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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 
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MIPAAF: AL VIA INDICAZIONE FACOLTATIVA DI QUALITA’ “PRODOTTO DI MONTAGNA”
MARTINA: “UN SOSTEGNO CONCRETO AI PRODUTTORI E ALLE SCELTE DEI CONSUMATORI”

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il decreto per l'utilizzo dell’indicazione facoltativa di qualità “prodotto di montagna”.

“Questo decreto – dichiara il Ministro Martina – è un ulteriore passo avanti nel fondamentale percorso di valorizzazione dei prodotti e dell’attività dei nostri imprenditori. In particolare diamo rilievo alle produzioni montane per il loro valore non solo economico, ma sociale e di tenuta del territorio. Come Ministero abbiamo puntato con forza in questa direzione, mettendo in campo strumenti inediti per salvaguardare le produzioni certificate, combattere la contraffazione e aumentare le informazioni disponibili in etichetta. Premiare con la trasparenza chi produce qualità è il primo passo per tutelare le scelte dei consumatori e per sostenere l’attività economica virtuosa che l’Italia esprime. Su questa strada siamo decisi a continuare con determinazione”.

“Con questo provvedimento – dichiara il Vice Ministro Andrea Olivero, con delega all’agricoltura di montagna – intendiamo completare il quadro normativo nazionale sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari. Si concretizza quindi uno strumento efficace per gli operatori delle zone montane, che potranno accrescere la redditività facendo leva sulla riconoscibilità dei prodotti, e allo stesso tempo garantiamo maggiore tutela ai consumatori, che chiedono sempre più trasparenza e informazione”.

“Tale intervento rappresenta una ulteriore leva di marketing – dichiara il Sottosegretario Giuseppe Castiglione – oltre che un dovuto riconoscimento agli agricoltori di montagna, che assolvono al fondamentale compito di mantenere l'attività primaria in aree difficili e di tramandare la tradizione agroalimentare locale”.

COSA PREVEDE IL DECRETO

PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE
L’indicazione facoltativa di qualità “prodotti di montagna” può essere applicata ai prodotti:
- ottenuti da animali allevati nelle zone di montagna e lì trasformati
- derivanti da animali allevati, per almeno gli ultimi due terzi del loro ciclo di vita, in zone di montagna, se i prodotti sono trasformati in tali zone
- derivanti da animali transumanti allevati, per almeno un quarto della loro vita, in pascoli di transumanza nelle zone di montagna.
La proporzione dei mangimi non prodotti in zone di montagna non deve superare il 75% nel caso dei suini, il 40% per i ruminanti e il 50% per gli altri animali da allevamento. Questi ultimi due parametri non si applicano per gli animali transumanti quando sono allevati al di fuori delle zone di montagna.

PRODOTTI DI ORIGINE VEGETALE E DELL’APICOLTURA
L’indicazione può essere applicata ai prodotti dell’apicoltura, se le api hanno raccolto il nettare e il polline esclusivamente nelle zone di montagna, e ai prodotti vegetali, se le piante sono state coltivate unicamente nella zona di montagna.

INGREDIENTI UTILIZZATI
I prodotti, quali erbe, spezie e zucchero, utilizzati come ingredienti nei prodotti di origine animale e vegetale possono anche provenire da aree al di fuori delle zone di montagna, purché non superino il 50% del peso totale degli ingredienti.

IMPIANTI DI TRASFORMAZIONE
In merito alle operazioni di macellazione di animali e sezionamento e disossamento delle carcasse e a quelle di spremitura dell’olio di oliva, gli impianti di trasformazione devono essere situati non oltre 30 km dal confine amministrativo della zona di montagna.
Per il latte e i prodotti lattiero caseari ottenuti al di fuori delle zone di montagna in impianti di trasformazione in funzione dal 3 gennaio 2013, viene stabilita una distanza non superiore ai 10 km dal confine amministrativo della zona di montagna.

