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Semibrado! conviene? 
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Iscritto il: 25/05/2009, 15:57
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Ciao a tutti! Avendo già esposto nel forum alcuni quesiti e dubbi per futuri e eventuali interventi di piccola impresa, ora voglio rivolgermi a qualcuno che conosce bene il comparto suinicolo.
Sono uno zoonomo,si! ma non sono così presuntuoso da conoscere tutto ciò che accade nel mondo della zootecnia, ma credo molto nell' ascolto e nel dialogo e concertazione.
Dati i tempi occupazionali e le prospettive che il buon Stato Italiano regala ultimamente a noi giovani laureati (e ingannati di illusioni e balocchi vari), depauperati nel morale e nel portafogli dalle tasse universitarie, mi convinco sempre di più che qui da me se vuoi vivere devi costruirti da solo il tuo lavoro e difenderlo con i denti. Sto pensando di aprire una rivendita della Mignini.Perchè direbbe qualcuno? Poichè esiste già una piccola rivendita Veronesi qui da me ma non gestita in modo ottimale.Il collegamento con il mondo zootecnico e abbastanza stretto , ma non credo che tale attività possa da sola diventare una fonte di reddito sicuro, considerando l' indotto( 20 mila ab. più zone limitrofe) e la p. iva e altri oneri. Quindi avevo pensato di affiancare anche una produzione, avendo 2-3 ettari di terreno a disposizione con fabbricati rurali da adibire a ricovero animali. A farla breve ho pensato ad un allev. semibrado di suini:
1) O cinghiali
2) o razze produttive come la cinta senese
Qui da noi c' è n progetto per valorizzare una razza autoctona il suino nero lucano, ma i capi pochi, sono tenuti sotto controllo da una azienda con gestione particolarggiata e prima del cessato rischio di estinzione sarà difficile reperire sogg. su cui investire
Quindi l' auoctono deve aspettare.
Ma il mio quesito è
QUANTI CAPI POSSO DETENERE IN FORMA SEMIBRADA DI CINGHIALI O DI SUINI IN GENERE
IN QUESTI CASI , CON PARZIALE RICOVERO è MOLTO RIGIDO IL CARICO è COME è PROGRAMMATO.
COME VA IL MERCATO DEL suide in genere e del CINGHIALE ? E I PREZZI SONO SUFFICIENTI A COPRIRE LE SPESE DI GESTIONE.
In fine CONVIENE ALLEVARE IN FORMA SEMI BRADA, DOVE SECONDO VOI I PUNTI DEBOLI.
Spero che qualche esperto del settore suinicolo mi sappia rispondere.
Gli sarei veramente grato!
Accetto consigli ...
Grazie!


03/07/2009, 15:27
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Sez. Suini
Sez. Suini

Iscritto il: 02/02/2009, 19:32
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ciao, non sono un esperto ma un gran praticone da più di ventanni allevo suini e posso dirti che oggi un allevamento come tu hai descritto e il tuo fine è vendere suini vivi a peso fai un gran regalo a chi vende mangime e chi compra i tuoi maiali.vendere pochi suini a 1 -1,20 euro al kg. è fallimentare ciò che ha un senso è valorizzare i prodotti ottenuti dal tuo allevamento es. prodotti tipici , marchi
individuali , sistemi di qualità ecc.. ecc.. come il suino cinta senese , mora romagn. nero di parma ,casertana e tanti altri ,suino iberico
ma anche utilizzando razze più convenzionali come landrace l. white duroc che trasformano in prodotti tipici di alta qualità . il carico x ettaro deve rispettare il limite annuo dei 170 kg di azoto x ettaro di sau aziendale,consulta il regolamento CE 1804/99 e relativi decreti
di attuazione D.M. 4 agosto 2000 , D.M. 29 marzo 2001 il numero suini x ettaro corrisponde a 14 / 15 suini x ha poi dipende da leggi reg. vulnerabilità dei terreni.bisogna produrre prodotti di nicchia come si dice oggi.


