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Processo di estrazione dell’olio, olio di oliva e oli di semi, proprietà, frodi, mercato, legislazione
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etichetta

22/10/2008, 20:54

cosa deve esserci scritto precisamente sull'etichetta dell'olio di oliva per immetterlo in commercio?è vero che i recipienti non devono superare la capacità di 5 litri?

Re: etichetta

20/06/2009, 12:42

Da oggi deve essere indicata anche la provenienza delle olive: finalmente!
Marco

Re: etichetta

26/06/2009, 18:16

diciture obbligatorie per l'olio extravergine o vergine:
1- olio extravergine (o vergine) di oliva
2- "olio di oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici"
3- Responsabile del prodotto nome, indiriizzo (puo' essere il produttore della materia prima)
4- luogo di confezionamento se diverso dal luogo di produzione (solo indirizzo)
5- indicazioni sullo smaltimento del contenitore (es:non disperdere il vetro nell'ambiente)
6- data di scadenza. (in questo caso non e' una vera scadenza ma un consiglio al consumatore:"da consumarsi preferibilmente entro il).se non si possiede il n.ro di lotto, indicare la data per intero (1 mag. 2010)
7- nuove norme per la legge sull'origine: occorre chiedere un cod. a barre al centro reg. repressioni frodi e farsi vidimare l'apposito registro carico\scarico.
***Noi produttori non siamo contenti di questa legge perche' aumenta la produzione di carta e adempimenti burocratici mentre nel ns caso l'origine e' comunque garantita

bye
piervi

Re: etichetta

26/06/2009, 18:19

mi sono dimenticato la capacita' del contenitore

Re: etichetta

27/06/2009, 12:54

Entra in vigore il regolamento europeo, approvato il 4 febbraio 2009, che obbliga a indicare in etichetta l'origine delle olive per gli oli extravergini e vergini.
Marco

Re: etichetta

27/06/2009, 14:31

Marco ha scritto:Entra in vigore il regolamento europeo....
Marco


per ora sospeso in Italia: se ne parlera' ta pochi giorni a luglio
bye

Re: etichetta

27/06/2009, 14:50

Sei sicuro, perchè mi risulta che il ministro festeggerà il 1° luglio ad Assisi?
1 luglio 2009, Assisi, Basilica Superiore di San Francesco
“FESTEGGIAMO L’OLIO ITALIANO E LA LEGGE CHE LO TUTELA”
Ciao,
Marco

Re: etichetta

28/06/2009, 8:12

Marco ha scritto:Sei sicuro, ....


sicuro e' una parola grossa.
cosi' mi ha detto l'incaricato della mia associazione.
cmq parlando in giro, quasi nessuno, compresi gli imbottigliatori, sono in regola perche' non e' ancora chiaro come si deve fare.
Le organizzazioni degli industriali, per ovvi motivi, stanno remando contro da matti e anche le associazioni di agricoltori non sono tutte daccordo. Vedremo come va a finire.
bye
p.

Re: etichetta

29/06/2009, 13:00

Il prossimo primo luglio sarà una data storica per il mondo dell’agricoltura. Quel giorno infatti entrerà in vigore il Regolamento Europeo che obbliga a indicare, per gli oli vergini ed extravergini, l’origine delle olive in etichetta.

L’entrata in vigore del Regolamento garantirà a 450 milioni di cittadini europei maggiore trasparenza dell’informazione in etichetta e maggiore sicurezza alimentare. I produttori italiani avranno uno strumento in più per concorrere sui mercati internazionali.

Il 1 luglio ad Assisi verrà celebrata la Santa Messa da Padre Giuseppe Piemontese, custode del Sacro convento dei Francescani, per il mondo dell’olio, nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi, proprio l’1 luglio, alle ore 11.00.

Dopo la Messa, sul sagrato antistante la Basilica, verrà prodotta la prima bottiglia d’olio etichettata, che sarà poi donata al Padre Custode: un gesto che significherà simbolicamente l’inizio di una nuova stagione per l’olio d’oliva italiano.

Re: etichetta

01/07/2009, 20:22

ETICHETTATURA DELL’OLIO D’OLIVA
Regolamento (CE) n. 182 della Commissione Ue del 6 marzo 2009 che modifica il Regolamento (CE) n. 1019/2002, relativo alle norme di commercializzazione dell’olio d’oliva.
Il nuovo regolamento comunitario risponde pienamente al principio del consumo consapevole e della corretta informazione per il consumatore. Grazie alla trattativa italiana, infatti, d’ora in poi chi comprerà una bottiglia di olio d’oliva saprà con certezza cosa sta acquistando, e sarà pienamente informato sulla provenienza del prodotto.
Con questo regolamento, la designazione dell’origine degli oli vergine ed extravergine di oliva (di cui all’art. 4) è obbligatoria a partire dal 1° luglio 2009.
Ciò vuol dire che in etichetta occorrerà indicare obbligatoriamente uno Stato membro (es.: ITALIA) o un riferimento ad uno Stato membro.
Nel caso di oli di oliva originari di più di uno Stato membro o di un Paese terzo, occorrerà indicare in etichetta una delle seguenti diciture:
- “miscela di oli di oliva comunitari” oppure un riferimento alla Comunità
- “miscela di oli di oliva non comunitari” oppure un riferimento all’origine non comunitaria
- “miscela di oli di oliva comunitari e non comunitari” oppure un riferimento all’origine comunitaria e non comunitaria
Con “riferimento” si intende una informazione analoga, come ad esempio Unione europea, una lista di Stati membri o Paesi terzi, un nome di una regione geografica più grande di un Paese.
Oltre alla obbligatorietà dell’etichettatura, il regolamento europeo prevede che i singoli Stati membri possono decidere autonomamente in merito a un eventuale regime di riconoscimento di tutte le imprese che confezionano sul loro territorio: nel caso italiano, ovviamente, in Italia. Diversamente dall’attuazione della precedente norma comunitaria, l’Italia ha deciso di semplificare le procedure, prevedendo nel decreto di attuazione anziché un regime di riconoscimento, una registrazione telematica, in un apposito elenco nell’ambito del SIAN (Sistema informativo agricolo nazionale).
Per tutelare il rispetto delle norme sull’etichettatura, ai fini dei controlli, è inoltre prevista la tenuta di un registro sul quale annotare tutte le produzioni, le lavorazioni e le movimentazioni degli oli. La rete di controlli sul territorio è demandata al Mipaaf, tramite la sua struttura dedicata, l’Ispettorato per il Controllo della Qualità (Icq). Anche questo registro è in via telematica, attraverso il SIAN.
L’utilizzo delle strutture informatiche consentirà, tra l’altro, di ridurre i costi della filiera.
Per quanto riguarda le sanzioni, in attesa di una norma specifica si applicano le sanzioni amministrative pecunarie previste dal D.Lgs. 30 settembre 2005 n. 225 e dal D.Lgs. 27 gennaio 1992 n. 109 e successive modifiche.
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