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Percentuale ingravidamento frisona 
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qui valgono sui50euro , se incrociati col simmenthal sui80/100, con belga sui 200 , sull'incr a 3 vie belga x(limoxfrisona) se di forma anche 350 ma se fenomeno anche 450 poi ce un po di tutto

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28/11/2014, 16:42
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Questo delicatissimo "momento" della gestione economica della stalla sta diventando FONDAMENTALE per il proseguo delle attività economiche in allevamento. Ognuno di noi ha una propria "visione" della problematica ed ognuno di noi ha le proprie idee in merito alle esperienze trascorse.
MA OGNUNO DI NOI DEVE FARE I CONTI !
Ed è in questa direzione che noi DOBBIAMO valutare le nostre aziende e le attività economico e zootecniche messe in essere alfine di non finire in perdita il nostro esercizio aziendale.
Purtroppo non è più tempo di misurare il nostro lavoro "solo" con la propria esperienza e con i risultati sin oggi ottenuti, è NOSTRO OBBLIGO, se vogliamo andare avanti in questo settore di SMETTERE DI LAMENTARCI ,(con noi stessi), per trovare delle inutili scuse per giustificarci il mancato reddito.
Ci sono dei numeri a cui raffrontarci, ci sono prove fatte e pubblicate a cui dobbiamo necessariamente prestare attenzione, talune tesi sebbene non di nostro gradimento, ma se supportate da NUMERI devono essere prese in debita considerazione.
Colleghi...DOBBIAMO CAMBIARE...perché non è con l'immobilismo che cambieremo lo status quo delle cose, non è con la lamentela, per quanto giustificata, che si possono avere bilanci a posto in azienda. Quindi SE VOGLIAMO CAMBIARE siamo noi che DOBBIAMO CAMBIARE I NOSTRI MODI DI LAVORARE.
Essere EFFICENTI nelle nostre aziende vuol dire mantenere i giorni di lattazione della nostra mandria attorno ai 160 giorni durante tutto l'arco dell'anno, vuol dire non avere oltre il 15% del totale degli animali mungibili in Asciutta, (senza nascondere i nostri fallimenti fecondativi asciugandole prima), significa una maggiore applicazione negli interventi fecondativi e RICONOSCERE DI AVERE UN PROBLEMA che è l'unica possibilità che abbiamo di risolverlo, il problema, è di affrontarlo ! non di...evitare di parlarne.
Essere EFFICENTI che vi piaccia o no, è avere le manze al parto attorno ai 24-25 mesi, con uno sviluppo corporeo ed un peso coerente, significa avere una corretta alimentazione delle manze e delle vitelle, e non alimentarle a scarti e poi dire che sono "CAVOLATE" quelle di avere animali così giovani al parto...(alimentare per 120 giorni a 2 euro al giorno e perdere 120 giorni di latte equivale a perdere 850,00 euro a manza), per me un po' troppo per essere orgogliosi nelle proprie idee e NON PRENDERE IN CONSIDERAZIONE UN ALTERNATIVA. Essere "EFFICENTI" significa avere un numero di lattazioni vicino a 3 ed una conseguente rimonta prossima al 30-35%, un parto-concepimento prossimo ai 120-130 giorni, se questi numeri non ci sono vuol dire che ABBIAMO UN PROBLEMA e che DOBBIAMO MIGLIORARE, non vuol certo dire che NON SIAMO BRAVI ALLEVATORI. Anzi il bravo allevatore è quello che si ACCORGE DEL PROBLEMA e cerca le soluzioni per risolverlo o per attenuarlo. Coloro che NASCONDONO il problema o sono troppo PRESUNTUOSI per ammetterlo e chiedere una mano non possono certo essere considerati...buoni allevatori, al pari di coloro che non vedono il problema. Ed infine...la soluzione del problema NON E' NEI SACCHETTI DEGLI INTEGRATORI, ma nel vostro lavoro, magari coadiuvato da un buon tecnico DI STALLA. Siamo noi stessi la miglior cura per il nostro allevamento, senza presunzione e senza falsi moralismi, nessun tecnico SERIO dirà mai che un allevatore che evidenzia e discute apertamente del suo problema è un pessimo allevatore...ma è molto più probabile che un tecnico dica che è un "pessimo" allevatore quello che non si avvede o che non parla del suo problema "tentando" di nasconderlo. Ma signori pensate veramente che un buon tecnico entrando nella vostra azienda non veda i vostri problemi ? Non conosca le realtà della vostra azienda e della vostra zona ? Pensate che non veda quanto latte producete dalle mammelle delle vostre vacche e lo stato di gravidanza della vostra mandria dal BCS della stessa ? Andiamo...insieme si potrebbe contrastare questo brutto momento, stando vicini si galleggia meglio e ci si sostiene.