05/07/2009, 22:53
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Ciao Marco 62!
Ti ringrazio della tua opinione, molto tecnica e precisa.
Credoche tu abbia ragione , ma credo anche checosì divent un tantino più complicato perme giovane alle prime armi diimpresa,avviare attività di produzione e qualità dei prodotti
Cmq ottima rispostae grazie!


06/07/2009, 0:39
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Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Allevare in modo semi-brado può essere conveniente come no, dipende... le variabili sono tante ... dovresti cominciare a leggere qualche cosa, documentarti, vedere ... e quando hai dei dubbi, chiedere maggiori chiarimenti. Molti hanno iniziato e si trovano bene, qualcuno ha smesso e quindi... ho una lunga esperienza nel settore e ti assicuro che se parti piano facendo le giuste esperienze e riesci a commercializzare in giri diversi della grande distribuzione, avrai riconoscimenti per i tuoi prodotti e qualche soldo in tasca, ciao, saluti, Mario


06/07/2009, 18:37
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Iscritto il: 25/05/2009, 15:57
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Caro mario! Ti ringrazio della tua risposta
il mio intento è proprioquello di partire con un minimo disuperficie e di capi e andare avanti,cercandodi costruire una attività redditizia per il futuro. So che ci vuole molta dedizione e nonmi fa paura, sono alle prime armisi, ma qualcosina l'ho anche appresa neglianni di studio. A quali variabili ti riferisci:
ambientali
tecniche e di allevamento
alimentazione e gestione

Perchè su queste si può ovviare, ma s invee ti riferisci alle variabili di mercato ,be quelle nonle conosco e vorreiconoscerle.
Avevo pensato di recintare una sup. di 1200 mq con vasca di contenimento acqua e 30 mq di rustico a mattoni come ricovero. Dai calcoli fatti per un recinto elettrico con elettrificatore a pile e solare , rete, pali , accessori , spenderei circa 1000 euro. Poi metterei due coppie di suini (avevo pensato ancheai cinghiali) e in futuro poi con il buon andmento delle cose e un podi fortuna, ampliare il recinto che si troverebbe attiguo ad unasuperficie mista a bosco e pianura( clima mediterraneo , venti di tramontana prevalenti, vegetazione arborea : pini e pioppi e roverelle- ed arbustiva: macchia canne ginestre ecc.)
Che ne pensi dei cinghiali?
Ma in definitiva che ne pensi dellemie idee? Potrei metter su un mio piccolo mercato?
La mia paura sonole tasse tipo iva irpef inps ecc. Burocrazia affogatrice.
Quanti capi secondo te posso metterin 1200mq e quanti in 1,5 ettari?
Grazie!


07/07/2009, 21:29
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ciao zoonomo. scusa se mi permetto, ma ho letto che ti preoccupi per inps e inail... fai allora come ti dice mario: parti piano. ovvero, non aprire un'impresa subito, ma segnati solo come coltivatore diretto. sei sempre azienda agricola, hai i tuoi registri di stalla, puoi allevare quel che vuoi e vendere fino a 7 mila euro l'anno senza entrare nel giro di fuoco dell'amministrazione fiscale.... il tutto spendendo soltano 120 euro l'anno alla coldiretti per la tessera... informati negli uffici della coldiretti, perchè infilarsi a pagare tasse da subito con un'azienda agricola avviata da poco, è davvero volersi far del male. in seguito, quando vedrai che le cose cominciano a girare (abbi fede e pazienza almeno tre anni) puoi sempre diventare imprenditore agricolo e pagarti tutte le tasse che vuoi...
buona fortuna!!! ;) ;) ;)
bea

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Bea


07/07/2009, 21:54
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Grazie del consiglio Bea!
Sei sempre gentile!
Scusa l' ignoranza , ma te hai che presumo hai una tua azienda e se non ricordo male di ovini, come hai iniziato, intendo iter burocratico e costi di avvio?
Io vorrei iniziare con dei suini rustici o dei cinghiali in forma leggera ma con un numero iniziale discreto 5- 10 capi, e fare nel contempo un altro lavoro tanto per guadagnare qualcosa.
Poi eventualmente allargarmi. Il mio sogno è un' agriturismo con produzione mia di olio frutta e carne......ma forse è soloun sogno e la realtà mia fa cadere per terra.
Cmq accetto i vostri consigli!


