Un saluto a tutti ,

Premetto che non sono un agricoltore e che essendo alle soglie della
pensione, vorrei prevedere una attività per il futuro, oltre che per me
anche per la famiglia che è abbastanza composita, come descrivo nel
seguito.
Sono in trattativa per l'acquisto di un podere di circa 7 ettari nel parco
dei colli Euganei in provincia di Padova. Attualmente è coltivato a vigneto
per circa 4 ettari e i rimanenti 3 sono a bosco. Non esiste sul podere
alcuna infrastruttura, neanche un rudere e vorrei poter costruire un
ricovero attrezzi (la mia abitazione è a pochi Km e ciò mi basterebbe).
L'ipotesi che sto studiando è di costituire una società , con
oggetto l'attività agricola, per acquistare il podere.
I soci di tale società sarebbero così "assortiti":
1- Io : ingegnere con esperienza pluriennale di gestione di società di
costruzioni con mansioni anche di Amministratore Delegato; Con esperienza quindi di gestione di società
2 – mia moglie : attualmente insegnante e laureata in scienze naturali (uno
dei requisiti /titoli di studio previsti per l’ottenimento del titolo di
imprenditore agricolo a titolo principale ??– da accertare): potrebbe essere uno degli
Amministratori Delegati.
3- figlio di 30 anni con diploma di liceo scientifico attualmente
disoccupato: può quindi dedicare il 100% del suo tempo al podere e potrebbe
rivestire, anche lui, le funzioni di Amministratore Delegato della
costituenda società.
4 – figlia 25 anni : laurea in scienze biologiche (biologia marina)
attualmente studente, in corso di completamento del biennio di
specializzazione
5- figlio 20 anni, studente neo iscritto all’università.

Aggiungo che mi è stato riferito che l’eventuale richiesta per il permesso
di costruire il ricovero attrezzi ed eventuali richieste di contributi o
facilitazioni previste per nuovi insediamenti agricoli e/o per
imprenditoria giovanile , sono condizionate dalla capacità di avvalersi
della qualifica di IAP (Imprenditore Agricolo Professionale) .
Tutto ciò premesso, la domanda è : la società di cui sopra i cui soci
dovrebbero avere separatamente tra loro tutti i requisiti necessari, può aver titolo
al riconoscimento della qualifica di IAP ? se ciò non fosse possibile,
quali sono le possibili soluzioni per ottenere tale riconoscimento ?
Ti ringrazio anticipatamente della cortese risposta e ti mando i miei più
cordiali saluti.

Caro ing.
la società agricola (di 7 ha) che, come nelle intenzioni, Vi apprestate a costituire, non è una multinazionale la cui gestione abbisogna di AD, Presidente, Direttori, Manager ecc. ma, più semplicemente, necessita di qualcuno che sappia “accudire” i 4 Ha di vigneto, e ciò vuol dire saper fare o saper almeno ordinare gli interventi (potature, trattamenti, gestione delle uve, ecc.) e valorizzare e tenere pulito il bosco (senza tagliarsi una gamba con la motosega).

Premesso questo (scusi l’ironia), la costituzione di una società – iscritta come IAP ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 99/2004 è comunque legata alle condizioni previste dal citato decreto legislativo, dovrà avere nella propria ragione sociale la dizione “società agricola”, e per oggetto “esclusivo” l’attività agricola prevista dall’art.2135 c.c. nonché le condizioni reddituali, di tempo e professionali prevista per lo IAP.

Per ottenere la qualifica IAP veda: www.regione.veneto.it/Economia/Agricolt ... ionale.htm

Inoltre:
www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/0178 ... AllegA.pdf

Le società semplici (s.s.), e le società in nome collettivo (s.n.c.) possono essere imprenditore agricolo professionale (IAP) se almeno un socio possiede tale qualifica ed è iscritto nella gestione previdenziale ed assistenziale per l’agricoltura, mentre per le società agricole di capitali (s.r.l. o s.p.a.) l’iscritto nella gestione previdenziale ed assistenziale per l’agricoltura deve essere necessariamente un amministratore.
Giova ricordare che la società agricola, oltre a beneficiare dei vantaggi sull’imposizione indiretta e creditizia, gode anche degli stessi privilegi in termini di imposizione diretta spettanti all’imprenditore agricolo (anche per l’acquisto dei terreni), e i redditi derivanti sono tassati sul reddito agrario.

Per un riepilogo di quanto sopra veda: www.tonalini.it/societ%C3%A0_agricola.htm

E adesso come poter costruire.