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25/06/2017, 9:03
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MIPAAF, AGEA: PAGATI OLTRE 200 MILIONI DI EURO IN FAVORE DI 300 MILA BENEFICIARI.
PREVISTI ALTRI 41 MILIONI PER LO SVILUPPO RURALE

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che l’Organismo Pagatore Agea ha predisposto i decreti di pagamento di oltre 200 milioni di euro in favore di circa 303 mila beneficiari per la domanda unica, lo sviluppo rurale e la ristrutturazione dei vigneti.

In particolare i pagamenti sono suddivisi:

- 174 milioni di euro in favore di 298.671 mila beneficiari per la domanda unica (saldo campagna 2016);

- 20 milioni di euro in favore di 3.212 beneficiari per lo sviluppo rurale;

- 7,7 milioni di euro in favore di 346 beneficiari della ristrutturazione vigneti.

Sono inoltre in corso di autorizzazione due ulteriori decreti di pagamento per lo sviluppo rurale per un importo di oltre 41,4 milioni di euro.

Il primo decreto relativo alle misure a investimento ed alle misure a superficie, riguarda 10,8 milioni di euro in favore di 835 beneficiari.

Il secondo decreto di istruttoria automatizzata relativo alle sole misure a superficie, riguarda un importo complessivo di oltre 30,7 milioni di euro in favore di 4.596 beneficiari.

In particolare i pagamenti, relativi l’annualità 2016, riguardano:

- 2,6 milioni di euro concessi a 990 beneficiari della misura 10 della Regione Campania;

- 28 milioni di euro in favore di 3.605 beneficiari della misura 11 della Regione Puglia;

- 2.400 euro in favore di un beneficiario della Regione Sicilia.

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26/06/2017, 19:12
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MIPAAF: 500 MILA EURO PER FINANZIARE PROGETTI INNOVATIVI CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che è stata indetta una selezione nazionale per il finanziamento di progetti innovativi finalizzati alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze alimentari.

Il bando, previsto dalla legge contro gli sprechi alimentari, prevede lo stanziamento di 500 mila euro. Per ciascun progetto è previsto un finanziamento massimo di 50 mila euro.

I progetti potranno essere presentati entro il 21 luglio 2017.

“La legge contro gli sprechi alimentari approvata lo scorso anno – ha commentato il Ministro Maurizio Martina - ha reso più semplici le donazioni permettendoci di recuperare sempre più cibo a favore degli indigenti. L’Italia ha lavorato tanto in questa direzione introducendo novità importanti come ad esempio il tavolo antisprechi che riunisce operativamente istituzioni, imprese e enti caritativi. Ma c’è ancora molto da fare e questo bando pubblico è uno strumento fondamentale per trovare soluzioni innovative e sostenere la diffusione di buone pratiche. Ci aspettiamo un contributo importante di idee soprattutto dai giovani”.

LE CARATTERISTICHE DEI PROGETTI

I progetti dovranno riguardare:
- la prevenzione o la diminuzione delle eccedenze attraverso il miglioramento del processo produttivo, di raccolta dei prodotti agricoli, o di distribuzione;
- progetti di ricerca e di sviluppo tecnologico sull’aumento della durata dei prodotti agroalimentari attraverso l’uso di prassi, prodotti, macchinari, tecnologie o l’uso di imballaggi innovativi per aumentare la shelf life degli alimenti;
- software per l’uso intelligente del magazzino industriale, per la limitazione degli sprechi e il recupero delle eccedenze nella ristorazione o a livello domestico;
- il recupero e il riutilizzo di prodotti agroalimentari di seconda scelta che attualmente non hanno mercato o hanno mercati residuali;
- il recupero e il riutilizzo di sottoprodotti o di residui derivanti dalla raccolta, dalla lavorazione principale o dalla preparazione degli alimenti;
- il recupero degli alimenti invenduti e destinati a mercati rivolti alle fasce meno abbienti;
- il recupero degli alimenti da destinare agli indigenti anche attraverso l’utilizzo del servizio civile nazionale.

