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Consorzio Piemonte Land of Perfection 
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E’ lotta ai wine-kit per produrre finto Barolo venduti su *****
L’attività di controllo del Consorzio di tutela ha già portato alla cancellazione di 15 annunci nel Regno Unito. Diffidate anche due società inglesi

E’ lotta ai finti wine-making kit venduti a poche decine di euro con la promessa di portare sulla tavola un super Barolo “fai-da-te”: il Consorzio di tutela del Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero dice basta alle contraffazioni e all’uso improprio del nome della Docg più famosa del Piemonte. Quindici annunci di finti kit per la produzione di un vino designato come Barolo sono appena stati cancellati sul sito internet di ***** nel Regno Unito. Contemporaneamente due società inglesi sono state diffidate dall’utilizzare impropriamente sui loro portali web il nome Barolo per la vendita di wine-box contenenti del non meglio identificato mosto d’uva.

“Un’attività di controllo – ricorda Pietro Ratti, presidente del Consorzio – iniziata molti anni fa che sta dando ottimi risultati. Dal 2009 abbiamo fatto un passo in più registrando i marchi Barolo e Barbaresco in tutto il mondo. E ora siamo riusciti a far cancellare alcuni annunci di kit per la produzione di un finto Barolo, in vendita nel Regno Unito: sono box che contengono tutto il necessario, così promettono, per farsi un vino casalingo. Vengono venduti a poche decine di euro, alcuni arrivano anche fino a 50 euro l’uno”. Spiega Ratti: “Il Consorzio intende proseguire con serietà questa azione di monitoraggio per tutelare la denominazione. Non bisogna abbassare la guardia: ad esempio, abbiamo diffidato alcuni siti inglesi ad utilizzare il nome Barolo. Lo hanno sì cambiato ma con Barolla, che giocando su un’assonanza, induce in inganno il consumatore”.

E ora al Consorzio albese si sta anche valutando la possibilità di richiedere l’intervento della Defra (Department for Environment, Food and Rural Affairs), il dipartimento del Governo britannico responsabile delle questioni ambientali, agricole e alimentari. L’ente, competente in materia di tutela delle produzioni DOP, potrebbe intervenire d’ufficio per contrastare la promozione e la circolazione dei kit di Barolo fasullo. Il Consorzio ha affidato l’attività di controllo agli avvocati della Sib, la Società italiana brevetti che ha sede a Roma.

Già l’anno scorso i barolisti vinsero una causa in Brasile contro una multinazionale di cosmesi che produceva il profumo “Barolo reserva especial”, confezionato dentro a delle piccole ed eleganti barrique: “Abbiamo ottenuto la cancellazione del nome registrato – dice Andrea Ferrero, direttore del Consorzio – e anche un risarcimento in denaro che è stato utilizzato per la difesa della denominazione. I costi per questa attività di controllo sono molto elevati – ricorda il direttore – e interamente a carico dei nostri associati, che sono circa 450”. Dal 2009 il Consorzio ha investito oltre 300 mila euro. “Essendo questa un’iniziativa che coinvolge l’intero comparto – annunciano Ratti e Ferrero – il Consorzio sta valutando la possibilità di avvalersi dei poteri conferiti dall’erga omnes per far pagare la quota per l’attività di controllo anche ai produttori non associati”. Si tratta di pochi centesimi a bottiglia prodotta per difendere un’importante comparto dell’economia agricola delle Langhe (10 mila ettari di filari e circa 60 milioni di bottiglie).

I NUMERI DEL BAROLO

11 Comuni dove si produce
1977 ettari di vigneti
13 milioni di bottiglie


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I soci del Consorzio Piemonte Land of Perfection
Consorzio dell'Asti
www.astidocg.it

Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero
www.langhevini.it

Consorzio del Brachetto e dei Vini d'Acqui
www.brachettodacqui.com

Consorzio della barbera Vini d'Asti e Monferrato
www.viniastimonferrato.it

Consorzio del Gavi
www.consorziogavi.com
www.gavi972.it

Associazione Produttori Moscato
www.produttorimoscato.it

Vignaioli Piemontesi
www.vignaioli.it

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Innovazione vitivinicola, l'Europa chiama Vignaioli Piemontesi