Costituita la società agricola ed ottenuta la qualifica IAP (comunque entro i due anni dall’acquisto dei terreni, per non perdere i benefici fiscali richiesti al momento della stipula), dovrà essere stilato un piano aziendale e dimostrare (all’Ispettorato Regionale per l’Agricoltura) con progetto e perizia agrotecnica la necessità dell’azienda di costruire un manufatto (ad uso abitazione, ricovero attrezzi, stalla, ecc.) strumentale alle necessità; ottenuto l’assenso dell’Ispettorato, si potrà depositare istanza al Comune di permesso a costruire, previa verifica della zona, dei vincoli (essendo nel Parco dei C.E.), ecc.

Ad ogni buon conto, ogni utile e necessaria indicazione per realizzare i Vs. obiettivi, potrà esserVi fornita da un CAA (Centro Assistenza Agricola) presso un'Associazione agricola della zona.

Cordialità

Grazie sinceramente.
L'ironia è comunque apprezzata ! Per fortuna ho dei trascorsi giovanili nei campi dei nonni, che pur se lontani nel tempo mi hanno lasciato qualche esperienza e manualità che spero torneranno utili . Grazie ancora per le indicazioni.
Avevo ben chiaro che la società che mi appresto a fare non ha le esigenze a cui professionalmente sono abituato (e la cosa mi fa solo piacere). Ho messo in evidenza la mia esperienza perchè "speravo" potesse essere di una qualche utilità per ottenere la qualifica IAP (vista l'ironia ... probabilmente avevo sopravvalutato la cosa). Rimane comunque aperta la questione se, per ottenere detta qualifica, i requisiti richiesti possono essere in capo a più persone/amministratori ? Inoltre se la laurea in Scienze Naturali è titolo adeguato ( ho trovato questa informazione su un post su questo forum, ma a me sembra che non ci "azzecca" molto ??).
Ha qualche informazione in proposito.
Un caro saluto.

Ovviamente tutti i soci possono avere la qualifica IAP (infatti ne è previsto almeno uno), se però tutti o parte voglio essere amministratori e IAP nessuno lo vieta.
Per la verifica del diploma di laurea basta fare una telefonatina preventiva all'Uff. Regionale (o nella sede provinciale di PD).
Quà i rec.: http://www.regione.veneto.it/La+Regione ... ionali.htm" target="_blank

RESTA SEMPRE VALIDO IL CONSIGLIO DI AFFIDARSI AD UN CAA (è la loro attività specifica)

Mi scuso, ma probabilmente non riesco a porre la domanda in modo corretto.
La questione è che i requisiti complessivi richiesti sono(potrebbero essere) in capo a due persone diverse:
1- figlio : ha tutto il tempo disponibile e non ha reddito ( è disoccupato) quindi possiede il requisito del tempo dedicabile in modo prevalente (> del 50%) e dell'eventuale reddito prodotto da attività agricola.
2 - moglie : laurea in Scienze Naturali ( sempre se confermato che sia valida), ma occupata e quindi non dispone del tempo nè del reddito relativo al precedente requisito di cui al figlio, ma potrebbe disporre del requisito relativo all'istruzione richiesta

La domanda: se i due fossero entrambi amministratori della società agricola, avendo complessivamente tra loro i requisiti richiesti, si può supporre che la società si possa avvalere della qualifica IAP??
Grazie dell'aiuto , sei stato comunque molto utile.

Perchè non semplifichiamo il problema:
Il suggerimento è volutamente " " in quanto necessita di approfondimento e verifica fiscale (CAA e/o notaio).

" costituite la società agricola della quale il figlio sarà amministratore (indifferentemente unico o no), chiedete i benefici previsti per l'acquisto del fondo e il "disoccupato" - non ancora in possesso della qualifica di IAP - dichiarerà in atto di volerla conseguire; entro il triennio successivo dovrà produrre la relativa certificazione all’Agenzia delle Entrate (nel contempo potrà frequentare un corso di 150 ore - normalmente organizzato dai CAA - per ottenere la formazione necessaria)" .

Attenzione però alle variabili date dalle superfici e dalle colture in atto, i 4 ettari di vigneto, porteranno i giorni/lavoro previsti alla qualifica di Cotivatore diretto e non più IAP, fermo restando i benefici per la società.

Grazie molte.
Avevo pensato anche io ad una soluzione di questo tipo, nell'ipotesi che la sommatoria dei requisiti su più amministratori non fosse applicabile. Sentirò sicuramente CAA. Il notaio mi ha confermato il periodo "di grazia" dei 36 mesi.
Sei molto gentile. Alla prossima.

sono molto gentile ma non pensare di cavartela così ... con 4 ettari di vigneto
... quando avrai definito con le scartoffie un CIN CIN con la comunità del FORUM DI AGRARIA.ORG
Ciao

CONTACI .. e speriamo che sia presto. Saluti