07/07/2009, 23:59
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ciao zoonomo! una cosa ti chiedo: il terreno ce l'hai già?
dunque, il mio iter è stato questo:
prima di tutto, sono impazzita e ho mandato al diavolo lavoro in ufficio e città
poi ho acquistato, col mio compagno, 4 ettari di terreno, quasi due pascolo e seminativo, il resto castagneto e querceto. con un pozzo artesiano e la possibilità di mettere la luce. subito dopo ci siamo segnati come coltivatori diretti (come ti ho giò spiegato) e la ASL di zona ci ha dato i registri di stalla (ho pagato qualche cosa per averli, ma non molto) ho richiesto i registri per ovino-caprini, suini e cavalli. infine, ci ha dato un nome (che abbiamo deciso noi) e un codice di stalla definendoci azienda agricola. tutto qui. puoi allevare tranquillamente i suini, ma se li prendi per uso personale devono essere da carne e solo tre per ogni persona segnata alla coldiretti. li puoi macellare in casa, previo avviso al tuo comune e alla ASL e poi devi portare una parte degli organi interni in un secchio, entro 24 ore, all'ufficio d'igiene che fa le analisi., entro 4 o 5 giorni ti telefonano il risultato e puoi consumare anche la carne cruda (salsicce) altrimenti solo cotta....
aspetta, forse mi sono allargata troppo, ma ci sono tante cose da dire...
dopo avere i registri di stalla, puoi acquistare le bestiole da allevamenti o colleghi e le registri sui tuoi documenti. appena apri l'azienda considera che ti vengono subito a fare i prelievi, quindi occhio e ... tieni tutto in regola!
io sono partita con le pecore, prima dieci, poi un totale di 30. da brava novizia però non ho considerato la carenza di pascolo e qundi ho dovuto ridurre notevolmente il numero delle pecore.. e adesso mi sto dando alla coltivazione ortofrutticola.
insomma, vedi bene che un grande iter burocratico non c'è, in questo modo.
essere azienda e non impresa porta a qualche carenza, per esempio, non puoi fare i miglioramenti del piano aziendale per costruire nuovi edifici (e ti devi attenere alle regole edilizie di ogni comune cittadino), oppure non puoi partecipare alle gare della comunità montana per la pulizia dei fossi ed
altri incarichi (quindi, perdi la possibilità di integrare il reddito con queste piccole prestazioni).
però, risparmi tutti i soldi dei bollettini, puoi fatturare fino a 7 mile euro l'anno di vendite senza tenere contabilità, e tutte, dico tutte, le norme igeniche per quello che riguarda il trattamento dei prodotti alimentari (vedi formaggi, marmellate, eccetera eccetera) sono identiche, sia per l'imprenditore che per il coltivatore diretto...
per quanto riguarda le spese d'inizio, dipende da quello che devi fare, se compri un terreno o lo hai già, dal tipo di animali che vuoi acquistare, se hai già stalle o ricoveri o no... insomma, si possono preventivare solo se tu ci dai altre informazioni..
credo di aver detto abbastanza. se hai altre domande a cui posso dare risposta, chiedi pure.
un saluto grande bea

