Salve a tutti.
Chiedo ai bene informati notizie per l'apertura di una frasca.
Da queste parti s'intende un locale per la vendita, somministrazione al banco,di vino in genere.
Dispongo di un locale. Non dispongo di un servizio igienico per il pubblico, per il momento.
1) non disponendo di vino mio, potrei somministrare vino, comunque locale, caffè, birra, liquori?
2) potrei offrire delle tartine, crostini, con salame, formaggio od altro?
3) potrei offrire saltuariamente qualche piatto caldo, (frittata, pasta e fagioli, grigliata) con consumazione al banco in piedi?
Specifico "in piedi perchè, per sentito dire, nei locali in cui non si forniscono bevande e cibi "su posti a sedere", non occorrerebbe il servizio igienico per il pubblico. Sarà vero?
Non so se dappertutto serve la licenza per la somministrazione di cibi e bevande, qui denominato REC, e rilasciato dopo un esame dalla camera di commercio del luogo. Però ho appreso che quì é stato abolito.
5) essendo io pensionato, immagino che dovrei aprire una partita Iva ( a che titolo?) e da qui non saprei come è il rapporto con USL , autorità in genere, Comune ecc. Licenza/concessione.
6) per il nuovo reddito rientrerei nello "studio di settore" ? Che purtroppo mi risulta abbastanza ladresco!
Ringrazio quanti mi illumineranno in merito.
Saluti Giuseppe

Alla fine mi sa che apri una trattoria, con di conseguenza tutte le norme e leggi inerenti all'apertura di una
trattoria...

Ciao

Scusate se la sezione si riferisce ad agriturismo ed il mio caso é diverso ma non saprei dove porre la questione.
Saluti Bepi

ciao bepi,
non esiste agriturismo senza alle spalle un'azienda agricola, in quanto le giornate lavorative della campagna comportano le ore di apertura del tuo agriturismo.
ti consiglio di darti una letta alla legge dell'agriturismo che troverai sul portale della tua regione, il corso rec non serve a niente, devi fare il corso di agriturismo, iscriverti come operatore turistico in provincia ecc ecc....
consiglio, tu che hai almeno la pensione goditela e invita un po' di "amici" qualche volta senza fare tante carte.
ciao
cinzia

Ciao e grazie per l'intervento.
-Non faccio attività di produzione agricola che mi consenta di passare all'agriturismo.
-Aggiungo che sono lontano anni luce dalle possibiltà finanziarie necessarie per l'agriturismo.
-La cosiddetta "frasca" é un locale di somministrazione vino da parte del produttore ma conosco evoluzioni di questa attività, chiamate ancora "frasca" ma diventate locali di vendita e somministrazione alimenti e bevande, come un'osteria insomma.
Poiché all'inizio dell'argomento chiedevo dritte per essere indirizzato, adesso mi sono informato presso la Camera di Commercio e Artigianato ed ho le idee chiare. Corso di 90 ore a pagamento e potere decisionale del Comune interessato sull'attività complessiva.
-Seguo già il tuo consiglio ma, un occhio va dato ai figli che lavoricchiano, ai generi che sono "a spasso" perché la ditta dove lavoravano ha chiuso per "crediti" non pagati dallo Stato, tra l'altro.
-Loro non si sbilanciano verso questa iniziativa perché il risultato non é garantito e ci sono i costi iniziali.
-Io mi propongo perché, per come ho semplificato l'attività, vedi mia descrizione iniziale, non ci sarebbero tante spese ed il rischio é basso. Se perdo tempo col corso delle 90 ore o se qualcos'altro non funzionasse ci rimetto solo io.
Saluti Giuseppe

ciao giuseppe, spero che questa tua iniziativa sia possibile con poco, forse ho capito a che tipo di "locale" vuoi puntare, nelle vivinanze di valdobbiadene c'è "l'osteria senza oste", prova a darci un'occhiata digitando questo nome su google, poi dipende tanto dalla regione e comune.
posso capire la situazione dei tuoi figli e famiglia...io mi sono laureata in architettura a marzo, ma ho "riesumato" la vecchia azienda agricola del nonno e con non poca fatica a trovare un finanziamento forse riuscirò a fare un po' di spuntini, quindi di progetto sto solo facendo il mio, ma va bene così! accetto e vado avanti per questa strada che mi da tanto orgoglio ogni giorno.

Ciao Cinzia,
hai visto che ci siamo capiti. Basta essere chiari e lineari.
Ti ringrazio molto per l'indicazione dell'osteria e vedrò subito.
Per il tuo progetto, ti auguro tanta fortuna.
Brava per la scelta perché, visti i tempi,hai saputo ripiegare e poi in futuro ... chissà... potrai esercitare la tua professione!
Saluti Giuseppe

[quote="Bepi"][quote="squinzia"]ciao giuseppe, spero che questa tua iniziativa sia possibile con poco, forse ho capito a che tipo di "locale" vuoi puntare, nelle vivinanze di valdobbiadene c'è "l'osteria senza oste", prova a darci un'occhiata digitando questo nome su google, poi dipende tanto dalla regione e comune.

Ciao Cinzia,

Ti ringrazio molto per l'indicazione dell'osteria e vedrò subito.

Ho visto l'osteria senza oste. Chi ne parla bene, chi male.
Il succo della questione é quello di sapere il motivo per cui l'hanno organizzata così.
Di sicuro centra il motivo fiscale ma non so in che misura.
Appello ai bene informati per saperne di più!
Grazie e saluti a tutti.
Bepi

ciao Giuseppe,
di seguito il link con il riassunto della storia, come nasce e a che scopo.
il motivo delle opinioni negative che sono scritte sui vari siti nascono perché anni fa era solo un posticino tipico dove assaporare in piccole compagnie i vari prodotti, poi con il passaparola il giro di gente non si limitava più a 14 persone (sedie presenti nel rustico) bensì se vai anche di domenica puoi trovarti nel piazzale con settanta persone...questo ha richiesto la presenza dell'oste come guardiano, in quanto la gente stupida rubava tutto quello che trovava e non lasciava 1 €....a livello fiscale non c'è molta chiarezza e anche il proprietario rimane un po' sul vago, so che è stato già ripreso dalla finanza perché dall'idea originale e semplice di una volta, ora si è creato una vera tappa turistica e l'incasso cambia notevolmente!

http://alerika.wordpress.com/2008/01/28 ... e-civilta/" target="_blank

Ciao Cinzia
grazie per l'indirizzo. Avevo trovato già il sito del locale e letto le belle motivazioni con cui l'oste spiegava la sua iniziativa.
Però, il produttore di salumi, con contatti in provincia ecc. aveva trovato una soluzione per non emettere lo scontrino!
Adesso se poi lui regolarizzava diversamente non lo so ma, sarebbe interessante sapere la collocazione fiscale dell'operazione.
Saluti Giuseppe