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Riconoscimento specie, tartuficoltura e confronto con tartufai
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Tartuficoltura:esperienze , tecniche , opinioni e ricerca

24/09/2017, 18:50

Come giustamente suggerito da Flavio apro nuovo topic per non sporcare troppo quello delle tartufaie.

Re: Tartuficoltura:esperienze , tecniche , opinioni e ricerc

24/09/2017, 19:00

Per quanto imparato fino ad ora , pur non avendo ancora la minima esperienza pratica , mi sento di condividere le considerazioni di Angelo.
Io non sono mai stato uno che legge , impara a memoria la nozione e la applica , mi sono sempre posto delle domande sul perché quindi per quanto riguarda l'inoculo si trova scritto ovunque che per l'estivo va fatto in settembre.
Perché?
Secondo me solo in quanto è la fine della stagione di produzione e quindi si può gettare spore e lavorare il terreno senza creare danno alla produzione.
In natura però i fioroni degli scorzoni si trovano già a marzo e vanno marci subito , se supponiamo di non raccogliere nulla ci sarà un continuo di fruttificazione e marcimenti fino a fine stagione quindi non trovo nessuna spiegazione logica nell'affermare che l'inoculo sullo scorzone va fatto esclusivamente in settembre.

Re: Tartuficoltura:esperienze , tecniche , opinioni e ricerc

28/09/2017, 10:17

Siete tutti a cavare bianco che non scrive più nessuno? :D :D
Se sì come sta andando?
Da me si comincia domenica! ;)

Re: Tartuficoltura:esperienze , tecniche , opinioni e ricerc

28/09/2017, 20:42

Io l'inoculo sporale di melanosporum lo farò per la prima volta a marzo, quando farò anche l'erpicatura. Penso che per ogni tartufo ci sia il periodo migliore.
È nel mio caso è appena prima della ripresa vegetativa del tartufo / pianta.

Re: Tartuficoltura:esperienze , tecniche , opinioni e ricerc

28/09/2017, 22:38

Nel caso del melanosporum casca a pennello con la ripresa vegetativa l'unica cosa cui prestare estrema attenzione è che tutti i tartufi usati siano quelli giusti! ;)

Re: Tartuficoltura:esperienze , tecniche , opinioni e ricerc

29/09/2017, 12:56

La ripresa vegetativa non incide sulla micorrizazione.le spore germinano e seguono il loro ciclo biologico indipendentemente.se no non si spiegherebbe la maturazione di melanosporum o bianchetto in fa se di dormienza o semi.

Re: Tartuficoltura:esperienze , tecniche , opinioni e ricerc

29/09/2017, 15:47

Sarebbe molto interessante uno studio in natura per definire i fattori fondamentali che favoriscono la germinazione delle spore e per quanto tempo resistono , dopo la germinazione , senza incontrare una radice con cui sviluppare il rapporto di simbiosi.
Se una spora germina e ha una radice libera nei suoi paraggi allora potrà iniziare il suo ciclo biologico ma se germina senza aver radici disponibili?
Probabilmente ci saranno dei fattori che dipendono anche dalla presenza delle radici che favoriscono la germinazione delle spore che altrimenti dovrebbero restare dormienti fino al momento propizio.

Re: Tartuficoltura:esperienze , tecniche , opinioni e ricerc

29/09/2017, 21:22

Le spore dei tuber non restano dormienti x molto.quando germinano se non trovano radici muoiono.come ti avevo scritto pin pvt vezzola dice che massimo in anno permangono nel terreno.ripeto massimo.e comediceva lui quelle scongelate hanno un risveglio piu veloce.

Re: Tartuficoltura:esperienze , tecniche , opinioni e ricerc

30/09/2017, 9:09

Non metto in dubbio le osservazioni di Vezzola ma in natura secondo me non è così.....
Ti porto un esempio pratico.
Nelle mie zone negli anni 80-90 sono stati fatti diversi riboschimenti a pino nero in molte zone della pedemontana.
A distanza di 15-20 anni si è iniziato a raccogliere in maniera abbondante tuber mesentericum e tuttora la produzione è buona e ha la particolarità di non avere un odore di acido fenico così forte come quello tipico di Bagnoli.
La possibilità che gran parte dei pini fossero già micorrizati è decisamente remota , quindi l'unica spiegazione plausibile è che le spore fossero già nel terreno da chissà quando e trovandosi nelle condizioni di poter germinare e instaurare il rapporto di simbiosi con una pianta adatta lo hanno fatto.
Altro esempio sono i pascoli abbandonati colonizzati dai noccioli in zone dove fino a 15-20 anni fa c'era una distesa immensa di prati costantemente sfalciati e privi di qualsiasi forma arbustiva ora si raccoglie sia qualche scorzone sia mesenterico ma attorno a quelle zone non sono presenti altre tartufaie , non è possibile che in così poco tempo in maniera naturale si siano propagate in quel modo , è quindi ipotizzabile che già fossero presenti nel terreno.
Quindi il fatto di dire che le spore in generale non durano nel terreno non è un'affermazione corretta , la spora di un fungo è un organismo estremamente resistente in natura capace di sopportare le condizioni più avverse fino al presentarsi di quelle ideali per poter germinare.
Che esperimenti sono stati fatti da Vezzola?
E' possibile trovare documentazione?

Re: Tartuficoltura:esperienze , tecniche , opinioni e ricerc

30/09/2017, 13:15

Puoi trovare degli scritti del vezzola.ne ha fatti piu di uno. È facile che le piante inserite fossero gia micorrizate. Come i tigli piantati nelle citta.un mio amico raccoglie tartufi nei lecci di un vivaio.fortunato chi li comprera x il giardino.poi ci sono sempre gli animali che distribuiscono le spore.
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