CHI PUO’ PRESENTARE I PROGETTI
- enti pubblici, università, organismi di diritto pubblico e soggetti a prevalente partecipazione pubblica;
- associazioni, fondazioni, consorzi, società, anche in forma cooperativa e imprese individuali;
- soggetti iscritti all’Albo nazionale ed agli Albi delle Regioni e delle Province autonome dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.

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27/06/2017, 16:34
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Domani 28 giugno 2017, alle ore 11,00 in Roma, via Torino 44 presso la sede del

Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari – Nuclei Antifrodi Carabinieri,

avrà luogo la conferenza stampa di presentazione di un’attività svolta dai Nuclei

Antifrodi Carabinieri (NAC). Nel corso della conferenza sarà illustrato lo sviluppo di

una operazione inerente la sicurezza alimentare che ha riguardato il settore Avicolo

con il sequestro di oltre un milione di uova.

Alla conferenza interverranno il Comandante dei Carabinieri Politiche Agricole e

Alimentari, Col. Luigi Cortellessa, il Comandante del Gruppo Ten. Col. Luigi Di

Santo e il Comandante Carabinieri Nucleo Antifrode di Parma, Ten. Col. Costantino

Meloni.

Per l’accreditamento dei cronisti che intendono partecipare alla conferenza stampa

si prega far pervenire l’adesione entro le ore 09.00 di domani all’indirizzo e-mail

ccpacdo@carabinieri.it.

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27/06/2017, 16:40
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AGROALIMENTARE, MIPAAF: STOP ALLE ASTE A DOPPIO RIBASSO.
FIRMATO PATTO DI IMPEGNO CON FEDERDISTRIBUZIONE E ANCD-CONAD PER FAVORIRE PRATICHE COMMERCIALI LEALI E CONTRO IL CAPORALATO

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che è stato firmato questa mattina un patto di impegno del Mipaaf con Federdistribuzione, rappresentata da Giovanni Cobolli Gigli, e Ancd Conad, con Sergio Imolesi, per promuovere attraverso un codice etico pratiche commerciali leali lungo l’intera filiera agroalimentare. In particolare le organizzazioni della grande distribuzione si impegnano a non fare più ricorso alle aste elettroniche inverse al doppio ribasso per l'acquisto di prodotti agricoli e agroalimentari.

L’obiettivo del patto è quello di favorire la trasparenza, l’equità, la legalità e il rispetto dei diritti dei lavoratori, a partire dal contrasto al caporalato e allo sfruttamento in agricoltura. In particolare vengono definite e promosse linee guida e impegni nell’acquisto dei prodotti agroalimentari da parte della GDO, anche per favorire l’adesione volontaria delle imprese agricole alla Rete del lavoro agricolo di qualità.

“C'è bisogno di trasparenza nella filiera e verso i consumatori – afferma il Ministro Maurizio Martina – e il ‘Codice etico’ sottoscritto oggi va proprio in questa direzione. Da tempo stiamo lavorando per garantire più equilibrio e più equità nei rapporti tra produzione e distribuzione anche nell’ottica di una maggiore tutela dei diritti dei lavoratori. Noi ci siamo. L'accordo di oggi impone uno stop alle aste al doppio ribasso, dando una risposta anche a tante organizzazioni e cittadini che hanno animato in queste settimane la campagna "#astenetevi". Va riconosciuto a Federdistribuzione e Conad di aver colto rapidamente il nostro invito a fare un salto di qualità su questo fronte. Credo che dobbiamo far riconoscere e valorizzare l’impegno di quanti operano nel settore e promuovere la sostenibilità economica, ambientale e sociale delle nostre produzioni alimentari. Si tratta di un impegno importante che deve diventare un punto di riferimento. Mi auguro che presto altre realtà della grande distribuzione possano quindi accogliere l’invito a sottoscrivere il nostro Patto d'impegno”.

