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Coliche 
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Sez. Asini
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ciao
ieri mi ha contattato una persona che vorrebbe acquistare due asine per rimpiazzare le due ache aveva e che gli sono morte per colica....
la cosa mi ha lasciato perplesso visto che le coliche, che nei cavalli posso essere abbastanza frequenti, negli asini sono abbastanza rare, almeno per quella che è la mia esperienza gli asini non hanno problemi con alimenti come la paglia o simili visto che mangiano praticamente tutto e lo digeriscono.
Secondo voi cosa può aver causato delle coliche tanto forti da essere letali? Le due asine sono morte una in piena estate e l'altra in pieno inverno, entrambe presentavano la pancia gonfia.
A rileggerci
ciao

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Giuseppe Acella


27/01/2010, 14:27
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eccesso di cereali forse? troppo pane?


27/01/2010, 14:34
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Epidemiologia delle coliche nell'asino
La costipazione intestinale grave è la causa più comune
Una delle più comuni cause di colica dell'asino è la costipazione grave del colon (“fecal impaction”), tuttavia non vi sono molti dati circa l'incidenza e i fattori di rischio di questa condizione. Uno studio ha valutato l'epidemiologia delle coliche da costipazione (“impaction colic”) in 4596 asini di un santuario in Inghilterra.

Tra il 2000 e il 2005 si verificavano 807 episodi di colica nella popolazione studiata. La maggior parte (54,8%) degli episodi era dovuta a una sospetta o confermata costipazione grave (impaction) dell'apparato gastroenterico.

Il rischio di mortalità di tutte le coliche (51,1%) era maggiore rispetto a quanto riportato negli altri equidi. L'incidenza di tutte le coliche (5,9 episodi ogni 100 asini ogni anno) e delle coliche da costipazione (3,2 episodi) era simile a quella dei cavalli. Uno studio retrospettivo controllato di tutte le coliche da costipazione da gennaio 2003 (193) indicava che gli asini più anziani, quelli nutriti con razioni extra e quelli che avevano sofferto in precedenza di coliche avevano un rischio maggiore di costipazione. Anche il peso corporeo inferiore, i problemi muscolo-scheletrici e le malattie di allevamento e dentali erano significativamente associati alla diagnosi di colica da costipazione.

A conoscenza degli autori, il presente è il primo studio che valuta l'incidenza delle coliche in un'ampia popolazione di asini in Inghilterra. Al contrario di altri equidi, la costipazione era la causa più frequentemente riportata di colica. Lo studio ha identificato numerosi fattori di rischio per la colica da costipazione. La maggiore età, le razioni extra e le coliche pregresse sono fattori di rischio conosciuti di colica anche in altri equidi. I risultati suggeriscono l'ipotesi che anche le patologie dentali siano associate alla colica da costipazione. Le patologie muscolo-scheletriche possono essere associate alle coliche per vari motivi, tra cui una variazione nella quantità di esercizio fisico o di tempo passato al pascolo. Altri fattori associati (peso e allevamento) devono essere ulteriormente studiati.

( fonte http://www.ii-web.it/asinisinasce/" target="_blank )

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Saluti, Innaig


27/01/2010, 15:25
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ciao
credo che la colica da costipazione possa essere giusta come diagnosi, ma è l'incidenza che non quadra due su due in sei mesi... asine tenute libere con acqua sempre presente abituate a regolare la propria alimentazione da sole ed una delle due era nata li quindi abituata alle condizioni ed all'alimentazione...
aspetto altri pareri.
ciao

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Giuseppe Acella


27/01/2010, 21:00
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Ciao a tutti,
come si riconoscono e come si possono prevenire?


28/01/2010, 17:14
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ciao
una colica si riconosce facilmente:
l'equino si sdraia e rivolge la testa e lo sguardo verso l'addome e si rotola sulla schiena ripetutamente, non urina e rifiuta l'acqua e ed il cibo.
l'animale va innanzitutto tenuto impiedi èer quel che è possibile per evitare complicazioni dovute alla posizione dell'intestino nel rotolamento, si deve subito intevenire con una terapia antidolorifica ed anitnfiammatoria e bisogna cercare di far assumere al soggetto dei liquidi di cui ha bisogno per sciogliere la massa di feci costipate nell'intestino e quindi evacuarle, bisogan tenere l'animale a digiuno per evitare che sentendosi meglio grazie alla terapia scarichi la tensione manginado in modo vorace e quindi aggravando la situazione. Ho sentito di qualcuno che vedendo soffrire il cavallo o l'asino che come detto non riesce ad urinare gli somministra dei deuretici: è sbagliaitissimo visto che la prima conseguenza della colica è la disidratazione tanto che spesso si ricorre alle flebo di di liquidi proprio per integrare quelli che la massa di feci assorbe.
Spero di non aver scritto sciocchezze.
A rileggerci
ciao

