La comunicazione online dei produttori di olio EVO

SergioE ha scritto::D Vedi tu continui a pensare che ...

Limitati a leggere quello che scrivo, ciò che penso io potrebbe non essere di tua conoscenza.

Camino ha scritto:Sarebbe interessante leggere l'opinione dei produttori

Non hanno nulla da dire o non ci sono produttori che frequentano questo forum?

La tua è una mezza giusta affermazione:

"Quando il prezzo varia dai 4 ai 10-15 euro/litro, forse bastano 100-200 litri per recuperare i costi di gestione e manutenzione di un sito."

Conosco un paio di produttori del ponenete Ligure che esportano in Germania, sui 14€ litro, ma non fanno
testo tra tutti i produttiri della provincia....

Ciao

Camino ha scritto:Secondo voi, perchè dopo oltre vent'anni di internet la situazione è ancora questa?

Sarebbe interessante leggere l'opinione dei produttori

a naso ti direi:
perchè l'olio di qualità è un prodotto di nicchia, fai un sondaggio e vedi quanti comprano olio dop, e quanti olio a 2 euro.
perchè l'olio è un prodotto che sul web perde potenza, non puoi sentire l'odore, il sapore ecc...puoi solo vedere la scatola.
perchè l'italia è un paese di vecchi che non si fidano a comprare da internet.
al momento gli acquisti su internet sono fatti principalmente da giovani che non comprano certo olio.
l'olio non è uno di quei prodotti che puoi acquistare a scatola chiusa su internet, ma devi conoscere il prodotto.
se non conosci il prodotto e lo acquisti non puoi fare il reso come per altri prodotti.
perchè come in tutta l'agricoltua i margini di guadagno sono così bassi che non si hanno disponibilità per investire sull'immagine

Mimmodm, io sintetizzerei: carenza di formazione e mezzi.

mimmodm ha scritto:perchè l'olio di qualità è un prodotto di nicchia, fai un sondaggio e vedi quanti comprano olio dop, e quanti olio a 2 euro.

Serve più informazione per i consumatori!

mimmodm ha scritto:perchè l'olio è un prodotto che sul web perde potenza, non puoi sentire l'odore, il sapore ecc...puoi solo vedere la scatola.

Nel supermercato succede la stessa cosa.

Comunque, il giorno che reputassi conveniente vendere il prodotto, vale a dire quantità sufficiente per farne un qualcosa che si giustifichi, di tutte le rogne, incombenze, parassiti, ecc, senza perdermi in contorsioni mentali, vado da amazon, pago quanto dovuto e ci pensano loro.

Aiutare i piccoli olivicoltori ad affacciarsi su internet, è stato il motivo che ci ha spinto a creare un sito come Taggiasca.com. La quota d'ingresso, allora, non era un granchè, si aggirava sui 50 euro più una piccola percentuale sul prodotto venduto.
Avevamo iniziato anche con un fatturato interessante, che ci spinse a credere nel progetto.
Non funzionò lo stesso .... un vero peccato e occasione persa.

SergioE, ci sono mille possibilità per fare e-commerce, ognuno sceglie quella che preferisce, poi ci sono un numero infinito di altre possibilità di vendere al di fuori dell'e-commerce. Ad esempio Giovanni Carli cominciò in sella alla sua bici.

PierVi, grazie per la segnalazione del sito, vedo che il dominio è stato riservato nel 1999, periodo del boom di Internet.
Secondo me la vostra idea iniziale era allora ed è tutt'ora ottima, ma è probabile che nel metterla in pratica abbiate commesso qualche errore. Un progetto web che funzioni contempla tante cose, ma in quegli anni molti pensavano che un webmaster avesse TUTTE le competenze necessarie per far decollare il progetto con successo, molti la pensano così ancora oggi.

Negli anni '90 i costi di un webmaster erano molto più alti di oggi, la quota di 50 euro mi sembra irrisoria per il progetto nel suo insieme, a meno che non fossero centinaia, ma dubito.
Bisogna considerare che negli anni '90 eravamo agli inizi del web, tanti errori sono serviti anche per capire e imparare, molte tecnologie si sono evolute, basta pensare a Google nato a fine 1997 e poi al cosidetto web 2 ecc. ecc.
Insomma, gli anni '90 del web sembrano preistoria se osservati dal punto di vista odierno.

Qualche anno prima di voi, nel 1996, sbarcò su internet anche un famoso oleificio di Oneglia, a tutt'oggi stanno continuando a vendere con successo solo via internet.

Gli insuccessi li vediamo in tutti i settori, basta pensare alle iniziative editoriali, quanti ci provano e quanti sopravvivono!?
Nella ristorazione, quanti ristoranti hanno aperto e chiuso entro cinque anni?
Nel web a maggior ragione, visto che è nato soltanto una ventina di anni fa e c'era molto da imparare.

Vedo che il vostro sito è in fase di rifacimento, vi faccio tanti auguri.