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L'importanza dellepiante medicinali in zootecnia: mercato..

11/08/2009, 10:41

10 settembre 2009 CRA-PCM Giornata di studio "L'importanza delle piante medicinali in zootecnia: mercato, prospettive, nuove applicazioni" XXI Salone Internazionale del Naturale - SANA, Bologna

Il successo delle edizioni precedenti ha imposto l’organizzazione di un nuovo evento che possa ampliare e consolidare le tematiche legate alla validazione dell’impiego delle piante officinali in zootecnia. La giornata si articolerà in una serie di interventi tenuti da esperti del settore appartenenti alle principali istituzioni scientifiche nazionali del settore.

La Giornata di studio si propone di ampliare e consolidare le tematiche legate alla validazione dell’impiego delle piante officinali in zootecnia. Le novità riguardano in primo luogo la presenza di nuovi enti di ricerca ed Università (Enea C.R. La Casaccia, Istituto Superiore di Sanità, Istituto Zootecnico Sperimentale Lazio e Toscana, CESME, Centro Agricoltura ed Ambiente “G. Nicoli”, Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Milano, Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bologna, Facoltà di Agraria dell’Università di Sassari) che porteranno i risultati di importanti applicazioni terapeutiche per animali da allevamento. Lo scopo centrale della giornata di studio è la necessità di incrementare l’utilizzo razionale dei fitoterapici nella zootecnia del nostro Paese, in analogia a quanto già avviene in diversi Paesi europei.

Il pericolo di possibili epidemie pandemiche è oramai ben chiaro nell’immaginario collettivo e travalica facilmente i confini territoriali direttamente interessati. Gli aspetti negativi di insensate gestioni intensive si abbattono con inaudita violenza ad effetto boomerang su tutta la fascia produttiva del prodotto in odore di pericolosità, e generano immediati spostamenti nei consumi e determinano orientamenti normativi sempre più restrittivi e vincolanti a tutela della salute del consumatore.

Sebbene i sistemi a conduzione biologica appaiano penalizzati da fattori di base (minore redditività e produttività, specializzazione della filiera di produzione, ecc.) una lenta deriva accompagna il loro progressivo affermarsi a scapito di quelli convenzionali. La deriva subisce periodicamente delle accelerazioni improvvise, dovute allo scatenarsi di improvvisi allarmi che scuotono l’opinione pubblica e quindi i consumatori.

In prima linea il settore zootecnico che si è dovuto confrontare con svariati allarmi epidemiologici, che hanno riguardato diverse filiere produttive (pollo alla diossina, mucca pazza, influenza aviaria), relativi a vecchie o a completamente nuove patologie che hanno fortemente influenzato gli andamenti del mercato, anche con la consapevolezza di rappresentare una pressante fonte di inquinamento ambientale. La tendenza di opposizione a questi fenomeni ha come parte trainante l’agricoltura e la zootecnia biologica, nei quali è divenuto obbligatorio l'uso di sostanze naturali di origine vegetale nella difesa dalle fitopatie, fisiopatie ed epizoozie come prescritto dalla attuale normativa (Reg. CEE 1078/99, 2092/91, Dir. CEE 1804/99, D.M. 4 agosto 2000).

Gli animali da reddito, allevati in ambienti diversi da quelli d’origine, sono divenuti meno resistenti alle malattie, e sempre più afflitti da patologie (tecnopatie) condizionate dagli andamenti climatici, dalle risorse alimentari, dall’allevamento in strutture confinate che costringono al ricorso massiccio di farmaci a fini curativi e preventivi.

La Fitoterapia ha notevoli possibilità di sviluppo in medicina veterinaria. E’ auspicabile la sua estensione anche negli allevamenti convenzionali perché sempre più afflitti da emergenze sanitarie quali, per esempio, le malattie sistemiche causate da entità infettive trasmesse da insetti vettori contro le quali non esiste mezzo di lotta per risanare animali infetti. Il successo del suo sviluppo è legato indissolubilmente, al corretto impiego delle erbe e dei loro estratti, in base alla validazione con metodi scientifici della loro efficacia, qualità e sicurezza. Gli obiettivi dell’iniziativa sono quindi da una parte quello di riportare esempi di importanti applicazioni terapeutiche per animali da allevamento e dall’altra evidenziare la tendenza ad incrementare l’utilizzo razionale dei fitoterapici nella zootecnia del nostro Paese, in analogia a quanto già avviene in diversi Paesi europei.

L’iniziativa è in particolare indirizzata, oltre agli esperti del settore, anche ad operatori dell’area sanitaria zootecnica, quali i medici veterinari, per i quali è previsto l’accreditamento E.C.M.

Re: L'importanza dellepiante medicinali in zootecnia: mercato..

11/08/2009, 10:45

La Fitoterapia nei piccoli animali - di Francesco Vignoli
http://www.rivistadiagraria.org/riviste ... brica=2006
Marco
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