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Bea


08/07/2009, 11:37
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Ciao Bea!
Vedi il terreno ègia presente , 3ettari e qualcosina. Presenza di ulivi e qualche piana di agrumi. Un tratto del terreno è misto a pacolo e bosco( prima del fuoco era un bosco bellissimo,misto a macchia mediterranea pino d' aleppo , roverelle, ginestre equalche pioppo ) ora è un ammasso di sterpaglia arbusti vari e qualche pino e pioppo superstite ealtri arbusti. L' incendio fortunatamente è stato veloce ma intenso e risale a qualche anno fa. Posseggo un rustico in mattono i buonostato ma da modificare, in quanto profondo 10 metri , e usato in passato come vasca di contenimento acqua, adiacente a un altra vasca abbastanza grande alta 3 metri e a larga 3 metri in cemento come deposito supplementare. In passato in tale versante dl fondo coltivavano orti efrutta,ma ti parlo di 50 anni fa. Io volevo inizialmente recintare la zona circostante il rustico con filo elettrico e riempire il rustico con materiale tipo terra massi ecc. per ricavare un locale da adibire a ricovero animali(circa 20-25 mq), mettere 2- 3 coppie di suini o cinghiali tanto per iniziare e poi eventualmente recintare altri 1, 5 ettari dibosco e il rimanente tenerlo a olivi e reimpiantidi frutta.Ti dirò di più, anche se non ho moltodialogo con mio fratello pur volendoci molto bene, HO UN FRATELLO VETERINARIO che lavora con le asl della mia provincia e potrei risparmiare molto sulle cure e anche sulla alimentazione e gestione essendo entrambi del settore. Ma resta la mia più totale ignoranza nelle faccende burocratiche. Mi parlavi dellacoldiretti e dei 120 euro annui per poter evitare l'iva. Mi spieghi come fare?
Cosami dici degli incentivi PSR 2007/2013 per l'insediamento dei giovani agricoltori/allevatori?
Potrei rientrare per avere diritto agli aiuti ( 31anni- 3 ettari di terreno)?
Consigliami Bea!
Grazie tante!


08/07/2009, 14:41
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vedi? mi sa che hai già trovato un problema... se sei solo coldiretto, non hai diritto a nessun sostegno economico... e se lo vuoi, penso proprio tu debba aprire un azienda come imprenditore.. sigh.
"consigliami bea" è imbarazzante, mica sono sicura di poterti consigliare... allora, fai così, per la parte burocratica senti coldiretti. tanto è la cosa più importante. sui siti della tua regione scarica le agevolazioni per le imprese agricole. fatti un idea di quello che ti potrebbe convenire, di quello che ti servirebbe per avere gli aiuti e le agevolazioni, dei requisiti che hai già, poi ti muovi.
senti un pò, scusa se mi permetto, ma se vai per gradi, non è meglio? così eviti di fare un minestrone e poi ti confondi... e magari rischi scelte sbagliate.
pensa ai grandi condottieri di una volta; grandi logisti, prima facevano un piano di attacco sulla carta. fai lo stesso. e per fare un piano di attacco, prima devi sapere cosa puoi ottenere come sostegni e per cosa te li darebbero (se ti interessano). valuta quest'aspetto, prima di pensare a quale animale mettere... valuta se i sostegni meritano pagare le tasse o, come ho fatto io, sono tanto difficili da ottenere e miseri, che puoi fare anche il coltivatore diretto e basta. magari per i primi anni.
un passo alla volta, zoonomo. o anche tutti insieme, ma solo sulla carta.
poi prendi il terreno, analizza quello per cui potrebbe essere sfruttato al meglio delle sue opportunità, vedi nel tuo territorio che richiesta c'è, e di che cosa. informati su come vendere e a chi gli animali o quello che puoi coltivare...
tieni presente che se 50 anni fa c'era un certo tipo di coltura, significa che era senz'altro idonea per quella zona e quel tipo di terreno. aspetta a parlare di recinzioni, se ancora non sai cosa o chi recingerai... :? considera il budget che puoi e vuoi investire... e senz'altro tuo fratello ti può aiutare moltissimo, anche per le indicazioni. perchè non te lo porti a mangiare una pizza, una di queste sere?
metti nel conto spese tutto quello che puoi presumere ti serva...cerca di essere un buon logista, perchè gli errori di valutazione (e sono sicuri, purtroppo, per noi neofiti), ci fanno un gran danno..
dividi le cose:
possibilità economiche
opportunità di sfruttamento del terreno
possibilità di agevolazioni fiscali
variabili legali e fiscali
possibilità d'impegno lavorativo giornaliero
richiesta/offerta del territorio
eccetera eccetera eccetera...
comunque, per quello che mi hai detto, hai un pezzetto di terra interessante, mi sa che ti ci puoi sbizzarrire abbastanza..
alla prossima bea

_________________
Bea


08/07/2009, 21:20
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