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Giuseppe Acella


29/01/2010, 17:42
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ciao
scusate non ho risposto a riguarda delle cause:
alimentazione troppo ricca di cereali o paglia, mancanza di liquidi specialmente in estate l'animale non beve a sufficienza ed un'alimentazione troppo secca crea una costipazione, un blocco intestinale dovuto al freddo o all'ingestione di acqua troppo fredda, l'ingestione di corpi estranei: plastica, terriccio, metalo, legno...
A rileggerci
ciao

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Giuseppe Acella


29/01/2010, 18:00
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Le sindromi più comuni dell'apparato digerente sono le coliche, molto dolorose, che provocano mancanza d'appetito, letargo e battuta degli zoccoli. La colica è un male più ricorrente e molto temuto. Si distinguono tre tipi di colica, spasmodica, flautolenta e con torsioni intestinali.
La gravità di queste è ampia da coliche renali leggere a coliche verminose che possono causare la morte del cavallo. La colica può essere causata da scarsa o irregolare alimentazione, da cibo fermentabile, da stress o da vermi. Può capitare che il cavallo troppo ingordo od affamato mastichi male il fieno o la pietanza, o che lavori troppo presto o troppo duramente dopo un pasto. La colica può naturalmente essere prevenuta con un'alimentazione sana ed un lavoro appropriato per ridurre i rischi. Per le coliche verminose esiste una cura preventiva con la somministrazione di un vermifugo contro gli strongili ogni primavera.
Per la colica renale sono sufficienti calmanti o antispasmodici. E' però opportuno al presentarsi di questa malattia chiamare un veterinaio e far passeggiare il cavallo. L'indigestione è un intasamento dell'intestino simile alla colica ma molto più lieve dovuta ad eccessiva alimentazione oppure ad irregolarità dentarie che non permettono una masticazione regolare. I sintomi sono la perdita della fame, la defecazione ridotta e l'aumento della sete.
Coliche addominali Con questo termine si indica un insieme di sintomi che fa riferimento alla presenza di dolore a livello della cavità addominale del cavallo. Un cavallo colpito da colica non passa inosservato neanche all'occhio inesperto; infatti caratteristici del cavallo in colica sono le possibili combinazioni dei seguenti atteggiamenti: rotolarsi di continuo, raspare il terreno con un anteriore, guardarsi il fianco, avere addome, torace e/o collo sudati; altri segnali che devono fare insospettire sono anche il riscontro della lettiera in particolare disordine, il trovare la razione o parte di essa non consumata, l'assenza di feci nella stalla, l'osservazione di ferite ed ecchimosi sulla testa e sugli arti del cavallo. Tutti questi segnali ci indicano che il cavallo potrebbe avere avuto qualche problema in nostra assenza.
La prima affermazione di cui bisogna sempre tenere conto è che per il cavallo una colica non è mai un "semplice mal di pancia", ma una condizione che è potenzialmente in grado di mettere a serio rischio la salute e la vita del cavallo. Nella premessa si è cercato di descrivere in poche righe quanto complesse siano l'anatomia e la fisiologia dell'intestino del cavallo; una qualsiasi causa in grado di alterare il normale transito degli alimenti lungo il tubo digerente può diventare un fattore capace d'innescare quegli eventi che sono alla base dell'insorgenza di una colica. Purtroppo a tutt'oggi ancora non si conoscono con precisione e certezza assoluta i motivi per cui un cavallo viene colpito da una colica; infatti anche il cavallo meglio tenuto ed alimentato può essere soggetto a colica. Sicuramente ci sono dei fattori di rischio che aumentano notevolmente le probabilità che un cavallo possa manifestare i sintomi caratteristici della colica e tra questi, sicuramente, vanno ricordati:
alimenti di scarsa qualità
carenza di acqua
distribuzione delle profende ad orari sempre diversi
distribuzione della razione in un'unica profenda
carenza di programmi antielmintici
improvvise variazioni della dieta
viaggi lunghi senza soste