(perdonate lo sfogo...spero di non aver offeso nessuno e che nessuno si senta offeso, ma spesso l'acqua ghiacciata in faccia fa svegliare chi dorme e si sa che chi dorme...non piglia pesci)

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04/01/2015, 11:38
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Robyan, concordo perfettamente con ogni singola parola del tuo "sfogo". Purtroppo è finito il tempo in cui c'era margine di errore, perchè gli utili erano talmente ampi che non avere un perfetto management significava solo avere un utile inferiore. Oggi significa perdere qualche centesimo per ogni litro prodotto.
Quali sono le azioni corrette per affrontare questo momento di crisi? Non esiste una ricetta perfetta per che valga per tutte le stalle, dipende da troppi fattori. Una di queste sarà sicuramente quella di cercare di essere il più autonomi possibili per quanto riguarda l'alimentazione (riduzione dei costi e materie prima di alta qualità). Tornando in tema... gli incroci. Siete così sicuri che sia "sbagliato"? Per quale motivo? Perchè posso accettare qualsiasi tesi, se supportata da argomentazioni serie e concrete. Girando per stalle mi rendo conto che qualcuno non ritenga che incrociare sia fare selezione. Certo, se una volta si usa il blu belga, un'altra la pezzata rossa, senza una logica di selezione... allora si, incrociare non è sinonimo di fare selezione. Ma se si scelgono le razze con criterio, i tori in base agli obiettivi che ci si prefigge... si, incrociare significa fare selezione e si ottengono ottimi risultati. Al punto che ci sono stalle che dopo qualche anno di prova con una percentuale della stalla incrociata stanno passando ad incrociare tutto. Ci sono stalle come quelle della famiglia Andersen (IDAHO-USA) che dopo anni di selezione Holstein hanno sentito il bisogno di animali più robusti nel loro allevamento commerciale da 1600 capi, ed ora incrociano il 90% della loro stalla. Saranno tanto pazzi da "non fare selezione"? In un'altra azienda di proprietà della stessa famiglia, a Seagull Bay (sempre IDAHO), mungono 600 capi... 300 incroci e 300 Holstein pure. In quella stalla vengono testati genomicamente moltissimi animali ed alcuni di essi vendono commercializzati in tutto il mondo. La vacca più famosa dell'allevamento è Shauna, figlia di Supersire... distribuito da Select Sires. Sapete con chi fa gli incroci la famiglia Andersen? Proprio con Select Sires.
Pensate che un'azienda simile ed una società come la Select Sires non facciano selezione? Che incrocino a "capocchia", tanto per inseminare?
Non fraintendete, non dico che mettersi ad incrociare risolva tutti i problemi e faccia arricchire tutti. Però Ben Andersen dice "se volete guadagnare soldi con la genetica dovete essere all'avanguardia con la genomica, ma se vivete dell'assegno del latte le Holstein non possono competere con gli incroci (in realtà lui cita un preciso marchio di incroci, ma non mi interessa pubblicizzare l'azienda qui).
La Holstein è sicuramente la regina per produzione di latte e morfologia. Ma tra un po' si incroceranno fratello e sorella, padre e figlia. Andate su Win Thor, prendete i primi 15 tori e guardate la loro consanguineità. Degli stessi 15 tori andate a verificare le famiglie di padri e nonni. E ditemi secondo voi dove sono i "fuori linea": Certo, se siete tra quelli che non credono che certi problemi e la "delicatezza" della razza sia dovuta alla consanguineità... sicuramente io sto dicendo solo sciocchezze. Se riuscite ad avere un PR ottimale senza riempire di ormoni le vacche (sarà mica normale doverle imbottire per ottenere i risultati), le vostre manze partoriscono tra i 23 ed i 24 mesi senza usare antibiotici a fiumi, le vostre vacche si ingravidano con una media fiale decente, avete una media di 3/4 lattazioni in stalla ed a fine mese avete un utile decoroso per ogni litro di latte prodotto... allora la selezione che state facendo è perfetta ed è giustissimo non guardarsi intorno. Ma io giro una decina di stalle al giorno, e vi assicuro che di stalle simili non è ho viste molte... direi quasi nessuna. Certo, è pieno di allevatori che mi decantano la loro Holstein da 55 litri, poi gli chiedo la media, per quanto li tiene e come vanno le altre vacche in lattazione e l'entusiasmo cala. Oppure il loro pa.co di 110 giorni, poi lo analizziamo insieme e ci si rende conto che non è un dato così eclatante e positivo. Se poi verifichiamo la media dei giorni di lattazione degli animali in stalla il sorriso, molto spesso sparisce.
Purtroppo si è rovinata una razza splendida perchè l'interesse delle multinazionali non coincide con quello dell'allevatore. Un centro può permettersi di eliminare 99 tori per trovarne uno eccezionale... in stalla devo avere 100 capi mediamente redditizi, perchè se ne ho 10 eccezionali e 90 che sono un costo, io fallisco. Ma questo è solo il mio parere personale.
