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Esame di maturità, tesine, scelta universitaria, riforma, progetti e altro dal mondo dell'Istruzione agraria
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Tema di Italiano 2011: Siamo quel che mangiamo?

22/06/2011, 15:52

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Siamo quel che mangiamo?
DOCUMENTI
«“Le evidenze scientifiche pubblicate nell’ultimo anno non lasciano dubbi - dice Massimo Volpe, presidente della Siprec (Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare) - la vita sedentaria è un rischio per il cuore. Se a questo si aggiunge che spesso si mangia male, il quadro generale peggiora. Commettiamo troppi peccati di gola, trascuriamo la dieta mediterranea e gli alimenti cardine di una sana alimentazione. Pochissimi sanno davvero giudicare la salubrità di un alimento, molti si nutrono in modo disorganizzato”. Il 95 per cento, continua l’esperto, dichiara che il pranzo è il pasto più importante, ma poi l’80 per cento sceglie una pasta molto condita accompagnata dal pane. Un italiano su due mangia carne magra, ma c’è un buon 20 per cento che sceglie carni grasse più volte alla settimana; il 45 per cento consuma formaggi come minimo tre volte alla settimana. Uno su tre, poi, mangia pesce appena una volta alla settimana, mentre andrebbe consumato almeno due, tre volte. “Dobbiamo modificare le nostre abitudini - dice il cardiologo - e renderci conto che la salute del cuore si costruisce mattone dopo mattone, proprio come una casa. Sia il medico che il paziente possono imparare a fare prevenzione”.»
Adele SARNO, Otto ore seduti? Il cuore rischia doppio. Arriva l’auto-test per la prevenzione, “la Repubblica” – 1 aprile 2011
«Mercoledì 17 novembre 2010. La quinta sessione del Comitato Intergovernativo dell’UNESCO [...] ha iscritto la Dieta Mediterranea nella prestigiosa lista (sc. del patrimonio culturale immateriale dell’umanità). [...] La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità. Tuttavia, la Dieta Mediterranea (dal greco diaita, o stile di vita) è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo.»
CNI-UNESCO, La Dieta Mediterranea è patrimonio immateriale dell’Umanità, www.unesco.it
«La politica alimentare [...] si deve basare sul concetto che l’energia primaria della vita è il cibo. Se il cibo è energia allora dobbiamo prendere atto che l’attuale sistema di produzione alimentare è fallimentare. […] Il vero problema è che da un lato c’è una visione centralizzata dell’agricoltura, fatta di monoculture e allevamenti intensivi altamente insostenibili, e dall’altro è stata completamente rifiutata la logica olistica, che dovrebbe essere innata in agricoltura, per sposare logiche meccaniciste e riduzioniste. Una visione meccanicista finisce con il ridurre il valore del cibo a una mera commodity, una semplice merce. È per questo che per quanto riguarda il cibo abbiamo ormai perso la percezione della differenza tra valore e prezzo: facciamo tutti molta attenzione a quanto costa, ma non più al suo profondo significato. […] Scambiare il prezzo del cibo con il suo valore ci ha distrutto l’anima. Se il cibo è una merce non importa se lo sprechiamo. In una società consumistica tutto si butta e tutto si può sostituire, anzi, si deve sostituire. Ma il cibo non funziona così.»
Carlo PETRINI in Petrini-Rifkin. Il nuovo patto per la natura, “la Repubblica” - 9 giugno 2010
«Mangiare mentre si legge la posta, si gioca o si lavora al pc può avere serie conseguenze sulla nostra forma fisica. [...] Secondo quanto riportato dalla rivista American Journal of Clinical Nutrition, chi mangia svolgendo altre attività, sia questa navigare in internet o sui profili degli amici su Facebook, è più propenso ad esagerare con le quantità in quanto non ha il senso delle calorie che sta realmente introducendo e inoltre ha più voglia di dolci. [...] Quindi nonostante sia costume sempre più diffuso quello di mangiare rimanendo “connessi” col mondo intorno a noi, per chi ci tiene a non mettere su chili di troppo, meglio evitare le distrazioni durante i pasti e focalizzare l’attenzione su quello che si sta consumando.»
Silvia MAGLIONI, Mangiare davanti al computer fa male alla linea, www.leonardo.it

Re: Tema di Italiano 2011: Siamo quel che mangiamo?

22/06/2011, 15:54

“Siamo quello che mangiamo?” I maturandi nel saggio breve per la prova di italiano si sono interrogati su questo dilemma. “Noi risponderemmo di sì - dice senza esitazione l’Anga, l’Associazione che riunisce i giovani di Confagricoltura - siamo d’accordo con il filosofo Ludwig Feuerbach, siamo quello che mangiamo perché siamo situati all'interno della natura”.