GLI IMPEGNI DEL CODICE ETICO

Le aziende della grande distribuzione che hanno sottoscritto il protocollo si impegnano a:

- non fare ricorso alle aste elettroniche inverse al doppio ribasso per l'acquisto di prodotti agricoli e agroalimentari;
- adottare misure di massima trasparenza nell'utilizzo di piattaforme elettroniche di acquisto e approvvigionamento;
- valorizzare nei punti vendita la stagionalità e la provenienza dei prodotti agricoli e alimentari;
- promuovere presso le aziende fornitrici l’iscrizione alla Rete del Lavoro agricolo di qualità per contrastare il possibile ricorso al lavoro nero e al caporalato;
- effettuare campagne di sensibilizzazione e comunicazione verso i consumatori relative all'impegno contro il lavoro nero, per la trasparenza della filiera agricola e alimentare e per il rispetto dei diritti dei lavoratori;
- realizzare etichette (con tecnologie come qr code, etichetta narrante, app dedicate ecc.) per informare il consumatore sulla provenienza delle materie prime, sul rispetto delle norme sul lavoro agricolo e sui passaggi di filiera;
- utilizzare un marchio di riconoscimento per valorizzare questo impegno anche verso consumatori e operatori.

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28/06/2017, 13:31
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MIPAAF: STANZIATI 15 MILIONI PER SISTEMA ALLEVATORI PER SUPERARE TAGLIO EMERSO IN CONFERENZA STATO REGIONI
MARTINA: DA GOVERNO RISPOSTA CONCRETA AGLI ALLEVATORI

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che sono stati stanziati 15 milioni di euro per il sistema degli allevatori per superare il taglio di risorse di pari importo emerso in Conferenza Stato Regioni.

In particolare 10 milioni di euro vengono destinati dal Ministero dell'economia con la legge di assestamento al finanziamento diretto dei Capitoli 7637 e 7638 per le attività in materia di controlli funzionali del bestiame, mentre il Mipaaf provvede alla copertura di ulteriori 5 milioni di euro con risorse proprie.

"Abbiamo superato un taglio di risorse che non abbiamo mai condiviso - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - risolvendo un problema che rischiava di creare difficoltà ai nostri allevatori. Ringrazio il Ministro Padoan per la pronta individuazione di una soluzione. Continuiamo a lavorare per la tutela di un settore strategico come quello zootecnico, al di sopra di ogni polemica".

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28/06/2017, 15:52
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INCONTRO BILATERALE TRA IL MINISTRO MARTINA
E IL MINISTRO COLOMBIANO RAFAEL PARDO

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è tenuto questa mattina al Palazzo dell’Agricoltura un incontro bilaterale tra il Ministro Maurizio Martina e il Ministro del Post-Conflitto Rafael Pardo, uno dei protagonisti della pagina di pacificazione della Colombia voluta dal Presidente Santos.

In occasione dell’incontro è stato firmato un memorandum di cooperazione in campo agricolo con l’obiettivo di rafforzare i rapporti istituzionali tra i due Paesi e migliorare le condizioni della popolazione rurale.

“Guardiamo con attenzione alla situazione in Colombia – afferma il Ministro Maurizio Martina – e a tutte le iniziative tese a incoraggiare gli investimenti per garantire la ricostruzione del Paese. L’agricoltura, e più in generale il settore agroalimentare, si dimostra essere una chiave importante per sostenere il processo di pace e lo sviluppo economico. In questo contesto è fondamentale la collaborazione tra i Governi, per mettere in campo scelte strategiche e condividere buone pratiche e know how, cercando di contribuire allo sviluppo delle potenzialità territoriali.”

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04/07/2017, 19:22
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MIPAAF, IL VICE MINISTRO ANDREA OLIVERO HA INCONTRATO
UNA DELEGAZIONE SUDANESE E IL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA INDIANO


Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che il Vice Ministro Andrea Olivero ha incontrato una delegazione sudanese, composta da Abdel Latif Ahmed - Ministro federale dell’agricoltura, Bushara Gumaa Aaron – Ministro delle Risorse Animali federale e El Dukheri - Capo dell’AOAD (Arab Organization for Agricultural Development).