Il problema, come dice Robyvan è che quando parli con l'allevatore ti viene fatta un'analisi... poi analizzi i dati, entri in stalla e ti chiedi se la favola di una mezz'oretta prima era per te oppure si trattava di autoconvincimento.


04/01/2015, 16:29
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robyvan tutto giusto quello che dici, dobbiamo migliorare l'efficienza di stalla, ma permettimi io mi lamento, eccome se mi lamento.
Quanto vale adesso il latte? E negli anni 80 quanto valeva? Quest'anno è un'annata favorevole per gli allevatori se guardiamo i prezzi delle materie prime ma 20 anni fa le stesse materie prime quanto valevano? Carburanti e elettricità? Tasse.....vabbè qui lasciamo perdere perchè mi incazzo ancora di più.. Quote latte? Iuppi...qualche giorno fa ho pagato la rata della rateizzazione della multa storica, poi mi ritrovo il mio vicino che lui non l'ha pagata, continua a mungere e della multa storica per ora ancora niente. Per di più l'ultimo anno delle quote devo tirar fuori migliaia di € per prenderla in affitto visto che è molto provabile che quest'anno non si compenserà anche se ho venduto rimonta e ho scartato un casino di vacche che potrei aver tenuto ancora..
L'efficienza serve a poco senza il reddito.
E poi io sono sempre più convinto che le vacche contano relativamente, è il numero di ettari di proprietà che fa davvero la differenza.
100 vacche efficienti con 10 ettari di proprietà difficilmente riescono a fare l'utile che ne fanno 100 tenute così così ma con 80 ettari.

gianluca: un mio amico mesi fa è andato in usa, zona ny, in una stalla da 1800capi il proprietario gli ha detto che l'incroci gli aveva già scartati. Hanno fatto tutta una serie di conteggi: peso animali, alimentazione ingerita, latte prodotto, qualità del latte, fertilità. longevità..con i numeri hanno dimostrato che l'holstein era ancora redditizia. In quella stalla avevano solo holstein e jersey per la qualità. Tanto per capirci questo allevatore è uno che alle vitelle dava 18l di latte al gg, pasto ogni 2 ore. a 40gg devono essere 100kg e a 22mesi partorire.Insomma non proprio il primo che passa.
Personalmente penso che i principali problemi delle holstein siano dovuti all'alimentazione e alle strutture. Del tipo non bisogna aver paura di spingere (molto spesso è più controproducente l'incontrario) e bisogna cercare di dare spazzi e strutture adeguate.
Se fosse solo un problema della razza, dovrebbero avere tutti problemi invece c'è gente che ha un pr altissimo e altri che hanno casini ovunque, dammi una spiegazione su questo...


04/01/2015, 18:27
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160gg di lattazione nn sono un po pochi?

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04/01/2015, 19:35
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Agri81, può anche darsi che gli incroci non vadano bene per tutti. Ma vorrei capire quali incroci ha provato. Anche io ho parlato con gente che ha provato alcuni incroci e non ha voluto nemmeno sentir parlare del programma che gli volevo presentare. Per farti un esempio io propongo un incrocio che parte dalla frisona che parte dalla Holstein ed usa una razza A come primo incrocio ed una razza B come secondo, prima di ricominciare con la Holstein. Bene, fatto in questo modo posso farti visitare quante stalle vuoi che sono soddisfatte... con dati che supportano la tesi ed i risultati. Studi scientifici che confermano gli ottimi risultati che si ottengono. Ma ho diversi clienti che hanno invertito l'ordine delle razze A e B... ed i riluttai sono stati scarsi. Detto questo... ripeto che non si tratta della panacea di tutti i mali e che non puoi scordarti il management. Riguardo a quell'allevatore, certo che se ha incrociato Holstein con Jersey, dando la stessa razione della Holstein... l'insuccesso è certo. Ma gli incroci fatti bene normalmente hanno un indice di conversione alimentare migliore.


05/01/2015, 17:20
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Sono molto contento di aver...mosso le acque su un argomento per tutti noi ESTREMAMENTE IMPORTANTE e molto spesso...chiave del successo o dell'efficienza. Cercherò di andare in ordine e rispondere alle vostre affermazioni. Comincio con Agri...per quanto riguarda il "reddito" verissimo, anzi VERISSIMO !! Hai perfettamente ragione, tutto (o quasi) ha modificato dalle 1000lire all'euro, quindi in un tempo relativamente breve tutto è praticamente raddoppiato. Nel "quasi" ci sono solamente il prezzo del latte e della carne, che invece è rimasto uguale o addirittura leggermente flesso, ed in più i denari per produrre documenti ed oneri sono aumentati.
