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Arancio in fioritura a novembre 
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Ma io ho sempre capito che il principio attivo si potesse indicare. Mhan ha messo le "xxxxxxx" sul nome commerciale. Non ha messo la prima riga del bugiardino:

"Xxxxxxx, a base di Spirotetramat, è il primo insetticida dotato di doppia sistemia e rappresenta una vera rivoluzione nella lotta a molti insetti dannosi alle colture quali: la psilla del pero, gli afidi e le cocciniglie delle colture frutticole, le cocciniglie della vite e dell'uva da tavola, gli afidi e gli aleurodidi delle colture orticole".

Anche perchè se no anche la parola "azadiractina" andrebbe censurata. Io "imidacloprid" lo dico senza problemi anche perchè esistono 33 prodotti di almeno 10 case diverse a base di questo principio attivo. Altrimenti tocca risolvere tutto con acqua piovana e letame.


17/12/2017, 11:00
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Alessandro1944 ha scritto:
Sul Regolamento ho letto che nel tempo i PF subiscono limitazioni, revoche etc. e potrebbero generare nel tempo confusioni,[/i]


[...] Considerato quanto scritto sopra, l’indicazione di fitofarmaci nel Forum deve essere limitata a disposizioni di carattere generale o a presidi a bassissimo impatto ambientale, nonché al rame e lo zolfo. E si deve rimandare a un tecnico o un rivenditore in loco la prescrizione di altri fitofarmaci o la prescrizione di piani di lotta più complessi.
Si deve anche tener conto che generalmente sul forum si parla di agricoltura amatoriale e che non si può essere certi delle necessarie conoscenze tecniche degli utenti; inoltre l'individuazione della malattia è fatta sulla base di foto e di quanto scritto nel post (spesso molto approssimativo) e non dopo un diretto sopralluogo da parte del tecnico.
Infine, visto che molte sostanze attive vengono continuamente revocate, sospese o parzialmente vietate o limitate nell'impiego, non è consigliabile suggerirle, perché un'indicazione corretta oggi potrebbe diventare errata in futuro, quindi un utente che trovasse l'indicazione con la funzione “cerca”, anche dopo pochi mesi, potrebbe leggere un'informazione non più attuale.
Si invitano tutti gli utenti ad adeguarsi a queste nuove disposizioni ed a collaborare con i moderatori delle sezioni coltivazioni.
Lo Staff di Agraria.org


Ops.... hai ragione te.... mi sa mi sa che oggi vengo bannato di brutto.


17/12/2017, 11:12
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non penso , i moderatori non sono così drastici.

personalmente ho trovato dei principi attivi che sostituiscono egregiamente quelli citati percedentemente con minore impatto sull'ambiente.
sempre da usare come ultima soluzione.

la stagione passata non ho avuto nessun attacco di afidi , ho semplicemente somministarto del neem in pellet durante l'inverno.
qualche cocciniglia eliminata a mano o con sapone.
ho dovuto invece intervenire per il ragnetto rosso, olio bianco ed acaricida.

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A furia de tirala, porca Peppa, anca ona bona corda la se sceppa = non abusare della pazienza degli altri perchè anche una buona corda, se la tiri troppo si rompe.


17/12/2017, 13:12
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Ad ogni modo il citato PF a doppia sistemia, che fino credo a un paio di anni fa era commerciato in confezione gardening e ho impiegato con discreti risultati contro la psilla dell'alloro e afidi vari, vedo che attualmente è presentato in confezioni professionali e attualmente porta in etichetta il pittogramma di pericolo (il punto esclamativo) per cui non credo lo possano vendere a chi è sprovvisto dell'apposita abilitazione.
Azadiractina secondo Regolamento dovrebbe rientrare tra i PF a basso impatto (presumo che si intendano in generale i PF ammessi nel biologico): però anche in questa ambito le cose cambiano visto che sta diventando obbligatoria la difesa IPM.

Peraltro esiste un mercato parallelo on-line dove temo si possa comparare di tutto e un po'.


17/12/2017, 14:34
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io l'ho usato 3 anni fa per attacchi fortissimi di afidi ed altri fitofagi sulle siepi di hibiscus.
escludendo l'uso fogliare ho optato per il radicale e devo dire che ha funzionato.
ora guardando in rete alcuni venditori chiedono l'invio del patentino, mentre altri lo commercializzano tranquilamente.
è da vedere se chi lo commercializza senza richiedere il patentino dispone ancora delle confezioni da gardening oppure sono le nuove con i pittogrammi in uso attualmente.
la medesima situazione la riscontro con gli aminoacidi.
attualmente per regolamento devono essere di origine vegetale ad evitare possibili contaminazioni del cosidetto morbo della mucca pazza ma tranquillamente si trovano ancora in commercio quelli di estrazione animale.
idem per alcuni prodotti della famosa azienda dell'aspirina.
sono anni che il provado è stato revocato ma si trova ancora in vendita.

