Formazione: Perito tecnico specializzato in elettronica e telecomunicazione
Re: Patate, tipi di pasta e utilizzazione
03/01/2012, 16:30
ciao a tutti,scusate la mia ignoranza in materia,ma potete spiegarmi questa cosa?
claColombo ha scritto:ciao grazie per la spiegazione è molto interessante.quindi quanto pensavo io puo accadere,cioe se piantiamo due patate di specie diverse una vicino l altra ad es la chiamiamo A e B ,è possibili che la pianta A venga inpollinata dalla pianta B,e quindi dalla pianta A nascano i tuberi come la B,o sia A che B?non so se mi sono fatto capire. auguri a tutti
inoltre volevo capire se avevo ben afferrato il concetto: sezionando il tubero, all interno di esso ci sono questi semini che essiccati possono essere poi interrati e generare le future piante?
Le qualità e i difetti delle patate si potrebbero definire in 4 tipi. TIPO A: patate sode (da insalata) appartengono per lopiù a cultivar precoci , a basso tenore di amido, i tuberi non sbriciolano al taglio , ma come si dice in gergo "tengono la fetta". TIPO B: patate mediamente sode(buone per tutti gli usi) Devono appena essere leggermente farinose, ma restare intere alla cottura o appena appena sfaldarsi. Possono essere utilizzate per insalata, frittura e puree. TIPO C: Patate farinose . Di pasta quindi asciutta, tendente a sfaldarsi alla cottura , idonee per un buon puree, per gnocchi e per essere cotte al forno ; per essere fritte sono troppo asciutte e assorbono quindi troppo grasso. Agronicamente sono tipi semitardivi. --Le kennebek di cui hai accennato sopra possono assimilarsi a questo ultimo gruppo, perciò non sono molto indicate per fritture. Marcello[/quote] Buon anno a tutti, potresti indicarmi un paio di varietà x ogni tipologia ? parlavi di 4 tipologie ma ne vedo solo 3, ne manca 1 o è un errore di digitazione ? grazie in anticipo per le sempre precise informazioni.
claColombo ha scritto:ciao a tutti,scusate la mia ignoranza in materia,ma potete spiegarmi questa cosa?
claColombo ha scritto:ciao grazie per la spiegazione è molto interessante.quindi quanto pensavo io puo accadere,cioe se piantiamo due patate di specie diverse una vicino l altra ad es la chiamiamo A e B ,è possibili che la pianta A venga inpollinata dalla pianta B,e quindi dalla pianta A nascano i tuberi come la B,o sia A che B?non so se mi sono fatto capire. auguri a tutti
inoltre volevo capire se avevo ben afferrato il concetto: sezionando il tubero, all interno di esso ci sono questi semini che essiccati possono essere poi interrati e generare le future piante?
c'e un po di confusione.... le patate fanno i fiori poi i frutti che contengono i semi che NON si usano perchè non si sa cosa nasce (un po come i frutti degli alberi domestici) si usa invece i tuberi che hanno gli "occhi" da cui nascono le radici e la pianta che si svilupperà all'aria... siccome le patate grando hanno molti occhi e nascerebbero tante piante troppo fitte. conviene tagliarle apezzi in modo che ogni pezzo habbia uno o due occhi e quindi ci si può regolare meglio nella distribuzione delle piante, l'alternativa è comperare delle patatine da seme che essendo piccole hanno pochi occhi e si mettono direttamente come sono..
tex29 ha scritto:Le qualità e i difetti delle patate si potrebbero definire in 4 tipi. TIPO A: patate sode (da insalata) appartengono per lopiù a cultivar precoci , a basso tenore di amido, i tuberi non sbriciolano al taglio , ma come si dice in gergo "tengono la fetta". TIPO B: patate mediamente sode(buone per tutti gli usi) Devono appena essere leggermente farinose, ma restare intere alla cottura o appena appena sfaldarsi. Possono essere utilizzate per insalata, frittura e puree. TIPO C: Patate farinose . Di pasta quindi asciutta, tendente a sfaldarsi alla cottura , idonee per un buon puree, per gnocchi e per essere cotte al forno ; per essere fritte sono troppo asciutte e assorbono quindi troppo grasso. Agronicamente sono tipi semitardivi. --Le kennebek di cui hai accennato sopra possono assimilarsi a questo ultimo gruppo, perciò non sono molto indicate per fritture. Marcello
Buon anno a tutti, potresti indicarmi un paio di varietà x ogni tipologia ? parlavi di 4 tipologie ma ne vedo solo 3, ne manca 1 o è un errore di digitazione ? grazie in anticipo per le sempre precise informazioni.[/quote]
TIPO D: molto farinose, siamo al limite dell'utilizzazione per il consumo umano; sono tipi assai tardivi più idonei alla produzione di fecola e all'impiego zootecnico. dal momento che la pianta di patate si caratterizza per la scarsa adattabilita ai vari ambienti , per la diversa risposta della pianta al clima e sopratutto al terreno , sarebbe utile orientarsi su patate già coltivate in zona. Fammi sapere le varietà disponibili. Marcello
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Re: Patate, tipi di pasta e utilizzazione
05/01/2012, 17:27
Grazie nino per la precisazione,e grazie a voi tutti per esservi interessati al mio argomento!avevo capito che i semi erano all interno della patata infatti ero rimasto un pò perplesso. Sono rimasto incuriosito da questa cosa dei semi che vengono generati dal fiore,voglio provare a seminarli!
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Re: Patate, tipi di pasta e utilizzazione
19/02/2012, 15:43
Ciao a tutti! Andrea avrei voluto risponderti,ma anche io sono alle prime armi nella coltivazione di questo ortaggio. Sono tornato per aggiornare questo argomento,e per porvi altre domande. Oggi in un negozio di alimentari ho acquistato una varietà di patate per frigere,varietà CLEOPATRA. nell aspetto esteriore erano molto belle,poi sbucciandole presentavano delle macchie nere vicino la buccia come se fossero ammaccate,dentro erano sane però.potrebbero essere ammaccature? Credete sia una buona varietà? Se le pianto credete che germogliano,o sono state trattate chimicamente e non lo fanno? Grazie
me lo sono sempre chiesto anche io. Ho fatto una ricerca in rete e il risultato è questo:
Elevato contenuto di sostanza secca Se la patata possiede questo requisito presenta il vantaggio di richiedere meno lavoro, essendo minore la quantità di acqua che deve essere eliminata. Un altro vantaggio è dato dalla minore quantità richiesta di olio da incorporare nel prodotto trasformato, che risulta così anche più croccante. Le patate da destinare per esempio alla produzione di patatine fritte a fette (chips) devono contenere dal 20 al 24 per cento di sostanza secca.
ah ecco ! Perchè non riuscivo a capire se era un riferimento al "valore nutritivo" inteso soprattutto come fornire energia o appunto a quello che hai detto tu... grazie