A questo punto la domanda è "Cosa facciamo ? "
I casi sono due...o chiudiamo, ed a questo punto dobbiamo anche trovare qualcuno che comperi, e che la quantità di denari che racimoleremmo possa bastare a chiudere le posizioni debitorie ed a GARANTIRCI un sostentamento per il tempo a venire, perché ad oggi...non vedo un'attività LEGALE che possa garantire un reddito positivo. Oppure continuare a lavorare e pur essendo in perfetta sintonia con le tue valutazioni ed affermazioni, credo che continuando a lamentarsi ed a piangere le cose non cambino. Per cui a malincuore e pur condividendo TUTTE le tue GIUSTIFICATE lamentele, e avendo valutato che non ho un grande vantaggio a vendere, credo che l'unica alternativa sia quella di lavorare e lavorare al meglio per permettere un sostentamento alla famiglia e non disperdere il capitale aziendale creato nei secoli. Capitale terreno...beh non è da oggi che le aziende più "sane" economicamente sono quelle che possono garantirsi un auto approvvigionamento di alimenti. Lo stesso spirito delle quote era e maggiormente sarà in questa direzione. Tra comprare e fare...c'è una bella differenza, e questa differenza si chiama o dovrebbe chiamarsi..."reddito". Sulle quote...velo pietoso. Come te ho sostenuto un acquisto quote che oserei dire "terrificante" e per un errore non commesso da noi ma da chi ci "avrebbe" dovuto governare...fermo restando il dire che...si sono sbagliati e poi mettere tutto sotto silenzio per evitare uno scandalo ed una corretta richiesta di risarcimento danni. Una cosa che spesso mi conforta quando penso a questo FURTO credo che bisognava comunque "trascorrere" i 15 anni che sono passati , e passarli in tranquillità ed in LEGALITÀ, per me, ne è valsa probabilmente la pena, ed inoltre in questi anni "loro" non hanno percepito PAC. Forse questo non bilancerà l'esborso dei denari per l'acquisto quota, ma sulla tranquillità ho le mie certezze. Inoltre...sulle strutture credo che si debba fare una profonda analisi su quello che si ha per le mani. Ci sono "regole" sul mantenimento degli animali che vanno rispettate e sotto le quali sarebbe meglio non andare. Ma attenzione...ad oggi fare investimenti con ammortamenti lunghi ci sarebbe da fare molta ma molta attenzione. Quindi "SE" non credi che vi sia molto futuro...gli investimenti a lungo termine "sarebbe" opportuno non effettuarli.
Per quanto riguarda gli "incroci" credo che ognuno di noi ha la possibilità di fare le sue valutazioni in piena libertà...credo che la Frisona sia un animale talmente generoso che vada rispettato. Quindi...se caliamo la nostra pretesa di produzione, se le facciamo vivere in spazi consoni, e le alimentiamo in modo corretto, con le dovute osservazioni sono certo che si possa aumentare la fertilità anche con la Frisona. Questo non vuol dire che non si possano applicare con criterio il cross-breeding un unica mia paura...che non lo si riduca ad metodo commerciale di facile propagazione perché si trova il sistema di dare una scusa a chi non si impegna a sufficienza nella gestione della mandria. Pur avendo strettissime collaborazioni con gli Stati Uniti ed averli vissuti "abbastanza" , non prenderei come oro colato tutto quanto viene riportato. Ogni Continente Stato Regione Provincia Comune ha una sua logica ed una sua risposta ad un problema che spesso può essere differente perché differenti sono le problematiche, la cultura ed i mercati interni. Sostanzialmente cosa si fa con il Cross-Breading ? Si immette sangue e geni di razze meno "raffinate" e decisamente "meno produttive" della Frisona, esattamente il contrario di quello che ci hanno fatto fare negli ultimi 50 anni con selezioni esasperate verso la cosa più semplice...la produzione. Per "vincere" una gara abbiamo dato una macchina da 1000 cavalli a chi non ha la capacità di guidarla e magari...non ha nemmeno strade per poterla far esprimere. Quindi le considerazioni devono essere fatte in modo...introspettivo auto-critico e profondamente meditando sugli errori. Io personalmente NON SONO CONTRO IL CROSS-BREADING ma non voglio che sia considerato come una panacea o l'unica risposta ai vari..."Mali" di un allevamento.
Per GRINTO...se noi riusciamo ad avere come obbiettivo un vitello l'anno...dovremmo avere un parto concepimento a 120 giorni + 210 giorni di gestazione = 330 + 55 asciutta = 385 giorni (quasi un vitello anno) , quindi se matematicamente facciamo questo conteggio la lunghezza "media" degli animali freschi ...medi e pronti per l'asciutta ti porterà ad avere "mediamente" 150 giorni. Certo sarebbe meglio avere 105 + 210 + 60 = 365 ma...non è certo così facile ed in questo caso avremmo... 130/135 giorni medi di lattazione.