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17/12/2017, 14:58
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Grazie a tutti per i preziosi contributi. Mi pare di capire, però, che viste le difficoltà oggettive date dalla dimensione dell'arancio, e soprattutto in considerazione della mia totale ignoranza sugli antiparassitari in commercio, è meglio se mi attivo per chiedere un aiuto professionale, sperando che i costi siano accettabili. Il problema è trovarlo un professionista che se ne intenda davvero e non uno che si spaccia per esperto, ma che potrebbe non risolvere il problema e danneggiare piante e soprattutto ambiente... Comunque terrò presente i vostri suggerimenti, in modo da stoppare qualche proposta che cozzi con i vostri consigli ;-)
Proverò comunque e spruzzare io stessa sulle cime una soluzione di olio bianco e zolfo. Mi pare di capire che siano le sostanza più innocue per le piante... e per me! (correggetemi se sbaglio, per favore, e magari consigliatemi qualche aggiunta non troppo "tossica") A quell'altezza ci arrivo facilmente dal balcone, con la canna della pompa. Proverò ad irrorare le foglie anche dal basso, con una scala. Il fatto è che ho notato che l'infestazione maggiore (quella della cocciniglia nera) è presente sul fronte delle foglie, non sul retro, quindi dal basso ci faccio veramente poco. Sempre che per questo insetto olio bianco e zolfo servano a qualcosa.
Proverò anche a procurami del concime a base di letame, ma l'applicazione temo che non sarà molto efficace perché, come vi scrivevo (e forse da alcune foto si evince), gli alberi si trovano in un'aiuola, molto stretta, per cui la superficie di terrena da concimare è irrisoria, rispetto alle radici delle piante. Forse sarebbe meglio una sostanza liquida.
Circa lo scortecciamento, anche qui forse è meglio chiamare qualcuno perché intaccare questa povera pianta a casaccio non è il massimo... Comunque ho messo il mastice come mi avete indicato. Se sarà confermata la presenza della malattia che sospettate, allora mi sembra di capire che sia inutile anche la disinfestazione dai parassiti, perché la pianta è spacciata comunque!
Per quanto riguarda la dislocazione degli altri alberi, ce ne sono alcuni relativamente distanti estremamente infestati dalla cocciniglia nera, ma sono molto più bassi, quindi potrei usare facilmente anche su di loro una miscela di olio bianco e zolfo da diffondere con la pompa.
Uno di questi è il "malatino ignoto" di cui vi parlavo e del quale vi posto ora qualche foto. Sembra che abbia l'ittero: è completamente giallo! ;-)
Grazie ancora.
Luisa


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18/12/2017, 10:22
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Le piante di arancio anche se colpite da malsecco sono resistenti quelli che possono deperire e morire sono i limoni e i cedri. Quello che farei io su questa pianta: Al momento darei solo olio bianco poi in primavera una bella potata abbassandolo di parecchio (potatura di ringiovanimento) Poi una bella concimazione e innaffiature regolari almeno una volta a settimana. Gli insetticidi meglio usarli nel periodo di massima invasione di Aleurodidi


18/12/2017, 11:59
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La pianta piccola visto le spine probabilmente è un sanguinello o un moro su questa ci vorrebbe una piccola potatura per togliere qualche rametto interno, Piu ovviamente la concimazione e le innaffiature.


18/12/2017, 12:10
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Un momento Luisa!
Non inventarti cose doverse da quelle che ti abbiamo detto: olio bianco e zolfo non sono compatibili. E poi non c'è alcuna ragione per intervenire con lo zolfo.
Da quello che ci mostri le tue piante sono decisamente trascurate non solo a causa dei parassiti. Io sono dell'idea che così come ci si prende cura di un animale d'affezione e si cerca di nutrirlo e allevarlo al meglio, nonché di impedire che diventi un ricetto per pulci e zecche, altrettanta attenzione va posta alle piante che decidiamo di tenere o con le quali ornare i ns. giardini. Vero che i vegetali sono organismi autotrofi che se la sbrigano da soli, ma personalmente mi rincresce vedere piante completamente clorotiche e invase da cocciniglie e quant'altro (anche esteticamente sono brutte).
Fai quello che ti ha detto Marcello, che è il minimo e che certamente sei in grado di attuare in quanto è operazione semplice e senza problemi particolari di tossicità o acquisto dei prodotti. Scegli piuttosto un buon olio bianco, chiedendo specificatamente che sia ad alto grado di insulfonabilità, cosa che significa maggior efficacia insetticida e minor fitossicità (in inverno lo puoi impiegare tranquillamente alla dose del 2%).


18/12/2017, 13:04
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Hai proprio ragione, Alessandro! Non mi sono mai occupata dei nostri alberelli e ora pagano tutte le conseguenze della mia incuria... Cercherò di rimediare!
Allora, ricapitolando, procedo solo con l'olio bianco (di buona qualità!) e, come mi suggeriva Marcello, per il momento concimo (va bene lo stallatico? Su Youtube ho trovato un video su come ricavare un concime liquido da stallatico. Procedo così, o mi suggerite altro?), e in primavera sfoltisco e abbasso la pianta!
Per l'agrume clorotico (quante cose sto imparando!!! ;-) ) cosa devo fare? Solo concime, oltre l'olio bianco anche lì? Su Wikipedia leggo che le cause di questo sintomo sono una carenza di azoto, magnesio, zinco, ferro. Quindi cosa somministrargli?
Grazie ancora!


18/12/2017, 13:26
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