In questi giorni forse sono stato un pò confuso con le domande che ho fatto
cerco di essere più specifico:
Quest'anno volevo provare a fare un pò di vino senza alcun additivo.
Ho a disposizione circa 60 litri di mosto ormai prossimo alla fine della fermentazione. Mi chiedevo, cosa mi consigliate di fare appena la fermentazione sarà finita?? Travaso in damigiane chiuse ermeticamente cosi da far depositare i residui e poi solo in un secondo momento imbottigliare??
In giro ho letto di persone che imbottigliano appena la fermentazione è finita. Cosi facendo, a loro dire, si ottiene un vino con qualche residuo in più, però il rischio che diventi tutto aceto diminuisce parecchio!
Ovviamente il problema si pone proprio per la mancanza di metabisolfito..
Sì, conviene imbottigliare solo in un secondo momento, perlomeno appena hai raggiunto un certa stabilità.
Il consiglio è quello di lavorarlo in maniera tranquilla, senza correre troppo. Il vino, così come tutte le cose, hanno bisogno di pazienza e di calma prima di essere bevibile. Motivo per cui, è necessario fare tutta quella serie di operazioni (filtrazioni e stabilizzazioni) prima di imbottigliarlo.
mmm leggevo che teoricamente è possibile pastorizzare il vino.. In francia si utilizzava questa tecnica già alcuni secoli fa. Secondo voi è fattibile?? ed effettivamente si ha qualche giovamento significativo?
La pastorizzazione è un procedimento che veniva usato in passato, adesso si è pensato di sostituirlo con un trattamento meno invasivo e più efficace, quale la stabilizzazione a freddo per la precipitazione tartarica e la microfiltrazione per la rimozione delle impurità.