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Zaia spiega il decreto sulle quote latte 
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eugenio ha scritto:
“Invito tutti – ha concluso Zaia – a individuare chi è il vero nemico, che non è all’interno delle 40.000 stalle che producono latte ma è fuori: il vero nemico è il mercato. Dobbiamo armarci contro un mercato che è ostile, che non premia la qualità nazionale e che rischia di mettere in crisi l’intero comparto lattiero-caseario. Noi non siamo refrattari ad alcun tipo di confronto, ma pretendiamo che ciò avvenga nell’alveo della correttezza istituzionale e che si smetta di raccontare bugie, nelle varie assemblee organizzate in alcune parti d’Italia, su questo decreto”.
http://www.politicheagricole.it/InEvide ... _latte.htm" target="_blank

Io credo che il vero nemico non sia neppure il mercato, nessun allevatore italiano temerebbe il confronto con allevatori di nessun paese al mondo, sempre allevatori siamo, il vero nemico è il mercato affrontato in disparità di condizioni perchè se si lancia una sfida a una Ferrari come il mercato modiale, non si può pensare di vincerla guidando una cinquecento con il filtro dell'aria intasato, questa non è una sfida è solo una delle tante pagliacciate che si è deciso di improvvisare con armi spuntate, guerre intestine e limiti oggettivi dovuti alla geografia del paese, Non vinceremo mai ma ci divertiremo un mondo vedrete :twisted: :twisted: :twisted:


28/02/2009, 16:56
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ma sai tremor ,

io penso anche un altra cosa.
Che comunque siamo un paese che basa buona parte di quello che si E' , sulla base di quello che si HA.

non importa se quello che si HA , e' di bassa qualita , l'importante e' averlo.

2 anni fa , ebbi una piccolisssssssssssssima discussione con una mia amica (mmm, dicamo amica, x nn dire ex), dove le facevo notare che non e' tutto oro quello che luccica, .... LEI mi rispose, si pero' luccica.

se e' vero che il mercato e' composto da chi produce, e da chi specula e da chi consuma.

pero gran parte delle scelte le fa il consumatore ,sia come qualita che come prezzo.

e' anche vero che in tempi in cui lacrisi non si sopettava, ANNI 80 90, il moto era( ed e' ancora) basta che costi poco , poi che arrivi da una parte anatomica dei canidi selvatici , non importa.

Oggi al di la della presa x i fondelli che ci hanno propinato i politici x 30 , e cioe che la qualita paga, abbiamo che il comemrcio usa i prodotti di eccellenza , come best price( vedi il parmigiano reggiano a prezzi inferiori al caciocavallo, e la carne certificata e prezzi che sono unobschiaffo a chi se fatto un mazzo come un covone), a differenza dell'estero che i prodotti best price , in piemontese a bun pat, sono buoni prodotti ,a un prezzo adeguato a quello che e' la qualita.

questo sistema non puo durare.

Non dico che il consumatore ' viziato , ma ma non si puo pensre di mangiare tartufo bianco tutti i giorni...
e sopratutto i prodotti spacciati x italiani , soprtatutto negli states, devo essere fatti in italiana, e non contraffatti in qualche paese sottosviluppato.

tremor io continuo a ripere che protestare serve fino a un certo punto , quando poi non si hanni i coglioni , per andare a vedere dover va a finire tutto il latte estero , venduto x italiano

e tutto inutile .

scusate il termine

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28/02/2009, 19:38
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Giusto grintosauro, qualità eccellente ad un prezzo da fame. Tanta pubblicità, tante regole, tanti bei discorsi per poi trovarci con decine di offerte nei SUPER di prodotti di eccellenza ad un prezzo che chi produce (qualsiasi prodotto alimentare produca) si chiede "ma come fanno a starci dentro"?? la risposta è semplice: non ci stanno dentro. Ma perchè dobbiamo fare la fame per 20-30€/cent sul kg di carne al banco?? 20-30 centesimi sulla carne sono 15-20 sul vivo, che ci permetterebbero di dormire la notte tranquillamente (problemi in stalla permettendo), sono quei 20-30 centesimi che il consumatore non è in grado di spendere, su meno di 50-60kg di carne annua procapite quale è la differenza?? 10-12€? Quanto mi costa sta sera andare al cinema, o questo mese il telefonino nuovo, o le scarpe che devo cambiare titti i mesi?? Fino ad oggi hanno "educato" i produttori (in realtà ci hanno raccontato un mucchio di cazzate) inizino ad educare anche i consumatori, speriamo. CIAO

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28/02/2009, 21:58
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fai anche 70 centesimi sul vivo , non dico tornare ai 4 euro al kg sul vivo , ma almeno 3,6/ 3,7 ,
che sul morto fa si e no 1 euro.

comunque davide ,piu che educare il consumatore, bisognerebbe educare , di nuovo al rispetto , dell'altrui lavoro , perche , non me ne vogliano , la gente non si rende conto che molte cose che si da per scontato nell'industria , o nei servizi , in agricoltura , non lo e' , vedi giorni di malattia pagati , o ferie , ect ect.

e anche il discorso che si sente semprein giro :" tanto in agricoltura ve la cavate lo stesso ", o che l'agricoltura e' come quella delle aziende didattiche, o di quel reality , si deve smettere di ridicolizzarsi.


ma io nn devo andare tanto lontano , basta vedere i parenti che 40 anni fa hanno deciso di fare una ltro lavoro , e che ora come ora, si son veduti casa per nn pagare l'ici e avere le trattenute sulla pensione... , come ci considerano....

