Ciao a tutti, mi presento. Agronomo disoccupato dopo anni di precariato nel settore della ricerca! Finalmente dopo anni che questa cosa gira nella testa mia e di mio marito..abbiamo acquistato un rustico con dei terreni agricoli e il nostro sogno sarebbe aprire un agriturismo in forma familiare (Valtellina - Lombardia). Cerco quindi informazioni in merito a tale argomento, visto che siamo nel vivo della fase di progettazione.
Sono giorni che mi studio le leggi in merito e tante cose mi sono chiare... Quello che assolutamente non mi è chiaro è il discorso sui requisiti dei locali di preparazione degli alimenti. In particolare la Legge Regionale 5 dicembre 2008 , n. 31 - art.151 al comma 4 cita: "L'attività agrituristica può essere esercitata in forma familiare, utilizzando anche l'abitazione e la cucina dell'imprenditore quando la somministrazione dei pasti non supera i quaranta pasti al giorno e la ricezione non supera i dieci ospiti al giorno".
Poi però nell'articolo 156 (Requisiti igienico-sanitari) viene riportato quanto segue: "La produzione, la preparazione, il confezionamento, la conservazione e la somministrazione di alimenti e bevande sono soggetti alle disposizioni di cui al regolamento (CE) n. 852/2004 e alla normativa vigente in materia. Fermo restando quanto disposto dal comma 4, per la lavorazione, trasformazione e conservazione di prodotti aziendali, compresa la lavorazione in azienda di conserve vegetali, confetture di marmellata e il congelamento di materie prime di origine animale e vegetale destinate ad essere utilizzate nella preparazione dei cibi, è possibile attrezzare un idoneo locale polifunzionale".
Ho cercato molto in rete e ho trovato anche un piccolo articolo del 2011 su Agriturist Lombardia, in cui si parla appunto di questa "discrepanza" non ancora risolta, ma urgente da chiarire (ecco il link
http://www.confagricolturalombardia.it/ ... asp?id=399).. però non ho letto di alcun chiarimento successivo in merito!
La morale è: si parla di cucina dell'abitazione dell'imprenditore...ma basta la mia cucina per così dire... "normale" (ovviamente con i corretti requisiti del regolamento d'igiene locale in merito a superificie (10 mq), altezza e rapporti aeroilluminanti) o ci vogliono anche in casa dei requisiti particolari di tipo igienico sanitario? ..quelli previsiti dal citato (CE) n. 852/2004? Mi chiedo: perchè nell'articolo 151 differenziare i due casi e poi invece riferirsi in generale il regolamente (CE) n. 852/2004 senza più fare alcuna distinzione? So che per la preparazione di conserve sottoli ecc il discorso può essere diverso... Il mio caso specifico sarebbe la preparazione di primi, secondi..piatti da trattoria insomma.. per il numero di ospiti che la legge consente agli agriturismi in forma familiare. La poca chiarezza e le contraddizioni in questo senso mi paiono una cosa veramente assurda.
Se qualcuno, per maggior informazioni acquisite o esperienza diretta, potesse aiutarmi..mi farebbe davvero un piacere
. E' fondamentale in questa fase e della progettazione per capire che tipo di locale dover predisporre.... onde evitare di predisporre spazi inutili o ancor peggio, di non predisporli affatto e trovarsi poi con un NO della ASL......
Grazie!!! ciao a tutti Wil
