Switch to full style
Riconoscimento specie, tartuficoltura e confronto con tartufai
Rispondi al messaggio

Impianto a coppie di alberi

26/07/2017, 16:59

Questa foto è parte di un documento francese sul melanosporum facilmente reperibile... mi chiedo se qualcuno ha sperimentato in italia una cosa simile col Magnatum per vedere se si produce un qualche effetto positivo (facilitazione di attecchimento, o precoce entrata in produzione...) Voi cosa ne pensate?
Allegati
Screenshot_2017-07-26-16-48-39.jpeg

Re: Impianto a coppie di alberi

27/07/2017, 8:27

puoi mettere il link del file? comunque sul bianco già non si sa se le piante potranno portare a tartufi figuriamoci su tecniche di impianto. comunque non credo ci possano essere problemi visto l'ombreggiamento che andrebbe a fare

Re: Impianto a coppie di alberi

27/07/2017, 13:34

https://www.google.it/url?sa=t&source=w ... aX1DcQrgOg

Se ho fatto bene dovrebbe essere questo...

lo so che è una causa persa pensare che qualcuno publicizzi le proprie sperimentazioni sul magnatum, ma sono convinto che di gente che sperimenta ce ne sia molta.... magari qualcuno sta già raccogliendo i frutti dei propri esperimenti passati. Diciamo che io la domanda l'ho buttata lì tanto per provare. Comunque io per esempio di accoppiare due o tre piante a bianco nel poco spazio rimastomi, lo farò...se i dati dei francesi confermano una precoce entrata in produzione del melanosporum, magari funziona anche col magnatum... angelozzi, tanto per dire, col bianco consiglia di aumentare la densità di impianto. Saluti.

Re: Impianto a coppie di alberi

27/07/2017, 21:16

Quello che dici non ha nessun senso. Mettere una pianta attaccata a 50 cm significa che una prenderebbe il sopravvento sul altra....poi un altro consiglio che ti do, fai il contrario di quello che angelozzi ti ha detto che ci azzecchi di sicuro....saluti

Re: Impianto a coppie di alberi

27/07/2017, 23:22

l'impianto a coppie è abbastanza sviluppato in francia. il sesto di impanto resta il medesimo, solo che le piante sono messe a coppie. generalmente essenze diverse. nocciolo-roverella, leccio-roverella,ecc.
il magnatum vuole ombreggiamento quindi sesti ridotti, da 3x3 a 5x3 a seconda delle essenze usate. il problema del magnatum è trovare piante che diano poi tartufi. ci sono molto che sperimentano, ma per ora vendono solo piante a cifre esorbitanti e di risultati certi non se ne sono ancora visti.

Re: Impianto a coppie di alberi

27/07/2017, 23:25

Tarty in quel documento si parla addirittura di siepi e naturalmente di tenere in equilibrio il livello di crescita delle piante vicine, il che presuppone di fare delle potature... riguardo ad angelozzi mi viene da pensare che non essendoci col bianco il problema di garantire un buon livello di insolazione, ed essendo forse persino auspicabile un certo ombreggiamento, il consiglio sia dato in buona fede...forse sei un po' sentenzioso, dici di fare il contrario di qualcuno senza entrare troppo nel merito, mi viene da chiedere, machettaffattoangelozzi? :D

Re: Impianto a coppie di alberi

27/07/2017, 23:29

Paolosame: e dell'ipotesi che la vicinanza tra le piante aumenti la carica del micelio nel terreno che ne pensi? Potrebbe aiutare il magnatum a non perdere le micorrizazioni che, secondo i dati, si perdono nel passaggio dal vivaio al campo aperto?

Re: Impianto a coppie di alberi

27/07/2017, 23:45

il problema sono le piante non tanto il come sono messe a dimora. comunque la vedo dura mettere delle farnie o dei pioppi a 50 cm. troppo grossi. gli impianti a 2 essenze vengono fatti per il melanosporum dove le piante vengono allevate a bonsai quindi non superano i 2-2.5 m

Re: Impianto a coppie di alberi

28/07/2017, 0:16

Io ho ordinato noccioli e carpini che potrebbero essere contenuti più facilmente

Re: Impianto a coppie di alberi

28/07/2017, 0:29

Il progetto MAGNATUM di cui è presente una pubblicazione in rete, ha dimostrato che i corpi fruttiferi venivano prodotti là dove la concentrazione del fungo era più alta, quindi penso che il riuscire ad aumentarla favorirebbe la creazione di un contesto favorevole... Il problema da quel che sembra è che il micelio si sviluppi così lentamente da dar modo ai competitori di soppiantarlo, sulla qualità delle micorrizzazioni in vivaio invece, da quello che ho capito, si sono fatti dei passi avanti rispetto a quello che succedeva 20 anni fa... Mi sbaglio?
Rispondi al messaggio