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01/03/2009, 2:33
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La gente pensa all'agricoltura come gli è stato insegnato da HEIDI il famoso cartone animato.....
Da qualche punto di vista magari fosse così, siamo invece alle prese con burocrazie fuori del limite, non posso neanche più vendere (regalare) due palate di letame al vicino perchè devo registrare tutto sul piano, ogni animale è legato alla sua storia burocratica medicinali e anagrafe in testa, poi alimenti, medicinali, rifiuti, agrofarmaci per il terreno, adesso non possiamo neanche più usare il seme conciato, tutte belle cose, bei discorsi, ecologici ecc ecc, ma a noi chi ci paga?? troppa buona volontà, troppo sacrificio, troppe ore, troppe notti, domeniche Natale ecc...... e continueremo a farlo, perchè noi si che siamo legati alla nostra terra e al nostro bestiame, non possediamo solo dei numeri, dei capitali, e poi non ci mettiamo mai daccordo (offerta troppo frammentata) e la televisione non ci aiuta..... Speriamo nel 2009 o anche nel 2010 CIAO

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01/03/2009, 2:45
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Già, avete entrambi ragione da vendere ma allora: che si fà?


01/03/2009, 8:08
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da fare ce molto , ma fino a quando il potere politico e' legato a questo o quel gruppo commerciale diventa difficile.

anche perche comandano anche il 4 potere e cioe quello dell'informazione, viene difficile poter cantare fuori dal coro ...e farsi capire.

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01/03/2009, 9:10
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Una considerazione storica e statistica, ogni volta che un Paese attraversa una crisi, di quelle concrete, il nostro settore viene improvvisamente rivalutato da tutti i punti di vista, quindi nel male qualche cosa di buono si dovrebbe muovere, magra consolazione ma meglio di niente, sulla burocrazia siamo ormai a livelli di delirio ma non solo in agricoltura, ciao, saluti, Mario


01/03/2009, 10:49
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Sante parole, nella mia esperienza l'ho sempre visto e mai spiegato questo andare in controtendenza ai generali pessimisti andamenti. Speriamo che sia cosi' anche stavolta. Ma quello che spero esca da questa catastrofe sia la sconfitta di tutte quelle lobby economiche speculative che a loro piacimento fanno svolazzare i mercati staccandoli dalla logica della domanda e dell'offerta e dal vero valore del prodotto, e per valore intendo tutto: genuinità, salubrità, tipicità ecc. ecc. Mi è piaciuto per questo Obama che in America ha attaccato duramente le lobby assicurative che lucrano sulla sanità.


01/03/2009, 12:20
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Perchè quando leggo queste discussioni mi prende un "groppo in gola"?......

Su, un po' di ottimismo, mal che vada un po' di carne e latte noi allevatori l'abbiamo per mangiare, poi un po' di orticello per la verdura......
Chissà che la Spaventosa Crisi che stà per abbattersi non cambi qualcosa come dice Mario. Anche perchè ormai non vedo altra soluzione per noi contadini visto che non riusciamo a combinare nulla!
Diciamo che in fondo, ma tanto in fondo, non mi dispiace così tanto che ci si avvii verso una recessione, ovviamente mi dispiace per tutti gli operai e impiegati che perdono il posto (molti di loro fanno sacrifici!) ma come avete detto i consumatori si erano abituati un po' troppo bene con i prodotti alimentari e il commercio ci ha speculato sopra non poco. Ma adesso che la coperta è diventata corta sono curioso di vedere se ci si preoccupa di comprare una TV al plasma o fare la spesa!...
Forse non tutto il male viene per nuocere, e quello che accadrà farà capire che chi "serve" non bisogna troppo denigrarlo e sottovalutarlo.
Poi si dice che il "tempo è galantuomo" quindi vedremo se il detto è valido o no! In fin dei conti chi si sporca le mani e detiene il terreno siamo noi o no?....
Mia nonna mi raccontava che tanti anni fà, nel dopoguerra, con la crisi spaventosa che c'era chi coltivava o allevava viveva molto bene e ci guadagnava, chissà che non si torni in parte a quella situazione, senza estremizzare comunque!
Un po' di sogni ad occhi aperti lasciatemeli fare..........
ciao

In merito alle quote latte posso solo dire che ci si avvia ad una guerra "fra poveri" che porterà solo problemi, perchè tutto il casino delle quote poggia su un errore madornale fatto all'inizio (le quote stesse!) e si sà che una casa con i fondamenti sbagliati è destinata a crollare!


01/03/2009, 13:07
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