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Apici olivo "rinsecchiti" 
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Salve a tutti, non so se scrivo nella sezione giusta, nel caso mi scuso in anticipo.

Possiedo un olivo direi ornamentale, da un paio di anni durante la stagione vegetativa gli apici dei rami sono "rinsecchiti" con foglie poco sviluppate e presenza di fili sericei.

Qualcuno può aiutarmi?

Allego un paio di foto che spero possano essere di aiuto.

Grazie.


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06/09/2017, 19:24
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La sintomatologia descritta e osservabile dalle foto purtroppo non porta dritto a un agente causale, tanto più che di tratta di una pianta allevata in vaso (magari su un terrazzo) e dunque in un ambiente assolutamente distante dal quello di campo, perciò le problematiche potrebbero essere anche diverse da quelle trattate in ambito agrario.
In pieno campo, ivi compresa la produzione vivaistica, ad es. danni ai germogli con avvizzimenti senza che sia rilevabile la presenza a occhio nudo di parassiti è riferibile ad attacchi di eriofidi (acari di dimensioni microscopiche), i quali però non sono organismi tessitori (mi riferisco alla 'ragnatela') come invece un altro acaro, il ragnetto rosso (Tetranychus urticae), molto comune su ornamentali e fruttiferi ed erbacee varie ma che non fa parte dei parassiti usuali dell'olivo (ho trovato solo una segnalazione di olivo come possibile pianta ospite di T. urticae).
In definitiva quello che posso consigliarti è di armarti di una lente 5x e osservare attentamente se trovi per caso piccoli ragnetti (sono di color rosso o anche giallognolo, e la specie più comune ha due macchie dorsali).
Se trovi qualcosa p.f. riferisci.
Ciao


06/09/2017, 20:26
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Per me Margaronia.

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06/09/2017, 22:24
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Può senz'altro essere.
Certamente la tignola verde dell'olivo usa imbrigliare le foglie con fili sericei, dunque è elemento compatibile con la ragnatela e in effetti qualche smangiatura si vede nella prima foto; inoltre è tipico l'attacco ai germogli.
Io però ho tenuto in considerazione quanto scritto da Andrea, il quale riferisce che il danno consisterrebbe in un rinsecchimento degli apici con foglie poco sviluppate e non erose; strano poi che non sia stata osservata la larva che a maturità non è piccola.
Metto comunque un foto a beneficio di eventuale riscontro.
Per inciso non sarebbe impossibile riscontrare presenza di margaronia nel varesotto su un olivo in vaso su un terrazzo dal momento che la trovo segnalata anche su bonsai di olivo.


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06/09/2017, 23:26
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Speravo ci fosse un riscontro da parte dell'autore del post, ma non è così.
Ad ogni modo per non lasciare inconclusa da parte mia la discussione, dopo aver rivisto ingrandite le foto, pur non riuscendo a scorgere larve ho notato che i filamenti non sono disposti a ragnatela ma si tratta effettivamente di fili sericeri che collegano ampio tratto di germoglio e foglie dove si notano erosioni fogliari; inoltre le smangiature a giovani getti sono compatibili con la foto n° 2. Dunque concordo pienamente con la diagnosi di Hyspanico. Qualora Andrea si facesse vivo potremmo consigliarli i provvedimenti del caso.
A beneficio di quanti hanno seguito la presente discussione metto un video da youtube con un attacco di margaronia su pre-bonsai di olivo (il video è anche divertente in quanto è stato 'sceneggiato' con musica di sottofondo tratta da Una notte sul Monte Calvo... ma senza finale tragico :twisted: :mrgreen: )

https://www.youtube.com/watch?v=07FgX0VQza0" target="_blank" target="_blank" target="_blank


08/09/2017, 10:28
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Io intervengo solo su reinnesti con Bacillus Thurigiensis. Su piante grandi i danni sono relativi e valutabili in base al tipo/gravità di infestazione.
Ciao hyspa.

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08/09/2017, 17:09
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B.t.k. esiste anche in confezioni hobbistiche reperibili facilmente presso un garden-center, perciò mi sembra una buona soluzione per una singola pianta in vaso.
Io l'ho impiegato contro la piralide del bosso (per inciso una specie non lontana dal punto di vista sistematico dalla margaronia) e ho avuto prova che funziona: le larve schiattano per evidente setticemia (vd. foto); in alternativa funziona egregiamente anche spinosad che è acquistabile senza patentino e in confezioni garden.
Mi era capitato di vedere e fotografare una tignola in una drupa bacata con dentro la pupa della mosca: inizialmente l'avevo provvisoriamente archiviata come P. oleae poiché questa specie ha una generazione carpofaga, ma rivedendo mi sembra invece proprio la larva di P. unionalis (so che può andare anche sui frutti, in ogni caso sarebbe un caso curioso di coabitazione: forse invece era lì solo in perlustrazione, chissà) (vd. foto).
Ciao


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08/09/2017, 18:48
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Ciao a tutti e scusate il ritardo,ma non mi sono arrivate le notifiche di risposta e sono stato un po' preso.

Ora grazie mille a tutti dell'aiuto e della pazienza.

Quindi devo considerare un attacco di Margaronia o ho capito male?

Quali interventi? È sufficiente il B.T.?

Grazie ancora


08/09/2017, 21:14
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Si trattasi di margaronia. Bacillus o Spinosad, quello che preferisci o trovi più facilmente.

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08/09/2017, 21:45
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andreabaggins ha scritto:

Quindi devo considerare un attacco di Margaronia?....È sufficiente il B.T.?



Questo è attualmente lo stato dell'arte.
Sarebbe comunque utile una tua ispezione attenta per accertare la presenza delle larve: sono state messe foto e link dunque non ti dovrebbere essere difficile identificarle se ce ne sono (e se le trovi puoi postare foto).
Essendo una pianta allevata in vaso non va bene che subisca danni che ne compromettano anche se parzialmente lo sviluppo, quindi io sarei per operare il controllo del parassita.
Il Bacillus thuringiensis var. kustaki (in sigla B.t.k.) o un insetticida a base di spinosad sono idonei a controllare piccole larve di lepidotteri.
Ora, dal punto di vista fitoiatrico la lotta va programmata in funzione della biologia del fitofago. La margaronia nelle zone olivicole sviluppa fino a 5 generazioni all'anno, solitamente accavallate (nel senso che simultaneamente si possono trovare i diversi stadi di adulto, crisalide e larva e anche larve di diversa età), perciò è molto probabile che sul tuo olivo sia presente in qualche forma, per cui siamo quasi sicuri che - in questo caso particolare - "sparando" andiamo a colpire qualcosa, tuttavia è sempre preferibile accertare la effettiva presenza del "bersaglio" o tracce fresche della sua attività prima di irrorare insetticidi, anche perché i risultati migliori si ottengono colpendo le giovani larvette.

Tieni infine presente che la margaronia ha altre piante ospiti su cui svilupparsi e quindi sopravvivere e magari ritornare, ma per dirti se c'è rischio in tal senso dovrei sapere se e cosa hai attorno, sia in terrazzo sia nelle vicinanza (es. piante di frassino, gelsomino).


08/09/2017, 22:37
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