L'albese Dario Marengo sarà l'unico relatore italiano al convegno Unesco in Borgogna; l'astigiano Claudio Nicola parlerà di Flavescenza dorata ai vivaisti viticoli europei riuniti a Pamplona

L'Europa chiama Vignaioli Piemontesi quando si parla di innovazione tecnologica in vigna e in cantina. L'albese Dario Marengo, ingegnere, sarà l'unico relatore italiano che interverrà al convegno "De la cave au vin: un fructuese alliance" organizzato dall'Unesco con l'Università di Borgogna e l'Istituto "Jules Guyot" giovedì 3 ottobre al Chateau du Clos-Vougeot, nel cuore della Borgogna. Parlerà dei moderni eco-progetti di cantine vitivinicole, partendo dagli esempi del Piemonte. Marengo guida Amethyst srl, società che si occupa di progettazione e servizi di ingegneria per l'ambiente e il territorio. E' specializzata nella progettazione completa della cantina per le aziende vitivinicole secondo i nuovi canoni ecocompatibili: dall'aspetto architettonico, agli impianti di servizio, fino al trattamento dei reflui anche tramite gli impianti di fitodepurazione. Vignaioli Piemontesi partecipa al progetto avendo acquisito il 20% del capitale sociale: "L'idea - dice il direttore di Vignaioli Gianluigi Biestro - è di fare da capofila a progetti europei che abbiamo come tema il rispetto dell'ambiente e del territorio partendo dalle vigne e dall'agricoltura". Altra chiamata di respiro europeo per l'astigiano Claudio Nicola, portavoce Miva dei vivaisti viticoli italiani in Europa. Titolare dei Vivai Fratelli Nicola di Mombercelli, Nicola guida anche la sezione vivaistico-viticola della Vignaioli Piemontesi. Mercoledì 9 ottobre, interverrà all'assemblea generale del Cip, il comitato internazionale che riunisce tutti i vivaisti viticoli europei, convocata a Pamplona. Porterà all'attenzione del Comitato le novità sulla situazione italiana di diffusione della Flavescenza dorata. Una malattia che uccide la vite tra i filari del Piemonte e nel Nord Italia, in rapida espansione anche nelle regioni del Centro. Il problema riguarda da vicino il mondo vivaistico: in terra piemontese si producono ogni anno attorno ai 6 milioni di barbatelle su un totale nazionale di quasi 100 milioni. In Italia sono circa 500 le aziende vivaistiche, di queste 150 sono associate al Miva (25 quelle piemontesi).

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30/09/2013, 19:16
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“E’ obbligo di tutti difendere le Docg Barolo e Barbaresco”
Il Consorzio di tutela applica l’erga omnes anche alle aziende non associate: tutti dovranno pagare pochi millesimi di euro per ogni bottiglia prodotta a difesa e salvaguardia delle due denominazioni d’origine

Nelle Langhe si vendemmiano le uve nebbiolo. Molte aziende hanno iniziato a staccare tra i filari di Barbaresco e tra qualche giorno si comincerà anche sulle colline del Barolo. Aspettando di sapere come sarà l’annata 2013, il Consorzio del Barolo e Barbaresco continua la sua attività di tutela e vigilanza della denominazione e del marchio applicando l’erga omnes (tradotto significa “nei confronti di tutti”), norma prevista dal decreto legislativo 61 del 2010. La denominazione e il marchio Barolo e Barbaresco diventano così un patrimonio collettivo. Il Consorzio ne diventa custode e gestore unico. Tutte le aziende vitivinicole, consorziate o meno, dovranno dare il loro contributo: in tutto sono 996. “Sono pochi millesimi a bottiglia prodotta – ricorda il presidente del Consorzio Pietro Ratti – che serviranno esclusivamente a sostenere le attività di tutela della denominazione e la vigilanza direttamente sullo scaffale. I costi per questa attività di controllo sono molto elevati, dal 2009 il Consorzio ha investito oltre 250 mila euro solo per la registrazione del marchio Barolo e Barbaresco in tutti i Paesi del mondo. Essendo questa un’iniziativa che coinvolge l’intero comparto, si è deciso di avvalersi dei poteri conferiti dall’erga omnes per far pagare la quota per l’attività di controllo anche ai produttori non associati, in modo da difendere un’importante comparto dell’economia agricola delle Langhe”.

