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Varietà brevettate e riproduzione 
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L'aspetto che mi pareva si intendesse sollevare era squisitamente di natura giuridico-teorica e unicamente su questo ho espresso il mio parere.
Poiché le varietà vegetali si brevettano all'Uffico Italiano Brevetti e Marchi, evidentemente non possono che valere le stesse tutele che esistono per qualsiasi opera di ingegno o invenzione.

Provo a spiegarmi con un paragone anche se relativo alla proprietà intellettuale (funziona in pratica come il brevetto solo che non c'è necessità di registrazione all'U.I.B.M.). Se io acquisto ad es. un libro, una volta che l'ho un casa posso ovviamente farne fotocopie, e finché le uso per mia personale comodità di lavoro non si configura di fatto alcun danno o lesione al diritto di tutela dell'Autore/Editore (più che una copia/originale alla volta non posso consultare), ma se invece acquisto un software che ammettiamo possa essere scaricato su un solo p.c. e in famiglia di p.c. ne abbiamo quattro e lo scarico su tutti allora emerge un profilo di danno al brevettatore: tale situazione si configurerebbe a mio avviso se da una pianta brevettata ne facesse tante anche se per uso personale in quanto da una vite alla fine otterei un vigneto con relativa differenza di produzione.

In altri termini io non penso che in punto di diritto la discriminante sia "per uso personale" se di cosa brevettata si faccia riproduzione. La 'privativa' di cui gode un brevetto comporta (cito testualmente da fonte giuridica) "nel caso in cui l’oggetto del brevetto sia un prodotto, il diritto di vietare ai terzi, salvo consenso del titolare, di produrre, usare, mettere in commercio, vendere o importare a tali fini il prodotto in questione...È importante notare che un brevetto non attribuisce al titolare la “libertà di uso” o il diritto di sfruttare la tecnologia coperta dal brevetto, ma solo il diritto di escludere dall’utilizzo dello stesso altri soggetti".

Metto un link piuttosto aggiornato (si leggerà che per la vite il brevetto ha 30 anni di validità e per quanto riguarda la privativa si veda a pag. 7).
http://www.univpm.it/Entra/Engine/RASer ... gliese.pdf" target="_blank


31/10/2017, 0:51
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Sì, in effetti volevo comprendere meglio la questione da un punto di vista legale, tralasciando gli aspetti più terra terra del tipo "poi me le riproduco per i fatti miei, e chi viene a controllare?!". Un utente più su, accennava al fatto che "nessuno sa quante piante hai acquistato in vivaio", eppure credo che un viticoltore professionista debba avere invece un registro, controllato dall'autorità competente, riguardo a cosa e quanto è impiantato in vigna, o sbaglio?
Immagino comunque che ci sia, come spesso capita, un limite di tolleranza: credo che se si innestano una decina di gemme all'interno di un vigneto di 5000 ceppi nessuno venga a protestare; cosa diversa, se compro una decina di piante di lampone SuperXXX Registered con lo scopo di moltiplicarle per creare il mio frutteto.

Tanto per non parlare troppo sul vago, l'esempio potrebbe essere il Sauvignon Kretos, brevetto di VCR.


04/11/2017, 4:59
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Su queste ultime questioni penso possa risponderti appropriatamente solo un viticoltore/vivaista professionista in quanto non si tratta più solo di ragionare in termini di diritto generale ma di questioni tecnico-amministrative disciplinate da relativi decreti, come il D.M. 293 del 20/03/2015 che impone specifici obblighi in materia di tenuta registri dematerializzati per tutta una serie di attività viti-vinicole, peraltro con esenzioni per certe fasce di produttività; esistono inoltre disposizioni a livello Regionale applicative per la gestione ed il controllo del potenziale viticolo.

La varietà che hai nominato leggo che viene prodotta da una importante Cooperativa vivaistica del Fiuli, che è iscritta al Registro Nazionale Italiano delle Varietà ed è protetta da brevetto (il Registro è consultabile in rete: comprende uve da vite, da tavola, per portainnesto, per destinazione particolare e per materiale di moltiplicazione).

