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AIUTO. Api morte. 
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Iscritto il: 05/10/2020, 12:36
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altro UPDATE

coincide tutto, la descrizione, il periodo.
https://blogdelleapi.wordpress.com/2009 ... #more-1148

oggi poche morte ma è un trionfo di macchie giallognole di diarrea ovunque.

escludo la sopravvivenza ed è fondamentale la disinfezione decisa di tutto il materiale.
direi che la chiudiamo qui.

PS
tra i cadaverini ho trovato anche delle pupe bianche.


08/10/2020, 17:16
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quindi estingui la famiglia e disinfetti l'arnia oppure aspetti che muoiano tutte da sole?


09/10/2020, 8:02
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Se la malattia è all’inizio conviene distruggere la famiglia soprattutto se essa è debole.
Le spore si conservano tanto più a lungo quanto la temperatura è bassa. Da alcuni giorni a 5 anni.
Purtroppo, quando il N. apis si presenta, la prognosi è spesso infausta perché il suo insorgere resta quasi sempre inavvertito ed i sintomi si manifestano ormai in stadio troppo avanzato. Generalmente le colonie colpite non guariscono spontaneamente. Se la malattia si presenta in forma clinica è prevista per legge la distruzione dell’alveare.


Ho chiuso l'arnia in questo modo le api residue sono morte tutte. Devo dire che ormai non erano molte.
Mi piangeva il cuore.
Ho bruciato i favi e le api morte.
Ho immerso le parti dell'arnia in una soluzione allo 0.5% di ipoclorito di sodio per 24h, gratterò via tt i residui di cera e propoli, e le passerò al cannello (fiamma azzurra).

Magari dò un'altro giro di fiamma a febbraio.

Sto x mettere via tutto il materiale. Se ne parla la prossima stagione ormai.

Il prossimo anno cercherò di fare un campionamento delle bottinatrici a primavera e autunno per verificare se c'è infezione in apiario, esaminando il colore della porzione terminale dell'apparato digerente: nell'ape sana ha un colore rossiccio, mentre nell'ape malata se l'infestazione è già grave è bianco lattiginoso.

Anche se è l'infezione autunnale che fa + danni.

Forse dovrò anche rivedere il posizionamento dell'arnia (+ sole, + riparato)
Anche se quello è il solo punto che mi permetta di avere le distanze a norma dai confini....

C'è di buono che io tengo solo sciami spontanei. Almeno non ci ho rimesso in quello.


13/10/2020, 17:35
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Una domanda viene spontanea: quanto dura il candito? Ho dato a tre arnie candito di due anni , hanno subito bucato il panetto "Apifonda" poi sono letteralmente sparite. 10 api morte sul fondo e phuff…controllate 5 gg prima e ben popolate e con regina.

_________________
Brig


01/12/2020, 15:30
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Da escludere naturalmente pesti!

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Brig


01/12/2020, 15:33
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Non c'entra il candito, che avendo meno acqua del miele e ancora più duraturo, ma probabilmente il carico di varroa.

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http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura

Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)


01/12/2020, 23:49
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brig ha scritto:
Una domanda viene spontanea: quanto dura il candito? Ho dato a tre arnie candito di due anni , hanno subito bucato il panetto "Apifonda" poi sono letteralmente sparite. 10 api morte sul fondo e phuff…controllate 5 gg prima e ben popolate e con regina.


Dovrebbe chiamarsi SINDROME DA SPOPOLAMENTO DELL'ALVEARE (SSA).
In rete non ho trovato da cosa dipenda ma è accertata. Sicuramente da situazioni critiche.
A me è capitato nel 2019 per due arnie. Con la seconda lo sciame si è posato vicino e lo ho recuperato e rimesso nella stessa arnia di provenienza. Il secondo giorno dopo sono ripartite e stavolta se ne sono proprio andate. Nella mia zona ci sono boschi, vigneti e uliveti a iosa perciò ambire al recupero è un'impresa impossibile.


04/12/2020, 21:57
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Ciao a tutti..

La "sindrome da spopolamento" si verifica quando la famiglia è in crisi e tentando di sanare l ambiente simula una sciamatura.. in realtà è una sciamatura d emergenza, come si nota, molto particolare..

effettivamente da quando si presta più attenzione ai controlli di varroa e altre patologie, le casistiche di sindrome da spopolamento si son dimezzate, non rientrando nemmeno più tra le principali cause di morte invernali, almeno dal 2015..

le casistiche odierne, in genere, comprendono per la maggiore un alta infestazione di varroa in fase foretica (e successive patologie) o un alto tasso d avvelenamento da chimici.. per rispondere a queste problematiche che farebbero collassare la famiglia, le api ricorrono a questo stratagemma per "diluire" e alleggerire varroa o prodotti di sintesi presenti oramai all interno dell arnia in quantità eccessive..

questa sindrome si presenta quando il problema persiste da molti giorni, l intervento tempestivo dell apicoltore è fondamentale, che dovrebbe accorgersi tempo addietro che "qualcosa non quadra".. purtroppo è molto più difficile di così e tutt oggi si riscontra ancora qualche caso "inspiegabile".. :)

non tutti i ceppi di api presentano questa propensione, oltretutto oggi i fattori "disturbanti" son veramente molti e indicarne una sola causa sarebbe sciocco..
ciò che si è capito di certo è che la sopravvivenza vien pesantemente minacciata da "qualcosa" e ogni apicoltore deve giungere alla sua conclusione..
ad esempio anni fa mi è capitato di assistere a questo fenomeno dopo l installazione di antenne e ripetori vicino ad un apiario, in questo caso il "disturbo elettromagnetico" ha indotto due famiglie su sei ad abbandonare il nido.. come possiam vedere "la teoria" è molto ampia.. ;)

piccolo appunto: lavorando con arnie top bar è necessario un cambio di metodologie.. non si può davvero pensare di gestire famiglie in arnie top bar come se fossero in dadant, ad esempio.. ;)


26/01/2021, 11:08
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