Il Consorzio ha affidato l’attività di controllo agli avvocati della Sib, la Società italiana brevetti che ha sede a Roma. Pochi mesi fa il Consorzio è riuscito a far cancellare quindici annunci di finti kit per la produzione di un vino designato come Barolo venduti sul sito internet di ***** nel Regno Unito. Nel 2012 vinse una causa in Brasile contro una multinazionale di cosmesi che produceva il profumo “Barolo reserva especial”, confezionato dentro a delle piccole ed eleganti barrique: “Abbiamo ottenuto la cancellazione del nome registrato – dice Ratti - e anche un risarcimento in denaro che è stato utilizzato per la difesa della denominazione”. Da solo il comparto Barolo e Barbaresco vale oltre 250 milioni di euro.

I NUMERI DEL BAROLO

· 11 Comuni dove si produce
· 1977 ettari di vigneti
· 13 milioni bottiglie
· 78% valore dell’export


I NUMERI DEL BARBARESCO

· 4 Comuni dove si produce
· 702 ettari di vigneti
· 4 milioni e 300 mila bottiglie
· 70% valore dell’export

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11/10/2013, 17:21
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La squadra Piemonte al Prodexpo 2014

Dal 10 al 14 febbraio il Consorzio Piemonte Land of Perfection

sarà al salone del food&wine di Mosca con venti aziende vinicole


La squadra Piemonte si prepara al Prodexpo, la più grande fiera del food and wine della Russia e di tutta l?Europa dell'Est in programma dal 10 al 14 febbraio a Mosca. E? la prima uscita del 2014 del super Consorzio Piemonte Land of Perfection che allestirà un'isola Piemonte con venti aziende vinicole (Pad. 2 - Hall 3 - Stand 23E40). ?Il mercato del vino italiano in Russia ha subito forti oscillazioni durante l'arco dell'ultimo anno, tra cali e riprese - ricorda Andrea Ferrero, presidente del Consorzio - il Prodexpo rappresenta una grande occasione per rilanciare e consolidare le esportazioni dei vini piemontesi?. Gli ultimi dati Ismea sull'export registrano 340 mila ettolitri di vino italiano importato in Russia tra gennaio e ottobre 2013, in calo rispetto al 2012 soprattutto a causa degli aumenti dei dazi, della nuova burocrazia e del divieto di pubblicità imposti dal governo russo su alcolici e superalcolici. Alla diminuzione del volume fa però da contrappeso l'aumento del valore del vino esportato che, in un solo anno, è passato da 81 a oltre 86 milioni di euro (+6,4%).


Dopo Prodexpo, la squadra Piemonte ha in calendario altre iniziative per il 2014:

23 - 25 Marzo. Prowein (Dusseldorf, Germania). Settantacinque aziende vinicole in trasferta per ricreare un piccolo Piemonte nel Padiglione Italia in collaborazione con il Ceip Piemonte.

6 - 9 Aprile: Vinitaly (Verona). Per il terzo anno, Piemonte Land of Perfection curerà la regia della collettiva di oltre cento aziende piemontesi insieme a Unioncamere e Regione Piemonte.

22 - 24 Aprile: Expo Vinis (San Paolo, Brasile). E? il debutto del Consorzio in Sudamerica: una ventina di aziende si preparano ad affrontare le nuove sfide del vino nei Paesi emergenti.

27-29 Maggio: Vinexpo (Hong Kong, Cina). Si torna a Hong Kong con trenta aziende per la fiera biennale più importante dell?Asia.

Novembre: Asta del tartufo, del Barolo e del Barbaresco a Hong Kong

Anteprima Vendemmia



Piemonte Land of Perfection è un super Consorzio che riunisce i principali Consorzi del vino (Asti, Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero, Brachetto d'Acqui, Barbera d'Asti Vini del Monferrato, Gavi) e delle più grandi Associazioni di produttori piemontesi (Produttori Moscato e Vignaioli Piemontesi). Rappresenta il 90% della produzione vitivinicola del Piemonte.


