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Pacciamatura naturale e consociazione apistica 
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io infatti parlano del malanosporum. il metodo angellozzi è molto diffuso e non solo in italia. la potatura verde è meno stressante per la pianta. poi la sarchiatura per l'estivo chi ha detto che va fatta a 20 cm? bisogna farla ma più leggera e sempre nel periodo post produttivo. la potatura di angellozzi per il melanosporum non si può applicare per l'estivo non so chi te lo abbia detto.


25/08/2017, 11:25
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Probabilmente ha frainteso , comunque personalmente quel metodo di potatura non lo adotterei mai in quanto la durata produttiva è sicuramente notevolmente ridotta.
I dati reali non li avremo mai ma ragionando razionalmente , essendo la simbiosi un delicato meccanismo di reciproco scambio di favori , se uno dei due subisce uno stress che ne causa sofferenza , prima o poi anche l'altra controparte ne risente riducendo così il tempo di simbiosi in equilibrio e una potatura così drastica è indubbio che porti alla pianta una notevole dose di stress e un incredibile dispendio energetico per compensare tale stress.
Che poi questo metodo garantisca comunque ai produttori su vasta scala con decine di ettari a disposizione un ottimo rientro economico ci può stare , ma secondo me è un' interpretazione troppo estrema per essere applicata in generale in quanto per la maggior parte dei medio-piccoli produttori un rinnovamento delle piante ogni 10 anni dalla messa a dimora sarebbe improponibile.
Considerando l'elevata rotazione probabilmente nei terreni utilizzati rimane un abbondante carica sporale per le nuove generazioni di piante senza dare il tempo di attechire ad eventuali antagonisti del tartufo ma la stessa cosa si ottiene con costanti inoculi sporali con ovviamente tutte le accortezze del caso onde evitare contaminazioni.


25/08/2017, 14:32
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guarda che sono molti nelle marche e anche in francia e spagna a seguire questo metodo, con tartufaie vecchie. ci sono parecchi siti e forum francesi dove si possono vedere tartufaie che adottano questo metodo o con diversi anni alle spalle. la potatura verde stimola la produzione di radichette, che si sa sono quelle che ricevono la micorrizazione. la potatura invernale invece stimola le radici fittonanti che servono a poco. ormai è assodato che la potatura verde è quella meno negativa per le piante. viene utilizzata anche per i frutteti e con ottimi risultati. la potatura verde comunque adesso sta venendo presa in considerazione anche da quelli che criticano angellozzi, proprio perchè stimolano la formazione di radichette e perchè meno stressanti per la pianta. importante è sapere quando farle e come. ovviamente non parlo di utilizzo di motoseghe, ma semplici forbiciotti o taglia siepi, perchè si fanno tagli su vegetazione di uno, max due anni.


25/08/2017, 14:48
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Sulla potatura verde nulla da dire è sicuramente utile mentre la capitozzatura per me è una moda destinata a passare , nel breve darà pure risultati miracolosi ma è da vedere nel tempo.
Quella dei bonsai è una forma bella forma artistica domestica e la sua applicazione in impianti tartuficoli di dimensioni notevoli dove tutte le lavorazioni sono meccanizzate è sicuramente utile in quanto la pianta non dà il minimo intralcio , ma ho seri dubbi sui vantaggi che può dare sul lungo periodo
Come ben sai anche nei frutteti sono applicate particolari tecniche di potatura ma l'elevata resa produttiva delle piante è limitata e ogni tot anni estirpano e ripiantano tutto un po come Angellozzi quindi.
Nei pochi testi sulla potatura ai quali ho dato una letta veloce , si parla chiaramente dei vantaggi della potatura verde ( stiamo parlando di testi sulla potatura di alberi ornamentali) ma altrettanto chiaramente , se non ben eseguita , si parla anche dei potenziali danni collaterali.
Uno scompenso tra parte aerea e parte radicale crea un'indebolimento della pianta e questo è un dato inconfutabile dal punto di vista botanico ma prima di sostenere che la potatura a bonsai rende la pianta più produttiva ci andrei molto cauto e soprattutto prima voglio vedere i dati delle produzioni negli anni.
Io non sono un botanico , un biologo o un tecnico agrario , ma da semplice appassionato mi informo il più possibile e il primo dubbio che mi è sorto sulla potatura a bonsai riguarda il fatto che le foglie con la fotosintesi producono i carboidrati necessari al nostro carissimo fungo simbionte ma se ho una parte aerea fatta a bonsai con un limitato numero di rami e conseguentemente foglie e un apparato radicale sviluppatissimo e ricco di micorrize, dove vanno a prendersi i carboidrati i nostri tartufi?
Forse ho scritto una baggianata dovuta dalla mia scarsa esperienza in materia e chiedo lumi a qualcuno più esperto di me per una spiegazione logica.....
Comunque la maggior parte di quelli che scrivono qui e che possiede una tartufaia non può permettersi il lusso di fare esperimenti dal rischio elevato ed esito incerto , quando e se sarà una cura colturale ampiamente documentata e sperimentata allora potrà essere seriamente presa in considerazione altrimenti bisogna affidarsi ai dati certi che sono stati raccolti e documentati fino ad oggi che secondo me è la cosa più sensata.


