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Biomasse - opportunità per l'agricoltura 
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Iscritto il: 29/09/2009, 1:44
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Apro questo argomento per vedere se suscita un po di interesse, magari ancor di più del fotovoltaico ;)


12/11/2009, 16:44
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Iscritto il: 10/03/2009, 15:08
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Località: Asti
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a me interessa, pero' in questo campo sono del tutto ignorante. Spero che qualcuno possa intervenire.

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http://www.estapp.ch
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12/11/2009, 18:31
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Iscritto il: 29/09/2009, 1:44
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Località: Abbiategrasso (MI)
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Con le biomasse (scarti legnosi, paglia, sansa, scarti della lavorazione del riso ecc) si può fare praticamente di tutto.
L'unica problema è assicurare la quantità annua necessaria.

Diciamo che per fare qualcosa di serio, cioe sia produzione di energia che di calore, ci vogliono intorno ai 1200 ton/anno di cippato.


12/11/2009, 18:42
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Iscritto il: 20/07/2009, 9:41
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e stato ammesso che anche con il letame di bovini ovini suini ecquini avicoli si potrebberà creare l'energia elettrica e anche altri tipi di riscaldamento ecc.


12/11/2009, 19:18
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Località: Abbiategrasso (MI)
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Certamente, però in qual caso si tratta di impianti a biogas, rispetto alle biomasse solide la gestione è decisamente più complicata.
Devi gestire con attenzione la fase di produzione del biogas, se per esempio sbagli a buttare qualcosa dentro il digestore si rovina tutto il processo.
Con le biomasse solide invece si buttà tutto dentro una caldaia e non ci sono batteri o sostanze che possono rovinare il processo di combustione.


12/11/2009, 19:24
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vi sono varie possibilita di uso delle biomasse
la piu semplice e' quella di bruciarle per produrre calore , per produrre vapore acqueo per le centrali termoeletriche.

altra possibilita , molto recente , e' il recupero degli scarti legnosi(segherie , potature legnose, cassette di lagno , bancali, pedane) e gasificarli , cioe fargli fare uan combustrione imerfetta sui 800 gradi e produrre monossido di carbonio , e poi liquefarlo ad altra pressione.

non piu tardi di 2 mesi fa cera un bell'articolo sull'informatore agrario.

unaltra possibiilita , e' quella di far fermentare i liquami , per la produzione di metano , spesso aggiungendo insilato di amis , sorgo , ma anche come mi ha detto un mio amico tecnico , recuperando il latte mastitico dalle sale mungitura, o il colostro in eccesso , oppure lo scarto della essicazione del mais , rotture di granella, o mais , e grano non vendibile , per alterazioni.

una dele ultime novita e quello di produrre etanolo , trattando la fibra di certe graminacee, tipo sorgo da biomassa o canna palustre e facendola fermentare a 40 gradi ,e mi sembr ci sia un progetto nel vercellese in questo senso da uan ditta che tratta cipapto in rpv di cuneo..

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Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.


12/11/2009, 20:01
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e dell'uso della canna comune c'è qualcuno che puo dirmi qualcosa?
dommi

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Domenico


12/11/2009, 20:11
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grintosauro ha scritto:
vi sono varie possibilita di uso delle biomasse
la piu semplice e' quella di bruciarle per produrre calore , per produrre vapore acqueo per le centrali termoeletriche.

altra possibilita , molto recente , e' il recupero degli scarti legnosi(segherie , potature legnose, cassette di lagno , bancali, pedane) e gasificarli , cioe fargli fare uan combustrione imerfetta sui 800 gradi e produrre monossido di carbonio , e poi liquefarlo ad altra pressione.

non piu tardi di 2 mesi fa cera un bell'articolo sull'informatore agrario.

unaltra possibiilita , e' quella di far fermentare i liquami , per la produzione di metano , spesso aggiungendo insilato di amis , sorgo , ma anche come mi ha detto un mio amico tecnico , recuperando il latte mastitico dalle sale mungitura, o il colostro in eccesso , oppure lo scarto della essicazione del mais , rotture di granella, o mais , e grano non vendibile , per alterazioni.

una dele ultime novita e quello di produrre etanolo , trattando la fibra di certe graminacee, tipo sorgo da biomassa o canna palustre e facendola fermentare a 40 gradi ,e mi sembr ci sia un progetto nel vercellese in questo senso da uan ditta che tratta cipapto in rpv di cuneo..


La gassificazione va bene per impianti con potenze superiori ad 1 MW.
Per impianti di taglia più piccola, tra i 200 kWel e il MWel esistono soluzioni con caldaie a biomasse unite ad una turbina per la produzione di elettricità.
Rispetto alle altre soluzione è più semplice e affidabilie, l'unico contro è forse l'efficienza inferiore nella produzione di elettricità.

Per impianti ad oli vegetali ci sono due problemi:
1) ancora non si è capito come deve avvenire il tracciamento
2) se non riesci ad autoprodurtelo nelle quantità necessarie acquistarlo è un salasso.


12/11/2009, 20:46
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Faccio i conti della serva, tanto poi me li fa spulciare raviolo :D

Turbina da 1 MWel = 1.260.000 €
Caldaia a biomasse da 5 MWt = 1.200.000
Altro = 500.000

Totale impianto = 2.960.000 €

Ore di funzionamento = 8000
Produzione di elettricità = 7600000 kWh/anno
Produzione di calore = 32800000 kWht/anno

Incentivo produzione elettricità = 0,28 €/kWh
Totale = 2.128.000 €/anno

Vendita calore (0,05 €/kWht)
Totale = 1.640.000 €

Consumo biomasse = 2500 kg/h
Spesa biomasse (cippato a 50 €/ton) = 1.000.000 €

Manutenzione: 50.000 €

Totale ricavi
3.768.000 €/anno

Totale spese
1.050.000 €/anno

Utile
2.718.000 €/anno

Ovviamente se non si utilizza il calore il risultato è diverso.


12/11/2009, 21:12
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considerare gli oli vegetali come biomasse ,secondo em nn e' corretto

perche gli oli sono gia prodotti di trasformazione, comunque ben venga i conto da te fatto.


se ho capito bene la canna palustre per la produzione di etanolo , e' raccolta a trasportata a carico del trasformatore , penso che sararaccolta in uno stadio erbaceo , con le fibre non troppo lignificate.

da quanto ho capito dovrebbe andare bene per chi dispone grosse quantita di liquame e non sa cosa farne..

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13/11/2009, 0:20
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