Con l'instaurarsi dei primi sintomi osservabili del cavallo in colica s'innescano una serie di "reazioni a catena" che possono far precipitare rapidamente anche una situazione che poteva apparentemente essere sotto controllo o di non apparente gravità. Ad esempio una semplice costipazione di lieve entità del grosso intestino, se non trattata, può determinare una costipazione sempre più grave che a sua volta impedirà il riassorbimento di liquidi dall'intestino determinando una condizione di schock ipovolemico che, in associazione alla costipazione stessa, provocherà un danno ischemico dell'intestino con la successiva alterazione della mucosa intestinale ed il passaggio nella circolazione sistemica di endotossine (che con la loro azione innescano una serie di reazioni a catena non più controllabili e che coinvolgono tutto l'organismo)… A questo punto il destino del cavallo potrebbe essere già segnato, mentre se ci si fosse accorti in tempo della situazione e si fosse intervenuti tempestivamente con ogni probabilità il cavallo non avrebbe avuto serie conseguenze. Quindi al primo segnale di sospetto bisogna chiamare immediatamente il veterinario in quanto la colica va sempre considerata come un'emergenza di assoluta priorità. Al medico bisogna descrivere quanto abbiamo osservato senza tralasciare nulla ed in particolare se abbiamo già trattato il cavallo con qualche farmaco; infatti alcuni di questi sono in grado di "mascherare" parte della sintomatologia colica che si ripresenterà con tutta la sua violenza al termine del suo effetto e quando potrebbe essere già troppo tardi per intervenire con efficacia. Il tempo è uno dei fattori determinanti per la riuscita del trattamento di un cavallo in colica.
Per cercare di capire da quanto tempo il cavallo è in colica (spesso non si è presenti al momento iniziale della sintomatologia) osserviamo lo stato della lettiera, della razione alimentare e se il cavallo presenta delle ferite o ecchimosi, infatti una lettiera in disordine, la razione alimentare consumata ed il cavallo con ferite causate dal rotolamento (come abbiamo già detto precedentemente) sono tutti riscontri che indicano che il cavallo, probabilmente, è in colica già da qualche ora e che non dobbiamo perdere neanche un minuto. Le coliche del cavallo possono essere classificate, in base al trattamento a cui possono essere sottoposte in:
coliche chirurgiche (in percentuale sono quelle meno frequenti)
coliche mediche
Le prime insorgono fin dalle prime fasi con una sintomatologia abbastanza evidente; l'evento patologico ha determinato della alterazioni a livello d'intestino, come cambiamenti di posizione o rotture, che possono essere trattate solo ricorrendo all'intervento chirurgico. Purtroppo molto frequentemente si possono sovrapporre delle situazioni che non facilitano la comprensione della situazione e spetta al veterinario consigliarci sulle possibili alternative; comunque un buon metodo per capire quale sia l'evoluzione della situazione è la risposta al trattamento antidolorifico; l'incapacità dei farmaci e del trattamento indicano sempre che il problema presente è grave e che probabilmente per salvare la vita del cavallo è necessario ricoverarlo presso una struttura dove, se necessario, si potrà intervenire chirurgicamente. Va detto che il ricorso a questa eventualità ha dei costi molto elevati, quindi prima di dare l'assenso all'intervento è necessario che il proprietario del cavallo venga informato adeguatamente sulla situazione e che venga chiarito qualsiasi dubbio possa avere. Le coliche mediche sono tutte quelle risolvibili senza dover far ricorso all'intervento chirurgico. Sono la maggiore parte e se riconosciute e trattate in tempo, generalmente, si risolvono senza lasciare conseguenze sulla salute del cavallo.
Fonte APA (Associazione Provinciali Allevatori, Cuneo)

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Saluti, Innaig


30/01/2010, 0:04
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Non mi ero mai posto il problema delle coliche....ora dopo aver letto mi rendo conto che faccio tutto quello che non devo fare,
scusate ma la paglia agli asini voi non la date?io mischio metà paglia e metà fieno, poi hanno un paddock di mq 400con tettoia, e mi è difficile controllare la lettiera, anche perchè se la mangiano,ho provato a metterla, hanno gradito eccome :lol:
per due asini di taglia media consumo una balla di fieno ed una di paglia in 2-3 giorni, è poco o tanto?
La paglia può determinare coliche? quanto tempo può durare una colica, possono essere autorisolventesi?

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l'occhio vede quel che la mente sa. Pascal
meglio un becco che ti fa amico che un amico che ti fa becco. Micalizio


30/01/2010, 1:51
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ciao a tutti!! le coliche da costipazione sono imputabili alla scarsa qualità dei foraggi,in particolare qualli sfalciati tardivamente e sottoposti ad una fienagione prolungata, tutto ciò comporta un aumento di lignina che rende il prodotto poco digeribile...ovviamente stiamo parlando di erbivori monogastrici e quindi a differenza dei ruminanti vi è anche una minore predisposizione fisiologica a degradare questi prodotti che proprio nei poligastrici vengono attaccati dalle popolazioni microbiche ruminali costituite da batteri,funghi e protozoi...la paglia è sicuramente un alimento poco indicato in elevate quantità e predispone l'animale a questi inconvenienti, essendo molto usata come lettiera sarebbe auspicabile somministrare in abbondanza fieno di ottima qualità per evitare che gli animali spinti dalla fame ne consumino troppa ...un saluto :geek: :ugeek: :!: :D


01/04/2010, 15:40
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