25/08/2017, 16:57
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guarda che è ampiamente documentata e studiata. in italia se ne parla poco perchè i tartuficoltori sono molto gelosi delle loro operazioni colturali, ma se segui le discussioni di qualche forum francese potrai trovare tutto (grossestruffes.com). in francia esiste un ente come l'inra e la sperimentazione è molto sviluppata. la potatura verde non crea scompensi alla pianta perchè eliminano i rami dritti che in frutticoltura vengono definiti succhioni dai un vantaggio alla pianta e non uno stress. se pizzichi gli apici non elimi apparato fogliare, ma lo contieni a favore delle radichette. queste operazioni devi farle in un determinato momento. tartufaie di 20 e passa anni esistono con questo tipo di lavorazione che permette a fine produzione di poter girare le tartufaie a estivo (così pare) eliminando poi tale forma colturale e con un massiccio inoculo sporale. certo questo è possibile facendo impianti larghi, non 5x3 o 5x4 come qualcuno fa e che non permette di avere lunghe produzioni, specialmente non tenendo sotto controllo la vegetazione.
comunque una capitozzatura va fatta anche per l'estivo per evitare una radicazione fittonante e far allargare le radichette. magari a 3 o 4 m, ma bisogna farla.


25/08/2017, 20:52
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Ribadisco che non ho nulla contro la potatura verde ma è la moda del bonsai che è insensata!
Non dirmi che le piante a bonsai tipo Angellozzi non vanno in sofferenza perché non ci credo....
La radicazione fittonante dipende sia dal tipo di simbionte sia dal sottosuolo , in suoli superficiali le piante che fittonano non ne hanno molta possibilità.
Ho capito che parli della potatura dei primi anni in cui bisogna dare alla pianta un orientamento verticale eliminando i succhioni che portano via energia e siamo completamente d'accordo e sono completamente d'accordo anche sull'utilità della potatura verde di sfoltimento nelle piante piante adulte ma la capitozzatura porta ad un inevitabile allargamento della chioma che per certi tartufi e simbionti può anche andare bene ma per altri no.


25/08/2017, 21:31
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iscriviti a quel forum e leggiti le varie discussioni. in francia la tartuficoltura grazie al fatto che il tartufo è riconosciuto come prodotto agricolo è molto più sviluppata e seguita da enti pubblici. vedi come sono gestite le loro tartufaie e fatti un'idea. organizzano anche un bel corso di tartuficoltura al centro sperimentale di sant'angelo in vado.


25/08/2017, 23:01
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Corso già fatto :D :D :D
Comunque nei forum trovi di tutto e di più ma io prendo sempre con le pinze ogni cosa! :lol:
Conosco personalmente alcuni fra i migliori ricercatori a livello italiano e sicuramente a livello di ricerca siamo molto indietro in quanto i fondi non ci sono e vengono sperperati in migliaia di altre cose inutili.
Personalmente , ma è una mia deformazione professionale , mi baso solo su dati tecnici , scientifici e sulle esperienze osservate e vissute di persona , nei forum è raro trovare una discussione tecnica supportata da dati e i risultati delle ricerche non vengono proprio divulgati all'esterno degli enti di ricerca , i risultati sono noti a pochi eletti che sicuramente non scrivono sui forum a cui possiamo aver accesso non dicono un bel nulla nemmeno nei convegni che organizzano in giro per il mondo.....
Ho scaricato e letto testi riguardanti la Spagna che al momento sono i primi produttori di pregiato al mondo , ma anche loro avranno dei bei grattacapi se il clima continua con questo andazzo.....
L'idea e opinione personale che mi sono fatto è che gli spunti interessanti si possono trovare un po ovunque anche su questo forum , ma ogni realtà e ambiente richiede cure personalizzate , la ricetta che va bene e piace a tutti non esiste , bisogna solo iniziare , provare e mettere in pratica senza però seguire modalità estreme e correre troppi rischi , gli esperimenti che li facciano gli altri e quando saranno supportati da dati scientifici di pubblico dominio allora potranno essere applicati su larga scala.
Per esempio che ne pensi della sarchiatura fatta sullo scorzone in fase pre-produttiva fatta in primavera alla quale avevo accennato qualche post fa?
Nessun testo in italiano ne parla eppure non mi sembra una baggianata tenere ben arieggiato e soffice il terreno anche più volte l'anno prima che inizi la produzione in questo modo si tengono sotto controllo anche le infestanti senza ricorrere a tagli dell'erba.....


