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Come era strutturato il pollaio di 'una volta' ? 
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Ciao a tutti, una domanda che mi pongo frequentemente è: come era strutturato, che animali ospitava, che importanza aveva il pollaio dei nostri nonni o dei nostri bisnonni?

Io purtroppo ricordo solo il pollaio di una mia zia, il pollaio da cui è nato il mio amore per gli animali da cortile *-*
Un pollaio bellissimo, enorme, ricco di animali, tra tacchini, galline, anatre, oche, la semplicità di quel pollaio era qualcosa di meraviglioso... Un pollaio che era ispirato ai tempi antichi, ma che è sopravvissuto fino a una decina di anni fa', quando, non più in grado di curarsene, mia zia lo tolse...

Adesso, quali erano le razze di polli che abitavano i pollai dei vecchi tempi? E, nel senso di struttura (ad es. ricovero, posatoi etc..), come era fatto il pollaio?


08/07/2013, 13:32
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Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
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Non credo ci fossero molte differenze con tanti pollai che si trovano ancora in campagna: una struttura in legno e un ampio pascolo. Le galline venivano rinchiuse alla sera, al riparo dai predatori.
Le razze? Con la diffusione delle prime incubatrici, fin dagli anni Trenta, anche nella mia zona (Trentino) hanno cominciato ad arrivare galline più produttive (tipo livornesi?).

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09/07/2013, 10:06
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Iscritto il: 28/12/2010, 21:36
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Località: Sicilia
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Guarda hai aperto un post davvero interessante, me lo chiedo spesso pure io, i nostri bisnonni non si creavano tanti problemi, gli animali erano più sani, avevano un sapore diverso e soprattutto VIVEVANO TUTTI INSIEME. Oggi ci preoccupiamo se mettere galline e anatre insieme perchè l'acqua si sporca ecc ma i nostri bisnonni e nonni sono "sopravvissuti".
Il pollaio non era altro che una "stanza" dove gli animali venivano chiusi solo la sera, razzolavano felici in distese di terreno, ogni specie aveva il proprio gruppo e difficilmente si ammalavano. Covavano molte volte l'anno e i pulcini vivevano senza troppi problemi, secondo voi i nostri bisnonni avevano il mangime 1 periodo? :lol: ma smettiamola...!!! Il pollaio aveva dei bastoni come posatoi e non era molto pulito...venivano alimentati con grano ed erba...producevano più che bene...come razze i soliti ibridi campagnoli che servivano sia per la carne che per le uova, i tacchini erano i pesanti perchè la mentalità dell'anziano era più grosso è più mangiamo...

Per altre informazioni chiedi pure...!!!
Saluti Vitto18


10/07/2013, 21:04
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io mi ricordo il pollaio di mia nonna. parlo di anni '70/metà anni '80.
era una stanza della casa o di un minifabbricato attaccato ad essa. si trovava sopra il forno a legna :shock: :o in pratica i polli per entrare nel pollaio con una scaletta passavano davanti la bocca del forno. lo stesso forno dove poi in molti finivano arrosto :o :lol:
problemi di convivenza forno/polli non ce n'erano perchè tanto il forno l'accendevano di mattina quando i polli erano già alzati da un po' e la sera quando rientravano era già raffreddato.
pulizie? approssimative e sporadiche.
i polli erano bianchi con orecchioni bianchi o gialli, quindi Valdarnesi o LIvornesi o un mix delle due razze. mi ricordo che erano davvero tanti. di giorno razzolavano nell'aia, nella concimaia o intorno casa. da tutte le parti c'erano buche scavate dai polli per fare il bagno nella terra. quando c'era l'uva, ricordo l'arrabbiatura di mio nonno a scacciarli dai filari :lol:
ricordo che per far nascere i pulcini c'era la tacchina (qui chiamata lucia, pronuncia lùcia) che covava a ciclo continuo da fine inverno a fine estate. quand'era freddo i pulcini stavano in sala da pranzo accanto alla stufa, di giorno in una scatola, di notte in un paniere coperti da maglie di lana. poi quand'erano cresciuti un po' venivano messi in gabbie in una stanza al pian terreno. infine liberati.
va da sé che a casa di mia nonna si mangiava spesso pollo. sempre con patate, buo-nis-si-mo :mrgreen:

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utente non più attivo, ora mi chiamo Barbara967


11/07/2013, 14:38
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Non sempre la tradizione è sinonimo di corretta gestione comunque.

