Switch to full style
Rispondi al messaggio

Zeolite Vs Oidio: funziona?

26/06/2020, 15:18

A seguito di un suggerimento ho letto molta documentazione entusiastica, realizzata dai produttori, riguardo ai benefici della Zeolite sulle vigne, come ammendante e come trattamento anti-peronosporico, anti-botritico ed anti-oidico: posto che a me interessa solo in funzione anti-oidica (ed eventualmente per sua capacità ammendanti, come ad esempio il trattenere l'umidità nel terreno), vi chiedo: funziona? Chi l'ha provata in campo che ne dice?

Grazie a tutti anticipatamente per la condivisione di conoscenze e di esperienze!

Re: Zeolite Vs Oidio: funziona?

26/06/2020, 18:47

Chi l'ha provata dice di si. Io che sono a bassi volumi ho paura mi intasi i filtri ma mai provata. Ce ne sono comunque di vare tipologie.

Re: Zeolite Vs Oidio: funziona?

26/06/2020, 19:16

Io ti posso dire che cercando in bibliografia ho trovato una prova di lotta su melo condotta recentemente come tesi di laurea sotto la supervisione dall'Università di Milano in alta Val Camonica nei confronti della capocapsa e della ticchiolatura, su un totale di 380 piante. Sono stati fatti cinque trattamenti e i risultati sono stati confrontati con metodi statistici; furono istituite tre tesi: A - testimone non trattato, B- tesi campione trattata con criteri convenzionali (insetticidi e fungicidi), C - tesi sperimentale trattata con zeolite chabasite (è di origine italiana, proviene da antichi giacimenti di origine vulcanica siti tra Lazio e Toscana) unita a EMA (miscela di microrganismi efficaci attivati ottenuti dalla fermentazione della melassa).

La zeolite chabasite è classificata come corroborante (sono prodotti iscritti in un apposito elenco MiPAAF), e in virtù della sua struttura crea una pellicola scabrosa che ostacola l'ovideposizione degli insetti, inoltre assorbe l'acqua e quindi impedisce il formarsi di quel velo liquido indispensabile per la germinazione in generale delle spore fungine; non interferisce con la fotosintesi anzi sembra filtri le radiazioni potenzialmente nocive e riduca la traspirazione, inoltre grazie alla sua solubilità in acqua si disperde facilmente e uniformemente con le irrorazioni per poi cristallizzare su fogliame e frutti.

I risultati hanno mostrato nessuna significativa differenza tra le tesi B e C, mentre rilevanti erano quelli con la tesi testimone.

Re: Zeolite Vs Oidio: funziona?

27/06/2020, 1:33

Alessandro1944 ha scritto:Io ti posso dire che cercando in bibliografia ho trovato una prova di lotta su melo condotta recentemente come tesi di laurea sotto la supervisione dall'Università di Milano in alta Val Camonica nei confronti della capocapsa e della ticchiolatura, su un totale di 380 piante. Sono stati fatti cinque trattamenti e i risultati sono stati confrontati con metodi statistici; furono istituite tre tesi: A - testimone non trattato, B- tesi campione trattata con criteri convenzionali (insetticidi e fungicidi), C - tesi sperimentale trattata con zeolite chabasite (è di origine italiana, proviene da antichi giacimenti di origine vulcanica siti tra Lazio e Toscana) unita a EMA (miscela di microrganismi efficaci attivati ottenuti dalla fermentazione della melassa).

La zeolite chabasite è classificata come corroborante (sono prodotti iscritti in un apposito elenco MiPAAF), e in virtù della sua struttura crea una pellicola scabrosa che ostacola l'ovideposizione degli insetti, inoltre assorbe l'acqua e quindi impedisce il formarsi di quel velo liquido indispensabile per la germinazione in generale delle spore fungine; non interferisce con la fotosintesi anzi sembra filtri le radiazioni potenzialmente nocive e riduca la traspirazione, inoltre grazie alla sua solubilità in acqua si disperde facilmente e uniformemente con le irrorazioni per poi cristallizzare su fogliame e frutti.

I risultati hanno mostrato nessuna significativa differenza tra le tesi B e C, mentre rilevanti erano quelli con la tesi testimone.



Di test affidabili su vite, invece ne hai? Magari contro l'oidio?
Rispondi al messaggio