Il Piemonte in numeri

20,406 mila aziende vitivinicole

45,579 ettari di vigneti

2,562,878 ettolitri di vino prodotti del 2013 (+6,3% sul 2012)

60% del vino prodotto in Piemonte viene venduto all'estero



Produzione delle più importanti Docg:



99,4 milioni di bottiglie di Asti spumante

25,2 Moscato d'Asti

13 milioni di bottiglie di Barolo

4,3 milioni bottiglie di Barbaresco

23 milioni di bottiglie di Barbera d?Asti

12,2 milioni bottiglie di Gavi

5 milioni di bottiglie di Brachetto d?Acqui

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03/02/2014, 16:16
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I vignaioli del Piemonte a Expovinis Brasile

Dal 22 al 24 aprile il Consorzio Piemonte Land of Perfection sarà a San Paolo per la fiera enologica più importante del Sudamerica

Con quasi 25 mila ettolitri e un volume d’affari di oltre 11 milioni di euro, l’Italia si conferma anche nel 2013 al terzo posto come Paese esportatore di vino in Brasile, dopo Cile (39%) e Argentina (20%). I consumatori continuano a crescere insieme allo stile di vita e agli stipendi dei giovani brasiliani.

“Del Piemonte amano in particolare i rossi: Barolo e Barbera sono i più conosciuti” raccontava a Vinitaly Crebil Ferman, direttore della Global wine, azienda d’importazione che oltre 20 anni naviga i mercati mondiali del vino. Ci sarà anche lui a Expovinis Brasile 2014, in programma dal 22 al 24 aprile a San Paolo. E’ la più grande fiera del vino del Sudamerica e ci sarà anche un’isola di Piemonte Land of Perfection: quindici aziende vinicole ricreeranno un piccolo Piemonte all’interno del Blue Pavilion (D067) dell’Expo Center Norte.

“E’ la nostra prima volta in America Latina – ricorda Andrea Ferrero, presidente del Consorzio – un mercato che sta crescendo di pari passo con lo sviluppo economico: i vini piemontesi stanno cercando il loro spazio. Non aiuta l’ultima decisione del governo brasiliano di aumentare le tasse sui beni importati per tutelare le produzioni nazionali, ma crediamo che il Brasile diventerà uno dei mercati più interessanti nei prossimi anni”.

Il Consorzio ha aperto il 2014 al Prodexpo di Mosca, poi al Prowein di Dusseldorf. Ultimo impegno a Vinitaly con una collettiva di 200 aziende vitivinicole. Valigia in mano, si riparte a fine maggio per affrontare i mercati asiatici: con una trentina di aziende, si partecipa a Vinexpo Asia Pacific di Hong Kong, la fiera biennale più importante dell’Asia in programma dal 27 al 29 maggio.

Piemonte Land of Perfection è un super Consorzio che riunisce i principali Consorzi del vino (Asti, Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero, Brachetto d’Acqui, Barbera d’Asti Vini del Monferrato, Gavi) e delle più grandi Associazioni di produttori piemontesi (Produttori Moscato e Vignaioli Piemontesi). Rappresenta il 90% della produzione vitivinicola del Piemonte.

Il Piemonte in numeri

20,406 mila aziende vitivinicole

45,579 ettari di vigneti

2,562,878 ettolitri di vino prodotti del 2013 (+6,3% sul 2012)

60% del vino prodotto in Piemonte viene venduto all’estero


Produzione delle più importanti Docg:



74,2 milioni di bottiglie di Asti spumante

25,2 Moscato d’Asti

13 milioni di bottiglie di Barolo

4,3 milioni bottiglie di Barbaresco

23 milioni di bottiglie di Barbera d’Asti

12,2 milioni bottiglie di Gavi

5 milioni di bottiglie di Brachetto d’Acqui

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19/04/2014, 13:04
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I vignaioli del Piemonte a Vinexpo Hong Kong

Dal 27 al 29 maggio il Consorzio Piemonte Land of Perfection sarà al salone del vino più importante dell’Estremo Oriente

La squadra Piemonte si prepara a volare a Hong Kong per Vinexpo Asia Pacific, la più grande fiera del wine & spirits d’Oriente che richiama buyer e operatori professionali da tutta la Cina e l’Asia. Tre giorni, dal 27 al 29 maggio, per prendere contatti e stringere alleanze con un mercato in continua crescita. L’ultimo report Ismea fotografa una situazione positiva sui consumi a Hong Kong: nel 2013 sono stati importati oltre 16 mila ettolitri (+16%) di vino dall’Italia per un volume d’affari che supera i 14 milioni di euro. La contrazione delle vendite di bottiglie italiane in Cina non ha sostanzialmente inciso sul valore del fatturato che rimane stabile a 35 milioni di euro.