Questo è il mio pensiero...ma ovviamente opinabile come sempre !

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09/01/2015, 19:43
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Prima di tutto mi scuso per il ritardo nel rispondere.
Allora, innanzitutto solo un pazzo non porterebbe rispetto alla regina delle razze da latte, infatti i programmi di incrocio seri partono tutti dalla frisona in purezza. Quindi
Cita:
se caliamo la nostra pretesa di produzione, se le facciamo vivere in spazi consoni, e le alimentiamo in modo corretto, con le dovute osservazioni sono certo che si possa aumentare la fertilità anche con la Frisona
Non lo nego, probabilmente. Però traduco: prendo la frisona di oggi, butto via decenni di selezione (siamo arrivati a livelli di consanguineità da "arresto" per spremerla come un limone) ed ora decidiamo di fare 30 anni di passi indietro ed autolimitarci a 30 litri. Dopo un primo sorriso mi viene da chiederti: e chi lo spiega ai centri che bisogna cambiare filosofia di selezione? Perchè se continuano a vendervi i figli/nipoti/pronipoti dei soliti noti... puoi limitare quello che vuoi, ma la fertilità rimane un problema a causa dell'elevata consanguineità. Togliti una curiosità: vai su winthor ed analizza a fondo i primi 15 in classifica... dopo dimmi quante sono le linee di sangue. Se vuoi toglierti la curiosità, fallo anche sino a 20. Non farti influenzare dai nomi, dammi retta... vai proprio a vedere le linee di sangue di padri, nonni e bisnonni. Verifica anche la consanguineità. Poi mi dici.
Allora la mia domanda è: ma perchè devo mettere in strada una Ferrari e guidare senza inserire mai la terza, magari con il freno a mano leggermente tirato perchè altrimenti si danneggia il motore ed ho forti possibilità di andare fuori strada??? Compro un'Audi e la guido con tutta tranquillità. Anche perchè una Ferrari guidata così sei proprio sicuro che non abbia danni secondari? Ritornando alle frisone: chi di voi può asserire che le frisone rispondono alle cure come 20 anni fa??? Forse rispondono un po' meno?
Ecco, l'obiettivo di un programma di incroci è quello di sfruttare i tanti pregi della razza e per lo meno limitare quei difetti che decenni di selezione "scriteriata" hanno creato. Come? Incrociandola con due razze che quei problemi non li hanno o per lo meno sono presenti in misura estremamente inferiore. L'obiettivo è quello di creare un animale con i pregi delle tre razze. Potrebbero anche prendere i lati negativi? Certo, se si scelgono male i tori e le vacche con cui incrociarli. Un esempio? Contro ogni consiglio dell'agente prendo una vacca che ha 250 giorni di lattazione... ho provato ad ingravidare 15/16 volte con fiale di frisona ed invece di eliminarla o darle il blu belga, lampo di genio: la incrocio. E per farlo compro una fiala da €. 0,19 (ovvio che non ne esistano ma rende l'idea). Grazie al fatto che magari ho usato una razza con ottima fertilità ed all'eterosi (la stessa per cui spesso il blu belga ha risultati migliori delle fiale in purezza)... come per magia, la mia "palla al piede" rimane gravida. Passano i mesi necessari ed ecco il vitello... prima telefonata: "guarda che il tuo vitello è bruttino". Passano i mesi... "sisi, per ingravidare ingravidano... però che brutte, e non vanno come dicevi. Non fanno latte". Allora: hai preso una vacca che era lo scarto dello scarto, l'hai ingravidata con una fiala dell'ultimo toro in classifica della razza da incrociare, allungata con dell'acqua piovana per risparmiare.... e ti aspettavi un rank 99, morfologicamente perfetto, con i funzionali alle stelle, 60 litri di latte e che appena arriva l'agente delle fiale con il catalogo rimane gravida solo all'idea????". Il programma di incroci va fatto bene e con criterio, altrimenti è meglio non farlo e dare il blu belga agli animali problema.
Tornando al tuo discorso sulla frisona: e se gli spazi consoni non li ho a disposizione e nemmeno €. 300.000 per fare la nuova stalla? Smetto? Calare la pretesa di produzione? I dati ufficiali per la provincia di Cuneo (non parlo quindi del Burundi) parlano di meno di 98 q.li a lattazione su 299 giorni per la frisona. E fidati... non sono pochi che sarebbero contenti di arrivarci a quelle medie. Ultimamente trovo moltissime stalle attestate sui 28/30 di media... ed i problemi restano. Mastiti, fertilità, zoppie. Il mercato è pieno di manze che partoriscono oltre i 25 mesi, di lattazioni che superano di molto i 305 giorni. A quanto devi scendere? A cosa serve allora una frisona?