“La traccia di italiano alla maturità è un argomento che ripropone con forza il tema dell’alimentazione e della sostenibilità - confermano i Giovani di Confagricoltura -. Cibarsi, necessità primaria dell’uomo, è intimamente legato con la produzione delle campagne, con un modello produttivo adeguato ai nostri tempi, che sia attento alla qualità, alla salute, all’ambiente”.

“La traccia della maturità strettamente correlata all’agricoltura, unita alla crescita delle iscrizioni alle facoltà di Agraria, è una bella presa di coscienza del ruolo economico e sociale del nostro settore - conclude l’Anga -. La campagna italiana è antica, “naturale”, scandita da ritmi millenari, ma al tempo stesso modernissima per l’innovazione e la competizione sui mercati. Vitale è continuare a dare l’attenzione e l’importanza, nell’insegnamento, nelle riflessioni politiche e sui media ad una visione completa dell’agricoltura”.
Fonte Confagricoltura

Re: Tema di Italiano 2011: Siamo quel che mangiamo?

22/06/2011, 17:29

Traccia molto stimolante, probabilmente se avessi dovuto affrontare l'esame avrei scelto questa! ;)
Avrei puntato sul concetto chiave della Dieta Mediterranea, non come semplice cibo, ma come stile di vita; indicazione celata anche nell'etimologia della parola "dieta", dal greco diaita, o stile di vita.
Ci sarebbe rientrato bene anche qualche cenno alla Filiera Corta in campo agro-alimentare, in merito al consumo di prodotti locali e di stagione.

Qualche studente del Forum ha scelto questa traccia?
ciao,
Luke

Re: Tema di Italiano 2011: Siamo quel che mangiamo?

22/06/2011, 19:21

Qui ci sono tutte le tracce della Prima Prova - Esame 2011:
http://www.agraria.org/italiano/index.htm
Marco

Re: Tema di Italiano 2011: Siamo quel che mangiamo?

23/06/2011, 0:02

Luke ha scritto:Qualche studente del Forum ha scelto questa traccia?
ciao,
Luke
Io! :D
Le altre le ho saltate a priori! Ho aggiunto anche qualche accenno all'importanza della salvaguardia della biodiversità in agricoltura.

Incrociamo i diti!!! :mrgreen:

Re: Tema di Italiano 2011: Siamo quel che mangiamo?

23/06/2011, 10:53

Seth ha scritto:
Luke ha scritto:Qualche studente del Forum ha scelto questa traccia?
ciao,
Luke
Io! :D
Le altre le ho saltate a priori! Ho aggiunto anche qualche accenno all'importanza della salvaguardia della biodiversità in agricoltura.

Incrociamo i diti!!! :mrgreen:



Benissimo, sono contento che ci sia qualcuno sensibile a queste tematiche!
Ne riparliamo ad esame finito,
a presto,
Luke

Re: Tema di Italiano 2011: Siamo quel che mangiamo?

23/06/2011, 17:31

Luke ha scritto:Benissimo, sono contento che ci sia qualcuno sensibile a queste tematiche!
Ne riparliamo ad esame finito,
a presto,
Luke
Ci ho fatto la tesina sull'argomento! Titolo: "Zootecnia e Biodiversità: un binomio inscindibile". Magari sembrano paroloni, ma secondo me è proprio così! ;)

Re: Tema di Italiano 2011: Siamo quel che mangiamo?

23/06/2011, 20:43

io ho scelto questa ieri :D
oltre a parlare della fortuna del popolo italiano nell'avere come patrimonio "la dieta mediterranea" ho parlato della tendenza sempre più presente nel nostro paese di ricorrere ai fast food, ho poi parlato molto della riscoperta dei prodotti tipici del nostro paese, dei famosi prodotti a km 0 che fanno bene al produttore, al consumatore e all'ambiente, della tutela del made in Italy e di associazioni come Coldiretti o Slow Food che la tutelano( fra l'altro vi era proprio come documento un intervista a Carlo Petrini, fondatore di Slow Food) poi ho parlato dell'industrializzazione dell'agricoltura e degli allevamenti con tendenza alla quantità e non alla qualità ed in fine il delicato tema dei cartelli sui cereali (multinazionali che stoccano le materie prime per far aumentare il prezzo e poi rivenderle improvvisamente) o ancor peggio della distruzione di frutta o verdura se vi è un esubero di produzione e quindi un calo dei prezzi... quest'ultima tutta collegata paradossalmente ai problemi di alimentazione nel mondo

Re: Tema di Italiano 2011: Siamo quel che mangiamo?

23/06/2011, 21:25

Pure io ho scelto questa!!
Mi pare che per gli studenti d'agraria era di certo la migliore da scegliere!

Re: Tema di Italiano 2011: Siamo quel che mangiamo?

24/06/2011, 15:31

Anch'io ho scelto questa traccia, sotto forma di articolo d'opinione. Devo dire che mi è piaciuta molto. Ho puntato sulla dieta mediterranea, spiegando l'importanza che hanno i prodotti locali per diffondere le tradizioni di un tempo e per tutelare il paesaggio.
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