Posso solo riportare che la legge italiana in materia di privativa delle varietà vegetali
...conferisce al titolare il diritto di impedire i seguenti atti, relativi sia al materiale di riproduzione o moltiplicazione della varietà protetta, sia al prodotto della raccolta ottenuto mediante riproduzione non autorizzata dal costitutore della varietà:
la produzione o riproduzione
il condizionamento a scopo di riproduzione o moltiplicazione
la vendita
l’esportazione o importazione
la detenzione per uno di questi scopi.


04/11/2017, 11:58
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Perfetto, grazie.


05/11/2017, 3:33
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Se compri una vite di Sauvignon Kretos, poi la riproduci per farti un vigneto sotto i 1000 mq per uso personale nessuno ti può dire niente.
Se invece lo riproduci per creare un vigneto commerciale e commercializzi il vino come Kretos, biologico, o altro, vai incontro ad una causa.
Il Sauvignon Kretos è un brevetto dell'università di Udine concesso in licenza esclusiva a VCR Rauscedo. Vcr versa dei diritti a UniUd per ogni barbatella venduta in cambio Vcr ha l'esclusività della moltiplicazione.
Ricordo che questi vitigni sono resistenti e non immuni dalle crittogame. Come consiglio personale non richiesto dico di stare attenti quando ci sono forti condizioni per l'oidio.


05/11/2017, 9:42
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mortotoccaci ha scritto:
Se compri una vite di Sauvignon Kretos, poi la riproduci per farti un vigneto sotto i 1000 mq per uso personale nessuno ti può dire niente.
Se invece lo riproduci per creare un vigneto commerciale e commercializzi il vino come Kretos, biologico, o altro, vai incontro ad una causa.
Il Sauvignon Kretos è un brevetto dell'università di Udine concesso in licenza esclusiva a VCR Rauscedo. Vcr versa dei diritti a UniUd per ogni barbatella venduta in cambio Vcr ha l'esclusività della moltiplicazione.
Ricordo che questi vitigni sono resistenti e non immuni dalle crittogame. Come consiglio personale non richiesto dico di stare attenti quando ci sono forti condizioni per l'oidio.

Ciao,
questo però è valido solo ed esclusivamente per queste famose dieci varietà dell'Università di Udine/VCR, cioè, è una regola creata ad hoc da questi due enti per queste varietà. Non vale per qualsiasi altra pianta brevettata. Giusto?


05/11/2017, 13:02
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Secondo me vale per qualsiasi pianta brevettata se hai un impianto commerciale


06/11/2017, 11:33
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Anche secondo me. Quando si acquista una pianta brevettata mi risulta che fanno firmare dei veri e propri contratti nei quali tra le altre cose viene indicato dove si trova l'impianto e viene specificato che ne è vietata la riproduzione senza l'autorizzazione di chi ha depositato il brevetto.


07/11/2017, 19:11
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mortotoccaci ha scritto:
...poi la riproduci per farti un vigneto sotto i 1000 mq per uso personale nessuno ti può dire niente.


Hai trovato questo in qualche norma legislativa (l'indicazione di una precisa misura lo farebbe presumere)? Oppure piuttosto ritieni sia una sorta di prassi tollerata o di consuetudine accettata?

Per mia curiostà io ho fatto un po' di ricerche ma nulla ho trovato che si riferisca esplicitamente alla riproducibilità di varietà vegetale brevettata "per uso personale". Al contrario incontro sempre l'indicazione che il divieto vale con riferimento al "produrre, usare, mettere in commercio, vendere o importare il prodotto" (e produrre per me significa da uno farne altri).

Circa la protezione dei diritti io ho solo una qualche concreta esperienza nell'editoria e nelle opere di tipo musicale e teatrale: lì è ammessa ad es. al riproduzioni di pagine o di brani per uso personale o scopi di critica, di discussione o di insegnamento purché sia menzionato l’autore. Mi sembra però non ci possa essere analogia con la riproduzione di un bene di natura materiale che genera un prodotto avente valore economico o di consumo a prescindere.


07/11/2017, 19:51
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Vale per tutte. Anche per il portainnesto Fercal per esempio.
Sotto i 1000 metri è vigneto per uso personale (e non si deve vendere comunque l'uva in bianco) e nessuno guarda a cosa fai. Ovviamente se la casa detentrice del brevetto ti scopre ti fa causa. Ma come fa a scoprirti se non sei censito da nessuna parte? Dovrebbe beccarti, fare i test del dna e poi farti causa per pochi euro di roialty. Vicino all'impossibile.


08/11/2017, 10:36
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