Per il Consorzio Piemonte Land of Perfection si tratta di un ritorno a Hong Kong: nel 2012, il super consorzio piemontese aveva debuttato fuori dal territorio Ue proprio a Vinexpo Asia Pacific. Un esordio fortunato sul fronte promozione: “Due anni fa siamo tornati a casa con più di 1200 contatti da metter a frutto– ricorda Andrea Ferrero, presidente uscente di Piemonte Land of Perfection – ora rinnoviamo la nostra presenza a Hong Kong con 29 aziende schierate nella squadra Piemonte, ancora più convinti che uniti andremo più lontano”. All’interno dei Padiglioni sarà creata un’isola Piemonte: le coordinate sono Hall 1 Stand FG 54.

Intanto il gruppo di Consorzi del Piemonte si prepara a giocare un ruolo importante in casa in occasione dell’Expo 2015 di Milano. Una serie di attività propedeutiche saranno messe in capo nei prossimi mesi aspettando il grande evento milanese che porterà in Italia milioni di persone da tutto il mondo.

Piemonte Land of Perfection è un super Consorzio che riunisce i principali Consorzi del vino (Asti, Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero, Brachetto d’Acqui, Barbera d’Asti Vini del Monferrato, Gavi) e delle più grandi Associazioni di produttori piemontesi (Produttori Moscato e Vignaioli Piemontesi). Rappresenta il 90% della produzione vitivinicola del Piemonte.

Il Piemonte in numeri

20,406 mila aziende vitivinicole

45,579 ettari di vigneti

2,562,878 ettolitri di vino prodotti del 2013 (+6,3% sul 2012)

60% del vino prodotto in Piemonte viene venduto all’estero


Produzione delle più importanti Docg:

74,2 milioni di bottiglie di Asti spumante

25,2 milioni di Moscato d’Asti

13 milioni di bottiglie di Barolo

4,3 milioni bottiglie di Barbaresco

23 milioni di bottiglie di Barbera d’Asti

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20/05/2014, 7:15
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Filippo Mobrici è il nuovo presidente del Consorzio di Tutela della Barbera, Vini d’Asti e del Monferrato

Filippo Mobrici è il nuovo presidente del Consorzio di Tutela della Barbera, Vini d’Asti e del Monferrato. Lo ha eletto all’unanimità il Consiglio di Amministrazione appena insediato. Resterà in carica per il trienno 2014-2016. Prende il posto di Lorenzo Giordano, presidente della Cantina sociale di Vinchio e Vaglio Serra, che resta suo vice. Agronomo, 47 anni, due figli, Mobrici è il responsabile viticolo dei poderi della Bersano Vini, storica azienda con sede a Nizza Monferrato. Un incarico che ricopre dal 1997. Alla conoscenza del vigneto affianca una pluriennale esperienza come degustatore di vino, che mette a frutto partecipando alle commissioni di certificazione per l’idoneità a doc e docg.

“La mia sarà una presidenza di continuità – dice il neo presidente - riprenderemo il discorso dell’erga omnes, applicandolo in un’ottica di tutela e vigilanza delle denominazioni, come nelle attività di promozione. In questi tre anni, primo obiettivo sarà lavorare a favore della Barbera d’Asti alla quale si affiancherà presto la nuova realtà del Nizza: bisognerà gestire lo sviluppo della denominazione e cercare nuove strategie di comunicazione e promozione. Ho un’ottima squadra, volenterosa e giovane: produciamo tutti Barbera e ci crediamo. Così come crediamo nel Ruché, numeri più piccoli, ma il vino piace e incuriosisce. Tutti possono dare un grande contributo per fare della viticoltura e dei vini astigiani e monferrini un’eccellenza che ci invidiano in tutto il mondo”.

Del nuovo Comitato di Presidenza, oltre a Mobrici e Giordano, fanno parte l’altro vice presidente Stefano Chiarlo (Michele Chiarlo), Enzo Gerbi (Cantina Sociale Barbera dei Sei Castelli), Luigi Dezzani (Dezzani), Giorgio Gozzellino (Cascina Castlèt), Elio Pescarmona (Cantina Tre Secoli), Giovanni Marchisio (Manfredi Aldo & C.) e Vitaliano Maccario (Pico Maccario).


