Ventidue dei 27 paesi dell'Unione europea hanno lanciato, giovedì 10 dicembre, "un appello di Parigi" per una politica agricola ed alimentare comune "forte", che tenga conto di un'alimentazione differenziata, della difesa dei redditi degli agricoltori e degli aspetti ambientali. Il ministro dell'agricoltura italiano, Luca Zaia, si è rallegrato del consolidamento dell'asse franco-italiano (...): "Sono molto soddisfatto per l'esito del vertice di oggi a Parigi. L'asse Italia-Francia, due Paesi che condividono la visione di fondo dell'agricoltura, si è consolidato, facendosi capofila di un folto gruppo di Stati membri a cui sta a cuore il futuro del sistema agricolo europeo. A chi vorrebbe lasciare l'agricoltura in balia dei capricci del mercato oggi diciamo che senza agricoltura non c'è Europa e senza Pac non c'è agricoltura. Liquidare la politica agricola comune significa condannare a morte lo scenario rurale europeo e tutto ciò che ruota attorno ad esso, non ultimo l'agriturismo, che della terra europea si nutre e che ha connotati economici forti." al di la delle dichiarazioni di circostanza è giunto il momento di ridisegnare la PAC per rafforzare i suoi effetti positivi. Soltanto una PAC in grado di promuovere in maniera efficace gli interessi della società nel suo insieme sarà legittimata agli occhi dei cittadini ed in grado di sopravvivere nel lungo periodo. Così come messo in evidenza da un gruppo di eminenti economisti agrari, si possono individuare quattro gruppi di obiettivi potenziali per la PAC: migliorare l’efficienza economica e la competitività, garantire la sicurezza alimentare, modificare la distribuzione del reddito, e promuovere la produzione di beni pubblici. Soltanto l’ultimo di questi obiettivi costituisce però una base sostenibile per la PAC del futuro. La riforma della PAC è quindi un passaggio importante nella costruzione di un’UE più efficace, in grado di assicurarsi e conservare il sostegno dei suoi cittadini. Inoltre, potrebbe consentire un riorientamento dell’allocazione della spesa in tutte le linee del bilancio verso beni pubblici Europei.
Purtroppo non sono riuscito a farlo uscire prima... LA RIFORMA DEL BILANCIO COMUNITARIO ED IL FUTURO DELLA PAC Il documento in preparazione: motivazione, fasi di realizzazione, stato di avanzamento di Benedetto Rocchi - Università di Firenze