L'incontro ha permesso di fare il punto sui rapporti bilaterali tra i due Paesi. In particolare, sono state analizzate le diverse possibilità di collaborazione nei settori dell’agricoltura e dell’allevamento. Il Vice Ministro Olivero ha evidenziato la possibilità di trasferire know-how italiano nella ricerca e formazione, allo scopo di migliorare la produttività soprattutto nelle piccole aziende di allevamento del Sudan.

Il Vice Ministro Andrea Olivero ha poi avuto un incontro con il Ministro dell’agricoltura e il benessere degli agricoltori dell’India, Pershottam Khodabhai Rupala.

Durante l'incontro è stata evidenziata l'opportunità di una crescita degli scambi di commerciale e degli investimenti in campo agroindustriale, anche attraverso le possibilità offerte dalla partecipazione italiana al World Food India, fiera del food processing, che si terrà a Delhi il prossimo novembre.

Il Vice Ministro ha anche sottolineato come un ulteriore slancio al consolidamento delle relazioni bilaterali potrà pervenire con l’organizzazione dell'EIMA Agrimach, fiera internazionale dei macchinari agricoli che si svolgerà sempre a Delhi in dicembre.

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05/07/2017, 20:06
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FONDO LATTE, MIPAAF: A OLTRE 5600 ALLEVATORI AIUTI PER 25 MILIONI DI EURO

MARTINA: RISORSE UTILIZZATE AL 100% PER TUTELARE IL REDDITO DELLE IMPRESE


Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che sono state 5667 le domande presentate dagli allevatori per accedere ai contributi previsti dal Fondo Latte. A queste imprese verrà distribuito integralmente il budget stanziato di 25 milioni di euro.

La misura ha visto una forte azione di semplificazione nella nuova annualità e ora gli allevatori che hanno presentato domanda potranno beneficiare di un contributo per gli importi degli interessi passivi pagati su mutui legati alla loro attività. Si tratta di una novità essenziale che taglia burocrazia e va incontro alle esigenze delle aziende, anche del settore suinicolo.

“Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – per l'utilizzo al 100% dei fondi che abbiamo stanziato per contribuire a tutelare il reddito degli allevatori davanti a una fase di crisi come quella dello scorso anno. Le semplificazioni introdotte nell'accesso al Fondo latte hanno consentito a oltre 5600 aziende di accedere ai 25 milioni di euro messi a disposizione. Uno strumento che fa parte della nostra strategia a favore della zootecnia con interventi coordinati come il taglio delle tasse, l'aumento delle compensazioni IVA, la sperimentazione dell'origine in etichetta per i prodotti lattiero caseari. I segnali positivi sul fronte del prezzo del latte ci dicono che la strada intrapresa è giusta, ma dobbiamo proseguire ancora per rilanciare un settore cruciale per l'economia di tanti nostri territori".


IN COSA CONSISTONO LE AGEVOLAZIONI

Il contributo poteva essere richiesto dalla imprese su finanziamenti bancari rivolti ad una o più delle seguenti finalità:

a. investimenti finanziati con prestiti a medio e lungo termine a valere sul Fondo Credito;

b. consolidamento di passività a breve della stessa banca;

c. consolidamento di passività a breve di banche diverse rispetto alla banca finanziatrice;

d. pagamento dei debiti commerciali a breve.


La concessione del contributo può inoltre essere finalizzata alla copertura di interessi passivi e, in questo caso, è subordinata alla presentazione di un'attestazione rilasciata dalla banca erogatrice del mutuo nella quale si riportano gli estremi del finanziamento ed il dettaglio degli importi per interessi corrisposti negli anni 2015 e 2016. Quest’ultima misura è estesa anche alle imprese che operano nel settore suinicolo.