26/08/2017, 0:00
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Località: abruzzo
Formazione: Maestro di musica
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coliso ha scritto:
Ciao Angelo effettivamente non ci avevo ragionato sopra considerando lo sviluppo radicale nell'arco della stagione!
Però a pensarci bene la sarchiatura in fase pre-produttiva sull'estivo ce la vedrei comunque bene soprattutto per impostare l'apparato radicale di base della pianta un po più in profondità per trarne poi dei benefici maggiori quando entrerà in produzione.
Direi che nei primi anni di vita sarchiare in primavera come fanno sul melanosporum mi sembra una buona idea così spezzando qualche radichetta tutte le altre ricacciano sviluppandosi maggiormente che ne dici?
Poi all'entrata in produzione si verifica se e in quanto tempo il terreno tende a compattarsi ed eventualmente si fanno delle sarchiature mirate leggere appena finito il periodo produttivo.

Esattamente!!!! Prima della produzione è fondamentale è obbligatorio....successivamente alla comparsa dei pianelli....bisognerebbe valutare....in base alle cosa dette fino ad adesso. Paolo tu qualsiasi informazione leggi sul web diventa tua...? Spero che quando lavorerai sulla tua tartufaia guarderai con occhi diversi invece di applicare metodi del vicino..comunque siamo d accordo su tutto ma forse dovresti valutare se quelle tecniche rispondono bene sulla tua. La tecnica che dici tu non ha funzionato su tutti...in alcuni casi ha bloccato le produzioni e anche a lui molti impianti non hanno prodotto....3000 buttate al vento! Paolo noi siamo a un ora di macchina da loro...conosco bene il posto e li il melano produce anche se non gli fai una mazza....!

_________________
Azienda Agricola MicoVivai
Produzione piante da tartufo certificate.
www.micovivai.it
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26/08/2017, 7:22
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coliso ha scritto:
Corso già fatto :D :D :D
Comunque nei forum trovi di tutto e di più ma io prendo sempre con le pinze ogni cosa! :lol:
Conosco personalmente alcuni fra i migliori ricercatori a livello italiano e sicuramente a livello di ricerca siamo molto indietro in quanto i fondi non ci sono e vengono sperperati in migliaia di altre cose inutili.
Personalmente , ma è una mia deformazione professionale , mi baso solo su dati tecnici , scientifici e sulle esperienze osservate e vissute di persona , nei forum è raro trovare una discussione tecnica supportata da dati e i risultati delle ricerche non vengono proprio divulgati all'esterno degli enti di ricerca , i risultati sono noti a pochi eletti che sicuramente non scrivono sui forum a cui possiamo aver accesso non dicono un bel nulla nemmeno nei convegni che organizzano in giro per il mondo.....
Ho scaricato e letto testi riguardanti la Spagna che al momento sono i primi produttori di pregiato al mondo , ma anche loro avranno dei bei grattacapi se il clima continua con questo andazzo.....
L'idea e opinione personale che mi sono fatto è che gli spunti interessanti si possono trovare un po ovunque anche su questo forum , ma ogni realtà e ambiente richiede cure personalizzate , la ricetta che va bene e piace a tutti non esiste , bisogna solo iniziare , provare e mettere in pratica senza però seguire modalità estreme e correre troppi rischi , gli esperimenti che li facciano gli altri e quando saranno supportati da dati scientifici di pubblico dominio allora potranno essere applicati su larga scala.
Per esempio che ne pensi della sarchiatura fatta sullo scorzone in fase pre-produttiva fatta in primavera alla quale avevo accennato qualche post fa?
Nessun testo in italiano ne parla eppure non mi sembra una baggianata tenere ben arieggiato e soffice il terreno anche più volte l'anno prima che inizi la produzione in questo modo si tengono sotto controllo anche le infestanti senza ricorrere a tagli dell'erba.....


ti dicevo di guardare quel forum perchè inseriscono molti studi. in francia è tutto pubblico visto che l'inra e enti vari operano per i tartuficoltori.
la sarchiatura pre produttiva per lo scorzone va fatta in ottobre, perchè lo scorzone in primavera si sta già formando. in primavera puoi fare quella per il pregiato.

tarti quello che faccio nella mia tartufaia lo faccio perchè ne sono convinto. i consigli che dai te sono gli stessi che tu dici del vicino, quindi metti in dubbio quello che scrive la gente. io ho trovato spesso i tuoi commenti contradditori nel corso del tempo, senza offesa. ho comprato diversi libri di ricercatori, ho letto studi francesi e non sul melanosporum (sull'estivo si trova pochissimo) e mi sono fatto un'idea personale suffragato da fatti. sono molti quelli che cavano piante che hanno problemi. a logica non vedo perchè tribulare a potare piante quando le si potrebbe lasciare crescere tranquillamente. marchigiani, francesi e spagnoli stanno a tribulare per avere risultati scarsi???se lo fanno avranno risultati. anche chi pianta a 5x3 il melanosporum dopo un po' è costretto a cavare visto che l'ambiente diventa troppo ombreggiato. ma è un errore che fanno molti. li il problema è di impiantistica.


26/08/2017, 9:39
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