Boffe

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Bellissimo!

grazie

che bello che è,per la Boffa si che si può parlare di un recupero serio

La perplessità che nutro su questa razza risiede in due punti.
I soggetti odierni hanno gli orecchioni bianchi?
Depongono uova bianche?

Quanti sono numericamente e come sono distribuiti sul territorio italiano .
Possiamo parlare di nuclei riproduttivi con numerosità minima?


Qui come altrove vale il detto :"una rondine non fa primavera".
Ricordiamoci che pochi soggetti sono vulnerabili ,come sono vulnerabili pochi allevatori.
Per parlare seriamente di razza in fase di recupero si deve contare almeno su un centinaio di riproduttori in attività distribuiti in più allevamenti. Questa condizione risulta per lo più disattesa da molte razze mantenute in ambito sportivo.
Ciò implica di fatto un graduale scadimento del ceppo dovuto ad ovvi motivi di deperimento genetico.

d'accordo su tutto,il mio apprezzamento era oltre per il soggetto,per le modalità e la serietà con le quali si sta affrontando il recupero

intanto complimenti vivissimi a Marco, il galletto cresce molto bene. Ma non erano due? E l'altro fratello come sta?

per rispondere ad Alessio.
Ad occhio e croce dalle foto di Marco i suoi esemplari hanno orecchione bianco. di fatto dopo il taglio con un ibrido a orecchione rosso fatto verso il 1999-2000 dall'allevatore che custodiva questo ceppo l'orecchione si è sempre presentato sporco di rosso, e in certi casi quasi completamente rosso. Ad oggi continuano a nascere sia capi con orecchione candido che capi con orecchioni quasi vermiglio. questo è un punto critico di selezione.
il ceppo in questione, stando alle parole dell'allevatore originario, ha sempre deposto (da una sessantina d'anni) uova a guscio roseo-marroncino. nello standard pubblicato da Mazzon nel 1937 nella Rivista degli Allevatori l'uovo è citato a guscio bianco O roseo. Stando a una serie di resoconti storici - Taibell, eccetera - e alla testimonianza di alcuni anziani allevatori sulla forma degli animali presenti nel padovano negli anni '40-'50, io credo che fin dai primi decenni del secolo scorso la razza sia stata incrociata con razze come wyandotte e orpington, e che alcune caratteristiche di base di queste razze come colore delle uova e forma siano diventate col tempo caratteristiche della razza. nessuno dei miei esemplari ha mai fatto uova bianche, e non credo che - senza inserire sangue di altre razze - torneranno a deporre uova bianche in tempi brevi.
per l'orecchione invece come già detto le potenzialità ci sono e basterà fare selezione.

lo stato di questi animali è al limite dell'estinzione, con meno di una decina di allevatori e meno di un centinaio di capi allevati.
purtroppo siamo ancora lontani dal poter parlare di recupero avvenuto, ma certo mi fa piacere che ci siano allevatori che si stiano impegnando nel suo allevamento. dal cantomio continuerò a cercare nel veneto altri ceppi riconducibili a questa razza, nella speranza di darle nuova linfa e soprattutto di ampliare il ventaglio di allevatori.

Ciao Andrea, i galletti ci sono ancora tutti ma quello di cui ho messo le ultime foto è il più bello.
Confermo uova roseo-marroncine e orecchioni dal rosso (come il gallo riproduttore delle foto di inizio discussione) al bianco venato di rosso (come le femmine che ho).

Ma la Boffa in colorazione marroncina/fulva, deve essere un fulvo tinta unita oppure deve essere disomogeneo?

la colorazione delle boffe è ancora motivo di ricerca e di un pizzico di mistero.
le foto storiche mostrano galline simili a quelle di marco, con mantellina nettamente più scura e tracce di pepatura su remiganti e vicino alle timoniere, ma la colorazione veniva definita avana. il gallo aveva mantello lucido, non opaco, e c'è una solafoto della testa di uno di essi che mostra un animale dalla tonalità molto scura. testimoni oculari che hanno visto la razza negli anni '40-50 parlavano di una bellacolorazione rossastra o fulva. da una stessa covata si possono avere animali quasi rossi a coda nera, animali simili a quelli di marco, animali fulvi piuttosto uniformi.insomma, c'è molto da lavorare a proposito.