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Esame di abilitazione, esercizio della libera professione di Agrotecnico, Perito agrario, Agronomo e Forestale
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Agronomo jr o agrotecnico

02/12/2019, 0:09

Buonasera,mi chiamo Stefano Nicoli, sono laureato in scienze agrarie presso l'università degli studi di Milano, laurea triennale.
Volevo chiedere quale soluzione fosse la migliore: iscriversi all'ordine degli agronomi o quello degli agrotecnici.
Premetto che non posso fare la magistrale.
Ringraziando porgo

Cordiali saluti.
Stefano Nicoli

Re: Agronomo jr o agrotecnico

02/12/2019, 15:13

Dipende da cosa vuoi fare. L'esame è sicuramente più facile.

Re: Agronomo jr o agrotecnico

02/12/2019, 15:28

Io vorrei iscrivermi ad entrambi gli ordini, però voglio considerare le reali possibilità che si prospettano da entrambe le parti; come agronomo jr posso fare le stesse cose dei senior ma con limitazioni.
Prima di decidere volevo capire bene le possibilità reali di entrambe le iscrizioni.
Grazie mille per le risposte.

Re: Agronomo jr o agrotecnico

11/12/2019, 16:30

Premesso che ogni scelta è individuale e soggettiva, andando nel pratico, gli Agrotecnici hanno una sola sezione A con competenze identiche agli Agronomi eccetto che per la progettazione (gli Agronomi in questo campo sono assimilabili ai Geometri ), ti rimando al sito http://www.agrotecnici.it/ per il dettaglio delle competenze.
Qui trovi le differenze fra sezione A e B degli Agronomi
http://www.agronomipisa.it/competenze-professionali.asp
Ti segnalo i dati degli ultimi anni sulla scelta degli ordini professionali giusto per informazione
http://www.agrotecnici.it/comunicati_st ... 1-2019.pdf
Buon Natale in bocca al lupo

Re: Agronomo jr o agrotecnico

09/01/2020, 22:43

Agronomi Agrotecnici Periti...non condivido tanto l'atteggiamento "distintivo" tra le professioni, quando c'è tutt'una serie di normative regionali europee e fiscali che sembrano tarate per lo sfiancamento ai margini delle libere professioni e del lavoro autonomo.
Del sistema europeo di "consulenza aziendale" e dei numerosi ricorsi di Agrotecnici e Veterinari contro le norme regionali ne vogliamo parlare?

Re: Agronomo jr o agrotecnico

13/01/2020, 15:28

@ponzio.
Sinceramente non ho capito il suo punto di vista.
Ho chiesto un parere sull'iscrizione all'albo degli agronomi o al collegio degli agrotecnici.
Potrebbe spiegarmi cosa intende.
Ringrazio e porgo cordiali saluti.

Re: Agronomo jr o agrotecnico

07/02/2021, 1:29

ste922 ha scritto:@ponzio.
Sinceramente non ho capito il suo punto di vista.
Ho chiesto un parere sull'iscrizione all'albo degli agronomi o al collegio degli agrotecnici.
Potrebbe spiegarmi cosa intende.
Ringrazio e porgo cordiali saluti.


Intendo ad esempio che oggi in virtù del solito "ce lo chiede l'Europa", è stato istituito il sistema europeo di consulenza aziendale in agricoltura che in pratica comporta che i "consulenti aziendali " (qualifica ulteriore a quella libero professionale e certificata dall'iscrizione in appositi elenchi regionali) possano prendere sussidi sulla base di misure dei programmi di sviluppo rurale per rilasciare consulenze gratuite agli agricoltori.
Quindi una ragione di più per gli agricoltori per non chiedere alcuna consulenza tecnologica agli agronomi agli agrotecnici e ai periti agrari che non siano anche "consulenti aziendali" di diritto regional-comunitario.

Intendo ad esempio che molti agricoltori lungi dal chiedere consulenze libero-professionali si accontentano dei consigli delle rivendite agrarie o dei centri di assistenza agricola.

Intendo che la torta ormai sembra piccola e quindi fare troppi distinguo sulle differenze tra agronomi periti agrari e agrotecnici si riduce nei fatti ad un esercizio per formalisti.

Re: Agronomo jr o agrotecnico

04/07/2022, 14:48

Ponzio ha scritto:
ste922 ha scritto:@ponzio.
Sinceramente non ho capito il suo punto di vista.
Ho chiesto un parere sull'iscrizione all'albo degli agronomi o al collegio degli agrotecnici.
Potrebbe spiegarmi cosa intende.
Ringrazio e porgo cordiali saluti.


