Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
Re: la crisi dovè qui non sembra
10/05/2013, 9:27
però chi riusci a stare aggrappato alla campagna, non ha conosciuto la fame come chi viveva nelle città..
ed erano tempi che con un albero di ulivo ci campavano 3 famiglie, una forma di caciocavallo poi era un lusso..
beh, mi pare che un po' di fame ci fosse anche in campagna allora... non dimentichiamoci che c'era molta emigrazione all'estero. Intere regioni italiane ( al sud ma anche il veneto) si sono quasi spopolate per andare in America, Australia, nord Europa,sud America, ecc...
l'orticello è sicuramente una risorsa, ma campare di sola campagna oggi come oggi è un'altro discorso, si sta incastrati nelle logiche di mercato a meno di non lavorare sotto banco. Pensare poi di eliminare la moneta è una bella illusione. Le differenze sociali, i poveri e i ricconi purtroppo sono sempre esistiti, sarebbe già tanto se questi ultimi pagassero le tasse anche loro invece di portare i capitali all'estero!!
Le differenze sociali, i poveri e i ricconi purtroppo sono sempre esistiti
Vero sono sempre esistiti ma purtroppo dopo una sostanziale crescita dei meno abbienti abbiamo visto rapidamente allargarsi la forbice tra i due ceti ma quel che peggio abbiamo visto aumentare esponenzialmente quelli più in basso nella scala sociale mentre i ricconi contemporaneamente hanno aumentato il loro peso complessivo
sarebbe già tanto se questi ultimi pagassero le tasse anche loro invece di portare i capitali all'estero!!
su questo purtroppo non c'è da ridere c'è da piangere ..............e nessuno li ferma
non dimentichiamoci che c'era molta emigrazione all'estero
Già c'era ed è un fenomeno in rapida ripresa. Giovani che riprendono i sentieri dei nonni/bisnonni sono una amara realtà
Non cadiamo nel surreale, vivere di campagna ha un senso se si rinuncia ad energia elettrica e tutte le altre spese della vita di moderna, l'imu e le altre spese non posso certo pagarle con la campagna. Per un discorso puramente alimentare aiuta certo, se rinuncio a tutti gli altri cibi che la terra non può dare o se non opportunamente lavorati.
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
Re: la crisi dovè qui non sembra
10/05/2013, 23:45
beh, oddio c'è anche un modo di vivere in campagna un po' più moderno, però l'agricoltura diventa un lavoro, la cascina un 'azienda, si pagano le tasse e compagnia bella. la storia dell'eremita è un po' difficilino da sostenere ..e se poi ti arriva lo stesso la cartella di Equiltalia? e se ti pignorano l'orto?
eh ma l'alternativa è vivere senza lavoro , in case di città dove si pagano affitti equivalenti ad 1 e piu stipendi?
pensate la normale famiglia di città periferia che deve pagare 1500 euro di affitto al mese,
quando c'era l'emigrazione dopo l'unità d'Italia, la gente lasciava il poco che aveva per inseguire un sogno, il frigorifero, la fiat cinquecento, ed erano comunque tempi in cui si poteva fare, ma ora? la prospettiva di non avere neanche quel poco che si aveva una volta..
ma è stata una crisi ben pilotata, prevista e voluta da tempo, leggete su "signoraggio" e vi fate una idea..
beh ma io mi riferivo ai prezzi delle grandi città come Roma, Milano e Grintosauro ha ragione, troppa disparità di trattamenti tra lavoratori dipendenti e liberi. se non è discriminazione questa..
hai ragione bisognerebbe riequilibrare i benfici che hanno i dipendenti col resto dei lavoratori autonomi , perche oggi effettivamnete nessuno piu a queste condizioni assumerebbe una persona a tempo indeterminato