Ripeto quanto già detto precedentemente: un programma di incroci non è la panacea di tutti i mali. Ma avere un animale più forte, meno sensibile ad ogni folata di vento aiuta molto il management. Eccome se aiuta. E se filosoficamente ci dobbiamo accontentare di produrre meno.... l'incrocio è sempre più la strada giusta, perchè l'eventuale perdita di produzione è l'unico punto debole di un programma di incroci fatto bene. E vi assicuro che ci sono stalle che perdono meno di 10 q.li a lattazione... guadagnandone magari una per carriera produttiva. Oltre a tutta un'altra serie di vantaggi.
Chiudo con tre considerazioni:
1) ho clienti che allevano frisona in purezza, con ottimi risultati. Oggi non hanno nessuna intenzione di cambiare... ma più che degli allevatori sono diventati dei farmacisti. Sia per la precisione che mettono nella gestione della stalla, che per certe procedure che utilizzano per ingravidare, prima e dopo il parto... ecc. Per carità, tutto legale... ma poi non stupiamoci della resistenza ai farmaci. ;)
Comunque molti di essi ammettono che il futuro non è la purezza, perchè il problema consanguineità esiste e prima o poi non sarà più possibile far finta di nulla. Ma è ovvio che chi guida una Ferrari da decenni ed ha imparato a guidarla bene, anche se con mille "trucchetti"... non ha molta voglia di passare alla "famosa" Audi, anche se ha il motore RS.
2)
Cita:
Pur avendo strettissime collaborazioni con gli Stati Uniti ed averli vissuti "abbastanza" , non prenderei come oro colato tutto quanto viene riportato. Ogni Continente Stato Regione Provincia Comune ha una sua logica ed una sua risposta ad un problema che spesso può essere differente perché differenti sono le problematiche, la cultura ed i mercati interni

Interessante... da decenni "copiamo" gli States per la genetica della frisona, ma quando si parla di incroci bisogna fare attenzione perchè abbiamo differenti problematiche, cultura e mercati. Con tutto il rispetto, mi viene da sorridere. Vallo a dire a quegli agenti che per decenni vi hanno venduto tori americani come oro ed a volte a prezzi da "gioielleria". Perchè erano americani... o canadesi. Nessuno ha mai sentito che a volte hanno venduto qui tori che da loro non andavano, confezionandoli ad hoc ed a prezzi carissimi? Comunque, io non parlo di informazioni "riportate"... a visitare quelle stalle ci andiamo ogni due anni. Giugno 2015, compreso. Quindi parlo di cose viste, dati visti ed analizzati. Non mi piace parlare per sentito dire... ho un background dove si ragiona su dati certi. E che ABS in Inghilterra proponga un programma di incroci mentre qui magari lo boccia è un dato di fatto. Così come lo è che negli States sia la Select Sires a proporre ai propri clienti lo stesso programma. Se colossi di quel livello che sino a ieri hanno professato a spada tratta la frisona in purezza, oggi vendono un programma di incroci... io mi farei qualche domanda.
3)
Cita:
Sostanzialmente cosa si fa con il Cross-Breading? Si immette sangue e geni di razze meno "raffinate" e decisamente "meno produttive" della Frisona, esattamente il contrario di quello che ci hanno fatto fare negli ultimi 50 anni con selezioni esasperate verso la cosa più semplice...la produzione. Per "vincere" una gara abbiamo dato una macchina da 1000 cavalli a chi non ha la capacità di guidarla e magari...non ha nemmeno strade per poterla far esprimere. Quindi le considerazioni devono essere fatte in modo...introspettivo auto-critico e profondamente meditando sugli errori. Io personalmente NON SONO CONTRO IL CROSS-BREADING ma non voglio che sia considerato come una panacea o l'unica risposta ai vari..."Mali" di un allevamento.


Partiamo col dire che sono d'accordo con te a metà. Da ciò che dici la frisona va male (dove va male) solo perchè io non sono capace o non ho le "strade" per correre con 1000 cv. Innanzitutto chi mi ha inculcato in testa che dovevo selezionare per arrivare ad una macchina da 1000 cv ci doveva pensare 50 anni fa che qui non le abbiamo e mai le avremo (ci sono nazioni in cui la media è di un capo in lattazione per ettaro di terra... logisticamente improponibile da noi. E ci si doveva pensare prima di selezionare!!!!). Ti rammento un dato: scientificamente se la consanguineità di una razza supera il 6,25% la stessa è a rischio estinzione. Sai bene che è un dato che abbiamo superato in diverse nazioni... e c'è da considerare che la consanguineità per convenzione parte da zero in un certo anno (non ricordo se è il 2004, il 1994 o altro... direi una cavolata). Ma quell'anno, nella realtà dei fatti non era 0... quindi il dato reale è ancora più grave. Fosse anche solo di 0,5%. E questo esula dal fatto che tu abbia la strada giusta per correre con 1000 cv o meno. Da qualche parte avevo letto che lo stato attuale è come se tutte le frisone fossero cugine. Prova ad immaginarlo sull'essere umano, saresti qui a difendere la selezione?