Intendo ad esempio che oggi in virtù del solito "ce lo chiede l'Europa", è stato istituito il sistema europeo di consulenza aziendale in agricoltura che in pratica comporta che i "consulenti aziendali " (qualifica ulteriore a quella libero professionale e certificata dall'iscrizione in appositi elenchi regionali) possano prendere sussidi sulla base di misure dei programmi di sviluppo rurale per rilasciare consulenze gratuite agli agricoltori.
Quindi una ragione di più per gli agricoltori per non chiedere alcuna consulenza tecnologica agli agronomi agli agrotecnici e ai periti agrari che non siano anche "consulenti aziendali" di diritto regional-comunitario.

Intendo ad esempio che molti agricoltori lungi dal chiedere consulenze libero-professionali si accontentano dei consigli delle rivendite agrarie o dei centri di assistenza agricola.

Intendo che la torta ormai sembra piccola e quindi fare troppi distinguo sulle differenze tra agronomi periti agrari e agrotecnici si riduce nei fatti ad un esercizio per formalisti.


Aggiungiamo che gli albi professionali esistono solo in Italia e sono delle vere e proprie lobby. Con la laurea in scienze agrarie sono agronomo in Svizzera come in Australia, USA o Spagna, mentre in Italia NO e devo superare altri esami e sborsare altri soldi per esserlo.

Questione puramente di lucro. Soprattutto nel caso degli agronomi, poiché non è previsto nemmeno un tirocinio professionalizzante come avviene per entrare nell'albo dei medici o degli avvocati.

Re: Agronomo jr o agrotecnico

25/03/2023, 15:20

Mensito ha scritto:
Aggiungiamo che gli albi professionali esistono solo in Italia e sono delle vere e proprie lobby. Con la laurea in scienze agrarie sono agronomo in Svizzera come in Australia, USA o Spagna, mentre in Italia NO e devo superare altri esami e sborsare altri soldi per esserlo.

Questione puramente di lucro. Soprattutto nel caso degli agronomi, poiché non è previsto nemmeno un tirocinio professionalizzante come avviene per entrare nell'albo dei medici o degli avvocati.


E no! Con la laurea in scienze agrarie presa in italia NON si è agronomi in Svizzera, negli USA o in Spagna, per la semplice ragione che non è previsto in questi paesi il riconoscimento diretto, agli effetti professionali, del titolo di studio conseguito in Italia.

Ad esempio al sotto-notato link al ministero dell'Istruzione spagnolo si precisa che la vigente convenzione italo-spagnola sul riconoscimento dei titoli di livello universitario opera "con el fin de continuar estudios en el otro país. No comporta efectos profesionales"

https://www.educacionyfp.gob.es/servici ... con_Italia

E poi non è affatto vero che gli albi professionali esistono solo in Italia, ad esempio in svizzera nel Canton Ticino l'agronomia pare ricompresa tra le specialità dell'Ordine degli ingegneri e degli Architetti, come si vede nella pagina web a questo link https://www.otia.swiss/it/esercizio-pro ... -in-ticino

In quest'altro sito al link sotto si vede la pagina web del consiglio generale dei Collegi degli ingegneri agronomi spagnoli che apparentemente svolge funzioni simili a quelle dell'Ordine degli agronomi italiano.

https://www.ingenieroagronomo.org/preguntas-frecuentes

Forse in Francia non c'è un ordine previsto per chi voglia esercitare la professione di "Ingénieur agronome", tuttavia in Francia per presentarsi ai privati come "Ingénieur agronome" occorre avere conseguito apposita laurea in Francia che dia diritto a quel titolo; quindi in Francia solo con la laurea italiana in agraria non ci si può presentare come "Ingénieur agronome".

Quelli del "Ce lo chiede l'Europa" penseranno pure che esiste una regolamentazione dell'Unione europea sul riconoscimento dei titoli universitari tra paesi; in realtà questa regolamentazione comunitaria non dà diritto al riconoscimento automatico dei titoli universitari con pieno effetto professionale, bensì dà un mero diritto a chiedere l'omologazione e il riconoscimento del titolo presso lo stato comunitario diverso da quello del conseguimento, rimanendo intatto il potere dello stato e dell'istituzione accademica in cui è richiesto il riconoscimento o l'omologazione di imporre al postulante le cosiddette "misure compensative" ovvero altri esami da dare all'università o altra pratica professionale da sostenersi e da svolgersi nello stato presso cui si chiede il riconoscimento o l'omologazione del titolo.
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