Salve, a parer vostro sarebbe meglio una magistrale in: -Scienze agrarie -Biotecnologie dell'ambiente e della salute -Pianificazione ambientale Sono tutte e tre molto interessanti, in particolare vorrei chiedere se qualcuno che è in possesso della magistrale in scienze agrarie sa come muovere i primi passi nell'ambito lavorativo. Grazie
Sono tutte e tre lauree magistrali che possono avere degli sbocchi interessanti, possono inoltre far accedere a percorsi lavorativi molto simili (tutte e tre probabilmente danno accesso alla professione di Dottore Agronomo ed Agrotecnico?) tuttavia dovresti specificare meglio la sede di svolgimento e la classe di laurea per darti maggiori informazioni.
Muovere i primi passi in ambito lavorativo non è difficile vista l'infinità di settori ed ambiti in cui si può lavorare sia da dipendenti che da liberi professionisti sia nel pubblico che nel privato... poi di mezzo c'è sempre la crisi ed un mercato del lavoro in Italia un po' fiacco pero' di certo una laurea in questi ambiti è simile ad una in ingegneria o economia e quindi grossi problemi di occupazione non vi sono.
Il consiglio mio, specie nella scelta di una magistrale, è di non fare il classico scienze agrarie che trovo un po' troppo generico ed inadatto al mondo del lavoro . Infatti in questo momento i filoni che richiedono professionalità non sono quelli della classica agricoltura produttiva, ma gli ambiti in maggior sviluppo sono quello dell'ambiente/pianificazione/verde e quello dell'agroalimentare/commercializzazione e marketing.
Quindi una sorta di ingegneria ambientale? Credi sia competitiva come laurea nel mondo del lavoro, oppure è surclassata da ingegneri civili e laureati in scienze ambientali?
Nonloso ha scritto:Quindi una sorta di ingegneria ambientale? Credi sia competitiva come laurea nel mondo del lavoro, oppure è surclassata da ingegneri civili e laureati in scienze ambientali?
Un po' diverso da ingegneria ambientale dove tutto è focalizzato sulla progettazione ed anche da scienze ambientali ove si fa solo studio e classificazione delle componenti ambientali. In questo corso di Agraria invece si abbina la parte progettuale a quella di studio e classificazione a quella di gestione del territorio, agli aspetti economico estimativi ecc... La visione dei problemi è molto più a 360 gradi. Ed infatti spesso l'agronomo di questo ramo coordina gruppi di lavoro (es_ grandi opere, piani...) con ingegneri, geologi, architetti laureati in scienze ambientali ecc... proprio perché conosce un po' tutte queste materie siappur (ovvio) in modo meno approfondito di ogni singolo specialista. Quindi la ritengo una laurea competitiva e valida per questo, oltre che per il fatto che permette agevolmente di cambiare ambito di attività con disinvoltura e con solo brevi periodi riqualificazione ed approfondimento.