Le misure sono state indirizzate a tutti i produttori di latte bovino che risultano in regola con i pagamenti dei prelievi sulle eccedenze di produzione lattiera.

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06/07/2017, 13:01
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MIPAAF, APPROVATO DECRETO PER LA SALVAGUARDIA DEGLI AGRUMENTI CARATTERISTICI. ISTITUITO FONDO DA 3 MILIONI
DI EURO PER IL 2017

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato approvato oggi alla Camera il decreto per la promozione di interventi di ripristino, recupero e salvaguardia degli agrumeti caratteristici.

In particolare con questo provvedimento viene istituito un Fondo per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici che per il 2017 è pari a 3 milioni di euro. L'assegnazione dei contributi, che dovrà dare priorità alle tecniche di allevamento tradizionale e all’agricoltura integrata e biologica, prevede il coinvolgimento delle regioni, che dovranno stabilire l'ammontare delle risorse da destinare agli interventi di recupero e di ripristino, le modalità e i tempi per la presentazione delle domande, la selezione dei progetti e la formazione delle graduatorie.

Per agrumeti caratteristici si intendono quelli che hanno particolare pregio varietale paesaggistico, storico e ambientale, situati in aree vocate alla coltivazione di specie agrumicole dove le caratteristiche climatiche ed ambientali siano capaci di conferire al prodotto specifiche caratteristiche. Le aree agrumetate ritenute di interesse per il loro valore storico, paesaggistico e di salvaguardia del territorio rurale ricadono prevalentemente nella riviera ionica della Sicilia, nella riviera ionica e tirrenica della Calabria, nella penisola sorrentina, nella costiera amalfitana e nelle isole del golfo di Napoli, nel Gargano e intorno al Lago di Garda.

“L’approvazione di questo provvedimento – ha commentato il Ministro Maurizio Martina – è molto importante per questo settore perché consentirà di sostenere e salvaguardare i territori a particolare vocazione agrumicola del nostro Paese che negli ultimi anni hanno dovuto attraversare una fase complicata.

Riconoscere l’importanza di queste aree significa compiere un importante passo in avanti per lo sviluppo sostenibile. L’obiettivo infatti è anche quello di salvaguardare la distintività delle nostre ricchezze naturali riconoscendo agli agrumicoltori un ruolo fondamentale nella tutela ambientale e paesaggistica soprattutto in alcune aree ad alto rischio di dissesto idrogeologico.”

“Abbiamo definito la cornice legislativa - dichiara il Sottosegretario Castiglione - entro cui tutelare e valorizzare gli agrumeti caratteristici, uno dei simboli dell’agricoltura italiana. Si completa così un iter molto lungo ma che conferma l’impegno del Governo verso un comparto agricolo così strategico per alcune aree del Paese. Ciò rappresenta un passo in avanti fondamentale considerato che – conclude Castiglione - da oggi, le Regioni potranno destinare le risorse per raggiungere questi obiettivi di recupero degli agrumeti caratteristici, bene paesaggistico da salvaguardare e strumento di tutela del territorio”.

LE PRODUZIONI AGRUMICOLE ITALIANE

Le superfici dedicate alle arance coprono quasi il 60% del totale agrumi seguite da clementine (19%) e limoni (17%).

Le regioni più rappresentative per quota di produzione sono la Sicilia con oltre 85 mila ettari investiti, la Calabria con 37 mila ettari e la Puglia con circa 10 mila ettari: queste tre regioni insieme riuniscono oltre il 90% delle aree coltivate ad agrumi sul territorio nazionale.

Secondo le ultime rilevazioni Ismea, le varietà di arance più diffuse sul territorio italiano sono il Tarocco Comune che detiene il 42,5% delle superfici totali; la Navelina (18,2%), il Tarocco Gallo (10,4%), il Moro (9,3%), il Sanguinello (5,1%), il Tarocco nocellare (4,5%) e il Washington Navel (2,6%).

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13/07/2017, 13:47
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