Tu sei un "manico" migliore del sottoscritto? Hai le strade? Bene... ti schianterai dopo. Ma se nella selezione si sono dimenticati i freni... prima o poi il botto lo faranno anche i vari Schumacher, Hamilton e via discorrendo.
Ed ecco la metà con la quale sono d'accordo con te. Buttare via 50 anni di selezione è follia. Vero. Verissimo. Ma se per 50 anni abbiamo perseguito una strada sbagliata, o nel modo sbagliato... li butto via. Io amo il calcio e mi piace usarlo negli esempi durante il mio lavoro. Spendo 50 milioni per comprare un top player, gli pago 10 milioni l'anno di ingaggio per 5 anni... ma se non mi risolve le partite, non gioca. Punto. Ed a fine anno lo svendo. Punto e basta. L'errore è stato comprarlo, non venderlo rimettendoci. Nel nostro caso idem. L'errore non è ravvederci oggi. E' stato percorrere questa strada per 50 anni. Vado sul concreto con un esempio e poi chiudo perchè sono già stato troppo prolisso. Come dici tu ogni mercato ha le sue caratteristiche. Quindi, visti i costi della terra e le caratteristiche geografiche del paese in cui viviamo, non era meglio lavorare sulla selezione di animali più adatti al nostro territorio ed al nostro mercato (indice di conversione alimentare maggiore)? Invece di fare la guerra con chi è avvantaggiato sulla produzione di latte alimentare... selezionare animali più adatti alla trasformazione dei nostri formaggi per fare corpo comune con i caseifici, magari tutelandosi contro acquisti di cagliate estere? Magari oggi avremmo delle frisone che mangiano la metà per produrre un terzo in meno, con titoli migliori per la caseificazione. E saremmo meno soggetti alla concorrenza del latte estero prodotto in paesi dove produrre costa molto meno. Secondo me sarebbe stato meglio... e se ne sono convinto, butto via 50 anni di selezione e riparto. Perchè l'alternativa è di buttarne 51, 52, 53...
La Ferrari è spettacolare, un sogno... ma se vivo in montagna mi compro una Jeep per girare tutti i giorni. Poi, se posso permettermelo, mi tengo una Ferrari in garage che uso solo nelle giornate di sole splendido, con le strade perfette e vado ai raduni... a fare gare di regolarità. Dove si va piano, perchè una decina di anni fa, al Parco del Valentino a Torino, durante una gara di gimkana c'è chi è riuscito a demolire un Ferrari Testarossa. :D


14/01/2015, 0:44
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Sez. Bovini
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Mi piace l'ardore con cui esprimi i tuoi concetti, e questo esprime una convinzione nei tuoi propositi, che mi auguro non degeneri nel voler imporre il proprio convincimento a tutto il gruppo degli allevatori di bovine da latte. Personalmente vedo e vivo nella pluralità delle idee, talune non sempre giuste, il piacere del confronto e la crescita della propria cultura e capacità, condividendo, senza imporle, ovviamente, le proprie idee ed esperienze. Non sempre quello che può sembrare "logico" alla fine si verifica...corretto. Come non condividere il triste dato della consanguineità nelle linee delle frisone, ma...attenzione che questo risultato da sempre utilizzato in Canada non da i tristi dati che ahinoi riscontriamo nei dati ANAFI pubblicati in Italia sui dati di stalla. Questo dato NON VUOLE ASSOLUTAMENTE DIFENDERE LA DRAMMATICA SITUAZIONE DELLE "PARENTELE" DEI MAGGIORI RIPRODUTTORI HOLSTEIN. Ma vuol solo evidenziare che i problemi di scarsa gravidanza NON SONO SOLO da attribuirsi alla consanguineità. Triste sarebbe, per me, che ci si limitasse a questo. Inoltre...mi permetto di far notare che "purtroppo" i vari piani di "selezione" praticati in Italia e purtroppo non solo, erano più piani di VENDITA seme più che di SELEZIONE. Il toro che più aveva riscosso successo (di vendita), era il più messo a "correre" per la produzione di progenie, alfine di avere presto il figlio da mettere in vendita. Evito, per non essere polemico e tedioso nei confronti di chi legge le...bassezze che la selezione Nazionale ha compiuto negli ultimi trent'anni copiando prima una selezione, (che non era la nostra), poi dopo una decina di anni variare in modo brusco i propri indici verso un'altra...confondendo acque e selezioni e rendendo inutili le decisioni fatte prendere agli allevatori. Lo stesso si ripeteva una decina di anni dopo e dieci anni dopo ancora. Guardare winthor per me, (ma è una mia personale idea e posizione), equivale a rendere "merito" o "dare un merito" a coloro che hanno la pretesa di GESTIRE la mia come l'altrui genetica con quelle idee, e con quei numeri...ad un sistema di progenie inutile e che negli ultimi trent'anni ha solo