semplificazione DOP e cancellazione denominazioni - Campania

Leggo che si sta procedendo ad una semplificazione delle numerose DOP per favorire, a quanto pare, le esportazioni verso mercati in espansione (Cina).
In particolare in Campania si pensa a ridurre le DOP ad una sola, immaginando di accorparle in un unico nome (Campania, Vesuvio, Napoli... tutte ipotesi)
Qualcuno di voi meglio informato ne sa di più?

Non sono a conoscenza dei nuovi sviluppi europei, tuttavia questa è una pratica già possibile in America e In Australia dove si può indicare la regione e-o lo stato di produzione. IN italia questa semplificazione porterebbe a ridurre la diversificazione del prodotto italiano, tuttavia credo che non ci sia una regola che vieta di indicare il nome della regione. Per quanto riguarda la DOP ci dovrebbero poi essere delle limitazioni per poterla richiedere.

Il problema ovviamente non è l'aggiunta del nome della Regione, ovvio che non sia vietato. Il problema è, per un Paese con una quantità di vitigni autoctoni e con ricchezza di produzioni locali anche con una tradizione affermata, decidere di "semplificare" cancellando le denominazioni storiche ma sconosciute al grande pubblico extracontinentale (di questo si tratta) con denominazioni da cinema.
Si possono postare link ad articoli di riviste o giornali?

Ne ho sentito parlare anche da noi, non penso che sia una cosa immediata ma hanno cominciato a parlarne.
Secondo me, se vogliono fare un bel lavoro, andranno verso appunto delle DOP unitarie ma con l'indicazione della sottozona per preservare le nicchie storiche, un po' come si fa nel monferrato per barolo/barbaresco.
Un barolo di Verduno può essere molto diverso da un barolo di La Morra ma queste differenze sono più appannaggio degli appassionati, mentre invece per il mercato ha più senso porsi generalmente come "Barolo" come vino che ha dei parametri di lavorazione standard "minimi" stabiliti dal disciplinare per la garanzia della qualità (ad esempio appunto per i baroli l'invecchiamento in legno minimo di 18 mesi, che però non vieta al produttore di farne 36 per dire)

sparrow ha scritto:Il problema ovviamente non è l'aggiunta del nome della Regione, ovvio che non sia vietato. Il problema è, per un Paese con una quantità di vitigni autoctoni e con ricchezza di produzioni locali anche con una tradizione affermata, decidere di "semplificare" cancellando le denominazioni storiche ma sconosciute al grande pubblico extracontinentale (di questo si tratta) con denominazioni da cinema.
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Ciao Marco

Il problema delle denominazioni, specie dei vini, non è semplice. Da una parte se se vuole avere la forza per esplorare i mercati esteri, bisogna avere i numeri. Dall'altra si rischia di uniformare, spesso verso il basso, certe tradizioni vitivinicole. Forse sulle IGT una certa semplificazione aiuterebbe.