Il pericolo maggiore viene dalle fibre volatili ed i danni si vedono a distanza di anni anche decenni Il proprietario è in solido tenuto alla bonifica dell'area in oggetto. Casi già verificati hanno portato o alla risoluzione del contratto di vendita o al pagamento delle spese di bonifica Personalmente visto che si tratta di salute interesserei per scritto agenzia protezione ambiente provinciale (arpa) e contestualmente asl locale Smaltire lastre o parti di esse è una impegno smaltire una quantità di terreno,se venisse verificata la pericolosità, e oltremodo complicato ed oneroso
Per informazione a Casale Monferrato è in corso un procedimento a carico di Eternit che coinvolge tutti gli stabilimenti in Italia con centinaia di morti tra dipendenti e famigliari ,le fibre depositate su abiti da lavoro una volta introdotte in casa colpivano i famigliari, ferrovie dello stato ha procedimenti aperti da lavoratori per l'uso che ne è stato fatto sui vagoni ferroviari ecc
L'amianto è una brutta bestia

In gran parte sono d'accordo e ribadisco quanto già detto: spesso si tratta di esagerazioni del rischio, insomma di fobia che genera panico.
Vero è che la lavorazione dell'amianto nelle fabbriche esponeva quotidianamente ii lavoratori a ingestione e inspirazione continua di fibre di amianto, ma non solo, anche i familiari che, come dice giustamente Battista, portavano a casa le fibre attraverso abiti e indumenti, ma avere un edificio rurale , magari di poche decine di mq., in una campagna (casi molto comuni specialmente negli anni '60) sono due cose ben diverse. I rischio c'è, ma in rapporto all'atro caso, è palesemente minimo. Se poi la copertura d'amianto è stata rimossa ed è passato diverso tempo dalla "bonifica", il rischio secondo logica è inesistente, anche se nel terreno si trova ancora qualche pezzo di eternit. Cioè le fibre di amianto sono ridotte a percentuali inferiori a 1 parte per milione.
Aggiungo che recentemente, nella Regione Sardegna, è stata emanata una legge per la rimozione dell'amianto dagli edifici pubblici e privati.
Saluti
Pedru

da noi regione Lombardia sono anni che è obbligatorio smaltire l'amianto, non solo quello delle coperture ma anche quello che si trova nelle canne fumarie, nei pavimenti ecc.ecc.

Correttamente Battista dice "il pericolo sono le fibre" e parti sminuzzate nel terreno quando vengono in superficie per lavorazione possono rilasciare fibre che vengono inalate
Non ritengo esagerazioni avendo perso amici che solo una volta sono venuti in contatto con l'amianto e si è portato le fibre con se per una trentina d'anni finendo i suoi giorni colpito da asbestosi nel momento che queste si sono mosse da dove si erano annidate In rete si trovano infiniti documenti ufficiali che descrivono il pericolo. Una copertura integra non genera pericoli una lastra spezzata si Sul costo esoso condivido che si è creato un prezzo dettato alla necessità di percorrere canali obbligati che fungono da monopolio

da noi i costi si sono ridotti, dopo che diverse imprese hanno conseguito il patentino per lo smaltimento.

alcuni capannoni ed abitazioni con tetto in eternint vengono trattati in loco se non si vuole rimuovere.
l'eternit viene spruzzato con una vernice apposita e poi ricoperto con altre lastre di materiali tipo alluminio , rame , acciaio.

Sì certo, ma la Regione Sardegna dà un contributo, credo del 100%, anche ai privati per smaltire l'amianto.

Ma veramente io ho non ho detto che Battista abbia torto, anzi. Ho detto solo che molte volte si esagera e la gente viene colta dal panico. Mi sembra il caso in oggetto, infatti perché un terreno sia pericoloso e veramente nocivo alla salute, bisogna che in pochi metri quadri vengano frantumati e coperti metri e metri di eternit, non solo qualche pezzettino. E ti poso garantire che di amianto portato via, anche maldestramente, ne ho visto.Un'altro dato: I tumori provocati dall'amianto (il mesotelioma è il più frequente) possono aversi anche per altre cause.
Saluti
Pedru

fortunati, da noi ti devi arrangiare a spese tue.

Devo fare una precisazione: la Regione Sardegna contribuisce "solo" per il 60% alle spese di smaltimento
Saluti
Pedru