prodotto errori...su errori e se qualcosa di buone è uscito...visti gli insuccessi, presumo possa essere attribuiti ad un caso. Un FORTUITO caso. Di conseguenza NON leggo classifiche...come NON leggo cataloghi Nazionalizzati, (per lo stesso motivo menzionato prima), sarebbe come avere un' ulteriore conferma di quanto già so. La mia personale posizione non sta nel criticare coloro che hanno venduto genetica di qualsiasi bandiera, ma va verso chi ha consentito...indirizzato e stimolato con tutti i mezzi la creazione di questo status quo. Uno status quo che NON CONDIVIDO e di cui non voglio minimamente essere complice. Sono concorde e come potrei non esserlo, senza nemmeno controllare, ma fidandomi ciecamente che i riproduttori oggi disponibili siano tutti parenti...e come potrebbe essere differente, ma credimi che se allarghiamo i nostri orizzonti selettivi...se li avevamo allargati "allora" guardando attentamente quegli animali out-cross che erano disponibili, (ma non di moda), e limitando il numero di riproduttori utilizzati a tre massimo quattro riproduttori in modo massiccio, oggi avremmo meno consanguineità in azienda, e forse potremmo acquistare anche qualche animale "alla moda". Ma dico FORSE perché probabilmente per la "mia" classifica aziendale il toro alla moda...non serve. Io vivo da anni di numeri e non di nomi, che apprezzo per la cacofonia e la ridondanza, ma che non mi fanno alcun effetto come non mi fanno effetto le foto sui cataloghi. Per fortuna di molti ci sono molti riproduttori Holstein, magari non conosciutissimi, che si potevano e si possono usare. Esistono selezioni Holstein in Germania, in Danimarca, in Spagna in Olanda in Inghilterra in Svezia come in Norvegia, basta non essere "limitati" nelle decisioni dalle mode e dalle idee o convincimenti vari. Sono certo, visto gli insuccessi, che la propria selezione, quella che ognuno di noi decide di avere sulle sue visioni aziendali sia quella che conta...classifiche...ma chi servono ? Ai quattro amici di tizio e caio per mettere in selezione le figlie e far crescere il valore delle manze con il prefisso aziendale ? Abbiamo una minima idea dei denari bruciati...di quante aziende sono fallite seguendo l'ideale della genetica ? E per seguire mode o...classifiche...o cose distanti da quello che è la realtà di tutti i giorni. In questo contesto se qualcuno vuol usare il cross-Breading perché no ? Che lo faccia, ma NON CON L'idea che questo risolva i problemi in azienda. Per quanto poi riguarda poi le visite negli States ma direi anche negli altri Stati...noi viaggiamo per lo più in viaggi organizzati, e...ci portano la dove le cose vanno bene. Non amo fare nomi, ma credimi, conosco aziende che hanno medie interessantissime con numeri da esempio...basta andare in quelle aziende e l'idea di una Nazione è quella ? Direi di no...anche perché sono le medie di una regione più vasta è meglio è che si possono comprendere le cose...non le vette e certamente non le depressioni, ma la media. Inoltre è giusto ricordare che negli Stati Uniti NON TUTTA LA POPOLAZIONE è iscritta al libro genealogico della Holstein, ma lo è solo un numero piuttosto ristretto, in confronto al numero di presenze dell'intero paese. Come d'altra parte in Italia ed in diversi paesi Europei, fatta eccezione per l' Olanda che ha il libro genealogico delle Holstein più grande al mondo con oltre il 99% degli animali iscritti.
Le mie affermazioni non vogliono minimamente attaccare un sistema od un altro, non vuole "limitare" in alcun modo le decisioni di alcuno, ma vorrei esortare tutti gli allevatori a guardare OLTRE, e di guardare in faccia i propri limiti senza scappare o trovare delle scuse per non affrontarli, di analizzare i numeri aziendali con la dovuta criticità, senza buonismo e comprensione, ma con l'idea di poterli migliorare serenamente. Credo che le problematiche che generino le infertilità siamo parecchie e non mi piace che vengano limitate SOLO ad una selezione rispetto ad un altra.
Inoltre gradirei che questa discussione non sia uno scambio di idee e spero siano quelle e non certo (almeno da parte mia) accuse verso chi non condivide le proprie idee. Qualora fosse così..meglio evitare e passare questa discussione in privato oppure a Cuneo, (visto che ci vengo spesso), ma vorrei che in questa chiacchierata pubblica, vista anche la locazione della stessa, possa essere a disposizione di tutti...se questo non avviene...l'argomento interessa solo a noi due...quindi perché annoiare gli altri ?

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16/01/2015, 23:16
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