07/05/2018, 16:12
09/05/2018, 10:56
09/05/2018, 13:50
Alessandro1944 ha scritto:Ho parlato con l'entomologo che aveva studiato alcuni anni fa attacchi di scolitidi su giovani impianti di castagno in Piemonte.
Tu riporto.
- In quel caso la specie fu identificata come Xyleborus dispar, tuttavia i suoi attacchi non producevano l'estrusione di quella sorta di stuzzicadenti di segatura.
- Usualmente questo tipo di insetti vivono su forestali e aggrediscono piante indebolite da malattie o stressate, come potrebbero esserlo giovani astoni di fruttiferi per il trapianto o a causa di patimenti per freddo intenso; però se la popolazione aumenta essi potrebbero portarsi anche su piante non debilitate.
- Dai suoi contatti gli risulta che recentemente è stata segnalata una nuova specie su piante da reddito, del genere Xylosandrus (dovrebbe essere X. germanus), e potrebbe essere quello che è andato sul tuo castano: ti metto un link
http://www.unipd.it/esterni/wwwfitfo/xylosandrus.htm" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank).
- Circa la lotta mi ha detto che la vernice che provarono a impiegare può andar bene su astoni di melo ma non tanto su quelli di castagno che sono più delicati. L'impiego di trappole, sia pure per il monitoraggio, può risultare controproducente in quanto è vero che catturano ma anche attirano.
- L'uso di piretroidi è di dubbia efficacia poiché bisognerebbe quantomeno tenere per lungo periodo in copertura la piantagione. Nel caso da lui studiato si sono resi conto che almeno quella specie di scolitidi si muoveva già a febbraio con temperature sopra i 10°C; ovviamente tutto va in realtà rapportato alla specie.
In definitiva la cosa migliore, se l'attacco è limitato a uno o pochi astoni, sarebbe sradicare e distruggere.
Ti consiglio cmq di raccogliere esemplari che potrebbero servire per una identificazione di specie.
Per caso da Minoprio ti hanno risposto?
09/05/2018, 19:18
09/05/2018, 20:29
Alessandro1944 ha scritto:Dal tuo racconto tendo a pensare che gli scolitidi erano presenti in zona anche prima del tuo impianto e che abbiano trovato - si spera solamente - quell'esemplare in stato di debolezza e perciò aggredibile.
Avrei piacere se mi tenessi informato ove i tecnici di Minoprio pervenissero a una ID dello scolitide.
Sul sito di CABI X. germanus è descritto come in grado di spostarsi anche ben oltre un paio di km e come specie fortemente invasiva. In mezzo secolo dalla sua introduzione dall'Asia è divenuto probabilmente uno tra gli scolitidi più dominanti nei boschi europei e in USA sta provocando danni sia su noce sia su castagno. Gli attacchi di questo scolitide sono riconoscibili per quelli che in inglese vengono chiamati toothpick-like frass tubes, ossia quegli stuzzicadenti di segatura (similmente quindi a X. crassiusculus).
P.S. Il PF che hai nominato non lo trovo nel repertorio dei prodotti fitosanitari, anzi la permetrina mi risulta revocata da tempo per impiego agricolo (ancorché sia ampiamente usata per altri scopi come ad es. negli spot-on per cani e per usi civili e industriali come credo il prodotto succitato: in pratica presumo non sia formulato con i soliti bagnanti-adesivanti-disperdenti dei PF per impiego in agricoltura).
09/05/2018, 21:58
Jo3 ha scritto:...Io invece ho il forte sospetto che tale scolide sia stato introdotto da una delle piante di recente piantumazione ...
10/05/2018, 4:51
Alessandro1944 ha scritto:Jo3 ha scritto:...Io invece ho il forte sospetto che tale scolide sia stato introdotto da una delle piante di recente piantumazione ...
Ma la pianta attaccata è tra quelle di recente piantumazione? Molto meglio se fosse così ovvero se era già minata al momento del trapianto se avvenuto nei mesi pregressi, in quanto sarebbe sufficiente l'eliminazione dell'esemplare colpito per eradicare con buone probabilità il parassita.
Riguardo al prodotto l'avevo visionato direttamente sul sito della marca che lo commercia e letto anche la scheda tecnica e quella di sicurezza. Come ti ho detto non lo trovo catalogato tra i prodotti fitosanitari per impiego in agricoltura ma per usi civili/industriale (cambia l'etichetta e anche molto probabilmente la formulazione in quanto a coadiuvanti), senza con ciò voler esprimere un giudizio circa l'uso che intendi farne.
Ti auguro vivamente di risolvere per tutta la fatica e l'impegno che hai profuso: sono pochi quelli che cercano di rivalorizzare terreni, sforzo che in definitiva è bene per tutti.
11/05/2018, 12:41
11/05/2018, 13:51
11/05/2018, 15:05
Alessandro1944 ha scritto:Era decisamente colonizzato.
Mii sembra dall'ultima foto di intuire che le gallerie siano tappezzate di un materiale scuro che dovrebbere essere il fungo che gli ambrosia beetles si portano appresso in modo che si sviluppi entro le gallerie stesse e fornisca loro nutrimento.
Aspettiamo la determinazione di specie (probabilmente del gen. Xylosandrus).
Mi sono permesso di mettere nel mio archivio una tua foto.
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