Spesso in passato non si teneva conto delle esigenze degli animali; ad esempio un mio vecchio zio, sto parlando di oltre vent'anni fa, aveva un pollaio nel cortile dove abitava. Era un gabbione grossomodo di 5 o 6 metri x 2 di larghezza e altrettanti di altezza; sopra era coperto da una ondulina, dentro c'erano delle semplici mazze di scopa come posatoi e i nidi per le galline erano cassette da frutta riempite di paglia. In quella struttura ci teneva tutti assieme almeno una ventina di polli, qualche gallina ovaiola, a volte perfino un tacchino e dei conigli :o . Non li faceva uscire mai, quello era il loro spazio vitale. Come mangime però gli dava solo cose genuine. Qualche zuffa ogni tanto la ricordo, ma gravi problemi di convivenza, mai.

Comunque sia i polli che le uova erano squisiti :) :cry:


11/07/2013, 16:56
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Ma io so che in passato c'erano diverse razze autoctone di polli, che variavano da regione a regione, ad esempio, in Campania, cioè di dove sono io, c'erano la Gallina Storza e la Monnezzara, entrambe di tipologia simile all'Italiana (Livorno) ma con le zampe più lunghe.. (Questo è ciò che mi è sembrato di capire).. Si può avere qualche voto dei vecchi pollai? Magari mi faccio un'idea! :)


12/07/2013, 0:05
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Interessante, veramente un bell'argomento. Bè', questo pollai in tempi di guerra erano molto importanti, al sud soprattutto, dove sono io, insieme alle galline si mettevano anche i maiali, iinfatti qui c'è il detto ''Con un orto e un porco campi'' xD. Cerano alcuni metodi ad esempio, per costringere le galline alla cova, avendo così più carne da mangiare. Per la struttura non credo c'e molta differenza, ma gli animali combiamo:galline con maiali, tacchini e piccioni, tutti insieme, mentre oggi è meglio mettere tutto separato. M a allora non cera nemmeno il pensiero ci considerare qst allevamento un hobby.

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Secondo alcuni autorevoli testi fi fisica, il calabrone non può volare a causa della piccola statura delle ali. Ma il calabrone non lo sa, perciò continua a volare.


12/07/2013, 13:02
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Iscritto il: 16/02/2012, 15:59
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Il pollaio di mia nonna era sacro , trattato a calce spesso , con il porcile sotto al forno , dove giornalmente faceva il pane, alla faccia dell' ussl :lol: , probabilmente in passato si erano accorti che a 250° per i pidocchi non c'era scampo :lol: guai ad andare a letto senza aver chiuso bene tutto , e il mattino seguente , prima di aprire le porte , rapida ispezione :? :o .... le galline con l'uovo "pronto" restavano dentro , per le altre libera uscita :D

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tirag a dos
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12/07/2013, 13:57
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Formazione: Perito Elettronico
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da mia nonna le galline le teneva e le tiene ancora libere di pascolare tutto il giorno dove vogliono,la sera rientrano tutte nel capanno vicine alle cuccie dei due cani che fanno la guardia alle galline e non hanno mai provato a dargli neanche un morso, allevando galline ruspanti lei ha addirittura il problema delle troppe covate e per farle levare dalla cova le bagna le zampe con dell'acqua ghiaccia..
ha molte galline con l'orecchione bianco o macchiato di rosso, ma ora con il passare del tempo con l'aggiunta di galline regalate o prese al mercato sta perdendo il ceppo che da decenni aveva mischiandosi alle galline commerciali.. :(

ha anche qualche oca in giro per la fattoria che sono più aggressive dei cani :)
e in uno stagno vicino a casa ha anche molte anatre mute pezzate nere e bianche (a mio parere molto piu belle di quelle tutte bianche che si vedono al mercato)

Alimentazione niente mangimi! Grano intero nelle mangiatoie e pascolo a volontà e le galline sono sanisssime e.. buonissime!


12/07/2013, 16:05
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Il pollaio, nel mantovano e zone limitrofe era inserito nel contesto della "purghìna". Questa struttura solitamente accorpava oltre al pollaio, anche il porcile, il forno per il pane, la legnaia e a volte anche la scuderia. Si trattava di un luogo molto importante per l'economia della famiglia fino alla metà del secolo scorso circa.
Prova a cercare qualche foto d'epoca...

Nicola

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https://www.facebook.com/FattoriaCorteCappelletta
http://aziende.agraria.org/ortaggi/mantova/fattoria-corte-cappelletta.html

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12/07/2013, 16:28
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