovano da sole l'equilibrio fra fertilita' della regina, importazione e meteo. Se questo le inganna, prima stimolandole a deporre e poi producendo un ritorno di freddo, abbandonano la covata periferica per l'impossibilita' di riscaldarla.

Di solito uno si preoccupa se le api sono poche, non se sono tante.
E poi, come fai a dire "uova maschili" ?
Per il gocciolato, cio' che interessa e' la covata opercolata, non la covata in generale.


06/03/2010, 22:00
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In realtà il problema non è tanto il freddo, qui l'inverno non è così rigido ed è ormai finito; ma l'eventuale sciamatura e, soprattutto, l'infestazione di varroa.
Che ci sia covata maschile ne sono certo, perchè le celle sono quasi tutte opercolate e le aree con covata maschile sono ben evidenti. E purtoppo sono molte!
A quanto ho capito le varroe si sviluppano soprattutto nella covata maschile, quindi tutte quelle celle potrebbero contenere centinaia di varroe: devo lasciare che si schiudano o eliminarle?

Grazie per l'aiuto,
matteo


07/03/2010, 1:11
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Ciao, la varroa trovandosi in presenza simultanea di celle da fuco e celle femminili, nove volte su dieci sceglie le prime. il sapere questo aveva fatto pensare che introducendo favi costruiti totalmente a celle da fuco , e asportandoli, una voolta le celle opercolate si sarebbe risolto il problema varroa. Purtroppo non è cosi le celle da fuco non sono sempre ricettive, e quando questo succede si infilano su quelle femminili recettive. Il telaino Campero risolve questo problema . Prova a disopercolare qualche decina di celle da fuco e guarda la situazione. L'uso dell'acido ossalico gocciolato, Da usare solo una volta, à un effetto limitato ,perchè agisce solo sulle varroe in fase foretica; Anche se può essere considerato come un palliativo puoi usare zucchero a velo diverse volte senza grossi problemi; Dato l'elevato numero di fuchi, e la forza dell'alveare, controlla l'eventuale costruzione di celle reali, in questo caso potresti con un blocco di covata fare un trattamento con l'ossalico gocciolato. Marcello


07/03/2010, 14:36
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Grazie mille per i consigli.
Quindi potrei lasciare tutto così ed utilizzare lo zucchero a velo per abbassare il livello di infestazione prima del trattamento tampone estivo.
Non ho ben capito però la relazione tra le celle reali ed il blocco di covata: servono in caso di morte della regina a seguito del blocco con gabbietta o devo proprio sopprimerla??
E in generale, esiste un modo "per principianti" per effettuare il blocco della covata senza rischiare di menomare la regina??


07/03/2010, 16:12
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Boh, non so che clima ci sia dalle tue parti, ma al nord nel mese di marzo le api si stimolano, non si bloccano, almeno se si e' intenzionati a produrre miele.
I conti con la varroa di solito si fanno piu' avanti, tolti i melari.


07/03/2010, 19:41
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se l'alveare è forte, se hai un po' di tempo a disposizione e, il materiale adatto puoi effettuare il raddoppio. Se ne è parlato in un post precedente. Marcello


07/03/2010, 22:18
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Grazie, mi sembra di capire che la situazione che ho descritto non è così allarmante; alla fine la famiglia è uscita dall'inverno molto forte, quindi anche una probabile importante diffusione di varroa dovuta alla grande quantita di covata maschile può essere sempre controllata con un regolare trattamento a fine raccolto unito a frequenti spolverate di zucchero a velo...giusto?

In ogni caso ho letto la discussione sul "raddoppio" e l'ho trovata molto interessante. Così come la tecnica dello spostamento della covata in un nuovo nido per azzerare tra l'altro l'infestazione da varroa, descritta nei successivi post.

Sul raddoppio non mi è chiara una cosa: i due nidi rimarrebbero sempre sovrapposti o dopo un certo periodo vanno divisi? Altrimenti come si gestirebbero posa dei melari, smielatura, visite, trattamenti, ecc...relativamente al nido inferiore??

Ed in generale, fare tali operazioni di divisione in questo periodo consentono poi la produzione di miele già nella stagione in corso o allle famiglie in questione non vanno dati i melari per lasciarle sviluppare?


09/03/2010, 23:56
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Raddopiando un alveare forte a inizio stagione avrai un raccolto maggiore, e la sicurezza di una non sciamatura naturale. I melari vanno messi sopra il secondo nido via via che avviene l'importazione. Certe regine dopo tale lavoro sono visibilmente affaticate , pertanto sarà opportuno sbarazzarsene , specialmente se l'operazione è stata eseguita in vista della sostituzione ; prima però di eliminare la vecchia regina sarà bene assicurarsi che la nuova sia fertile. Marcello


16/03/2010, 23:14
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