alessiozanon ha scritto:Vi sollevo un altro problema.
Purtroppo lattifere iperselezionate sono come macchine perfette , se le razioni non sono sufficienti a sopperire alle esigenze produttive, l'organismo non reagisce producendo meno latte ma si crea uno squilibrio per cui l'animale continua a produrre tanto andando ad intaccare le proprie riserve energetiche compromettendo la propria salute.
Ecco il vero problema che comporta un tipo genetico altamente produttivo sottoposto a condizioni alimentari ed ambientali inidonee.
Anche se il discorso che fai tu, in linea teorica non fa una piega, io non ho trovato pieno riscontro a ciò nella pratica di stalla. Ho fatto quasi un anno, nel '99 a oltre trenta litri di media stalla, le vacche stavano bene e tutto girava regolare con buona soddisfazione mia e degli animali poi, qualcosa ha cominciato ad andare storto e non sono più stato capace di ingravidare le vacche per un bel pò, il guaio si è risolto così come è venuto, seenza che ne capissi veramente le ragioni e ora, anche per il fatto che gli animali sono praticamente in mano ai miei dipendenti, mi barcameno tra i 27 e i 29 litri di media stalla però, sono comunque ottimista perchè gli animali, dopo un altro periodo nero, rimangono gravidi, mastiti non ne ho molte, con le frisone e giorni di lattazione pazzeschi, siamo a 240 gg di media ma abbiamo lavorato e stiamo abbassando questo valore a ordini di grandezza più presentabili, consegno un latte al 4,4% di grasso e 3.70% di proteine.
Se mi dai il tuo indirizzo di posta ti allego il foglio delle ananlisi.
Ora tutto questo per dire che, gli animali non è che proprio deperiscono se gli fai una razione più fibrosa, stanno semplicemente meglio. Quì da noi, i tecnici della Purina (tanto per non far nomi) sono tutti esaltati con le razioni al 16-17% di proteine e si vantano di avere in mano le stalle più produttive del nord itallia, io credo sia da li che scaturiscono certi dati sulla quota di rimonta degli allevamenti di frisona in italia.
Non dimentichiamo neanche che, per il discorso che si faceva riguardo ai tori miglioratori, noi abbiamo dovuto diventare i primi allevatori al mondo per poter vendere un pò di seme in giro e forse è anche questo che ci ha condotto dove siamo arrivati.
Comprendimi, non voglio essere polemico però credo che quello che vogliamo far credere di essere è un po diverso da quello che dovremmo fare per vivere in pace con noi e con i nostri animali perchè se a luglio, agosto, settembre, con trentacinque gradi di temperatura e il 90% di umidità relativa, per mantenere i 32 litri di latte al giorno pensiamo che l'unico problema che può avere l'animale sia una rinfrescatina all'aria e continuiamo a insistere con pastone, insilato d'erba e 25-30 kg di silomais nella razione allora a ottobre-novembre, quando gli animali iniziano a scoppiare non serve disturbare il padreterno per capire di chi è la colpa di ciò, basta andare 60 giorni indietro con la memoria
A presto.