Non è passata inosservata, molti si sono espressi contrariamente e vi sono molte associazioni che portano avanti una raccolta firme per cambiare questa legge.
Qui trovi informazioni e puoi anche firmare la petizione.
Il fatto è che per i piccoli coltivatori non è cambiato niente, anche qui ci si scambia semi fra noi, senza che nessuno venga arrestato. Il problema è quando si entra nel mercato globale.
Per quanto riguarda l'autoproduzione di semi, non so darti molti consigli. Essenzialmente dovresti controllare l'impollinazione, (vuoi una zucca tonda? Fai in modo che si impollini solo con altra zucca tonda), selezionare i semi più belli delle piante migliori..ma qualcun altro ne saprà sicuramente meglio.
la raccolta dei semi varia a seconda del tipo di pianta.... quelle che fanno i bacellini tipo prezzemolo rucola ecc basta lasciare crescere e aspettare che sia secco poi si frantuma e si raccolgono e semini per i frutti occorre scegliere fra i primi più grossi e belli lasciarli maturare completamente e togliere i semi facendoli asciugare prima di archiviarli.. per i pomodori si lasciano nel sugo per alcuni giorni perchè fermentano e si purificano, poi si lavano e si asciugano..
Custode ha scritto:Il vantaggio di utilizzare i propri semi è che la pianta, generazione dopo generazione, si "adatta" all'ambiente in cui viene coltivata. E' così che sono nate molte varietà tipiche "locali". Certo ci vogliono anni per ottenere buoni risultati..e una selezione ben accurata della semente.
Concordo pienamente ed è x questo che a volte mi intestardisco nel portare avanti certe produzioni, a prescindere dalla resa. Questa convinzione è maturata in seguito ad esperienze personali dopo aver perso x negligenza, un pò di anni fa, due varietà (una di fagioli e l'altra di zucchini) ereditate da mio padre e che praticamente risultavano particolarmente resistenti agli afidi. Attualmente è autoprodotta tutta la produzione di legumi (piselli, fave, cicerchie e fagioli). Negli ultimi anni sto cercando di migliorare le mie conoscenze x la selezione dei semi e vedo che sono venute fuori interessanti segnalazioni. Saluti
Ciao, se non ho capito male ibridi significa che vengono incrociate specie orticole con specie diverse o selvatiche, in modo da ottenere piante più robuste. Il risultato è una pianta sterile, un po' come il mulo, ibrido tra asino e cavallo. Per quanto riguarda gli ogm, invece, la non riproducibilità del seme dovrebbe essere voluta e prodotta artificialmente. Un caro amico ricercatore in biotecnologie(mediche per fortuna) mi ha giustificato il fatto dicendo che la ditta produttrice di semi ogm, viste le grandi spese di ricerca e tecnologia per produrre i semi, deve poi vendere semi sterili in modo da recuperare soldi per diversi anni. Se dovessero vendere sementi ogm fertili dovrebbero venderle a tantissimo. Sta di fatto che la cosa preoccupa parecchio. A proposito, secondo voi un seme non fertile(ad esempio di mais) nutre quanto uno fertile? Il nutrimento deriva solo dalle proteine, vitamine ecc... o c'è anche qualcos'altro?
Ciao, un seme ibrido non è che sia per forza sterile, anzi, normalmente non lo è. Un pomodoro ibrido deriva dall'incrocio di due varietà diverse di pomodoro, magari una che fa i pomodori grandi, l'altra che invece è meno sensibile ad una qualche malattia ma i pomodori fanno schifo. Incrociando queste due varietà si ottiene una con frutti grandi e poco sensibile alle malattie e che quindi è una ottima varietà. Se invece prendiamo i semi di questa pianta, i caratteri si ri-mischieranno a caso, e magari si crea una pianta che fa i pomodori schifosi e si ammalano, oppure che si ammala ma li fa grandi eccetera. Ovviamente potrebbe riuscire anche una pianta che non si ammala ma li fa buoni, ma è fortuna. Per questo è meglio non usare semi dalle varietà ibride. Di fatto però, si potrebbe avere fortuna ed ottenere piante anche meglio di quelle che già si avevano, visto che l'incrocio dei caratteri è casuale. Se vedi qui, http://amicidellortodue.blogspot.com/20 ... -2010.html vedrai che dai semi di una melanzana sono nate piante molto diverse l'una dalle altre, proprio a causa dell'ibridazione con altre varietà.
per le OGM invece è come dici, tutta questione di soldi... ma un po' perché spesso sono anche ibridi, oltre che ogm ciao Carlo
ci si puo sbattere la testa a destra e a sinistra quanto si vuole,per trovare un motivo oculto della over offerta di semi F1 da parte di ditte cattive,siano loro straniere,ma anche italiane.il fatto è semplice:negli ultimi 30 anni la richiesta dei varri mercati di verdura estata sempre in crescita,è risultata la necesita di selezionare ceppi di semi/nuove varieta che siano molto piu produttive rispetto alle vecchie tipologie di semi,sempre tutto raportato alla stessa superficia disponibile.quindi abbiamo chiesto gli F1,adesso ci li teniamo.ovviamente,per motivi di tutela interna,o altro,siano loro Semencoop,SAIs,de ruiters,enza zaden,olter,non hanno minimmamente cercato di selezione i loro ibridi anche sotto aspetto di trasmissione dei geni riproduttivi dall F1 all F2,mica son stupidi. altro discorso,diverso per lo scambio dei semi.sempre di piu,ci si trova,da produttori parlando ,a far fronte a 2 problemi:la crescente domanda di produzione da parte dei mercati,e la sempre piu crescente richiesta di prodotti OGM Free.quindi,una uniformizazione di standard sui semi estata sempre auspicata da varri produttori,che,ovviamente,si oppongono allo scambio dei semi tra varri micro produttori,a detta loro,per salvaguardare la qualita stesso dell seme,poi per far si che varri incidenti di percorso non possano far,in condizioni speciale,si che nascono delle nuove varieta,non regolamentabili da nessun standard,nè rintraciabili semai fosse il caso in momenti di aparizione di possibili difetti che potrebbero periclitare la salute umana o zootecnica,che essa sia.in poche parole:abbiao piu cura su quello che desideriamo,di sicuro qualcuno li nell buoi sta facendo di tutto per accontentarci.ma siamo poi sicuri che ci piaccera?!