Gli altri componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione sono: Giulio Bava (Bava), Luigi Bersano (Mgm), Gianni Bertolino (Olim Bauda), Pierluigi Borgna (Ca’ Bianca), Pietro Brillado (Cantina sociale di Mombercelli), Pierfranco Casavecchia (Cassinelli Maria), Daniele Chiappone (Erede di Chiappone Armando), Giovanni Chiarle (Cantina di Nizza), Luca Ferraris (Ferraris Agricola), Marcello Maggiora (Cantina sociale di Castagnole Monferrato), Claudio Manera (Araldica Castelvero), Polidoro Marabese Evasio (Cantina sociale di Maranzana), Massimo Marasso (F.lli Martini Secondo Luigi), Giovanni Marchisio (Manfredi A.&C.), Maria Chiara Martinotti (Cascina Gilli), Gianluca Morino (Cascina Garitina), Roberto Olivieri (Cossetti Clemente), Giulio Porzio (Vignaioli Piemontesi e Cantine Post dal Vin di Rocchetta Tanaro), Renato Reggio (Cantina sociale di Rivalta Bormida), Stefano Ricagno (Vecchia cantina sociale di Alice Bel Colle), Sergio Rossotto (Terre dei Santi), Mario Scrimaglio (Scrimaglio) e Alessandro Tartaglino (Tartaglino Alessandro).

Il Consorzio in numeri:

1946 anno di nascita

180 aziende associate

10 denominazioni tutelate (su 5 esercita l’Erga Omnes)

· 2 Docg: Barbera d’Asti e Ruché di Castagnole Monferrato

· 8 Doc: Albugnano, Barbera del Monferrato, Cortese dell’Alto Monferrato, Dolcetto d’Asti, Freisa d’Asti, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, Monferrato, Piemonte.

11.200 ettari di vigneto (7.000 di Barbera pari al 63%) vendemmia 2013

684.600 ettolitri circa produzione totale (436.200 di Barbera pari al 64%) vendemmia 2013

67.400.000 bottiglie (46.000.000 di Barbera pari al 68%) anno solare 2013

Focus Barbera d’Asti docg (dati 2013):

3.950 ettari
169 comuni
226.800 ettolitri
21 milioni di bottiglie (anno solare 2013)
50% l’export
I primi 6 mercati esteri: Germania (18%), Usa (16%), Gran Bretagna (15%), Danimarca (14%), Canada (9%), Svizzera (6%).

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Gavi DOCG: si vendemmia dopo il 15 settembre

Gavi, 3 settembre 2019
I risultati dei primi campionamenti, effettuati dai tecnici del Consorzio Tutela del Gavi in vigna il 21 e il 28 agosto, mostrano un avanzamento corretto della maturazione delle uve. Si conferma quindi la raccolta del Cortese atto a Gavi DOCG nel suo periodo tradizionale, dopo la seconda metà del mese di settembre, presumibilmente intorno al 20.
Il bel tempo e le temperature estive degli ultimi giorni hanno infatti aiutato ad incrementare i valori qualitativi delle uve: i grappoli sono pieni e quindi la situazione è positiva.
La vendemmia 2019 conclude un’annata complessa, profondamente diversa dalla scorsa. La scarsa disponibilità idrica in inverno e fino a metà aprile, la piovosità della primavera inoltrata, l’estate calda ma senza eccessi - a parte due episodi a giugno e a fine luglio - e con piovosità sopra la media, hanno portato infine ad una maturazione corretta delle uve. Dal confronto con i dati delle annate precedenti (a partire dal 2005) si nota, però, un ritardo rispetto alla media delle ultime vendemmie, che riporta il tempo della raccolta alla seconda metà del mese, mentre in vigna si continuerà a lavorare nei prossimi giorni per gestire correttamente la chioma del vigneto e il suolo.
Il presidente del Consorzio Tutela del Gavi, Roberto Ghio, commenta così questi dati: “Il Gavi è uno dei pochi vini a mantenere un trend positivo: l’andamento della vendita delle bottiglie è in aumento rispetto lo scorso anno e si prospetta una buona vendemmia: sta alla zona dimostrare maturità, poiché il mercato gradisce la stabilità nei prezzi, senza picchi, né cali immotivati”.


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