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            | Autore | Messaggio |  
			| Federico82 
					Iscritto il: 18/07/2008, 12:28
 Messaggi: 238
   | domanda dal curioso di nascita: io amo la montagna, non capisco perchè in zone dove l'olmo e il faggio sono autoctone, per il rimboschimento si usano i pini o gli abeti... c'è un motivo razionale o solo perchè il sottobosco è pulito?   _________________
 Sapere Aude
 
 
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			| 21/07/2008, 15:02 | 
					
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			| Marco Sez. Supporto Didattico 
					Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
 Messaggi: 70313
 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
 Formazione: Laurea in Scienze agrarie
   | Ciao Federico,concordo pienamente. Premetto che non sono un forestale ma un agronomo. Nei rimboschimenti fatti negli ultimi decenni sono state quasi sempre usate conifere quali abete rosso, pino nero e pino silvestre (o addirittura specie esotiche) in zone dove non c'entrano nulla con le specie autoctone.
 Forse si voleva creare un aspetto alpino anche sugli Appennini!
 Anche nella mia zona d'origine, per anni non si è piantato altro che abete rosso, creando boschi primi di vita nel sottobosco! Mi sembra che ultimamente qualcosa stia cambianbo, finalmente. Ciao, Marco
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			| 21/07/2008, 17:40 | 
					
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			| Federico82 
					Iscritto il: 18/07/2008, 12:28
 Messaggi: 238
   | speriamo davvero cambi qualcosa, fra la caccia e la deforestazione ormai la fauna è ridotta ai minimi termini. _________________
 Sapere Aude
 
 
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			| 22/07/2008, 9:24 | 
					
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			| Marco Sez. Supporto Didattico 
					Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
 Messaggi: 70313
 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
 Formazione: Laurea in Scienze agrarie
   | Speriamo. Comunque, almeno in Trentino non c'è il problema della deforestazione, anzi, in alcune valli, come la mia (Val Rendena) c'è stata un'eccessiva forestazione che ha portato alla scomparsa di pascoli e prati-pascoli di mezza quota.Ciao,
 Marco
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			| 22/07/2008, 9:43 | 
					
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			| Federico82 
					Iscritto il: 18/07/2008, 12:28
 Messaggi: 238
   | però! davvero curioso! guarda: questa foto l'ho scattata nel parco nazionale dei sibillini, dal monte redentore verso la piana di castelluccio, quei quattro sparuti alberi sulla destra è quello che rimane di un bosco che ricopriva tutta la valle!!!  la riforestazione è stata unicamente effettuata per fare quella specie di "italia" che si vede di sbieco sulla foto, in posizione centrale! _________________
 Sapere Aude
 
 
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			| 23/07/2008, 12:59 | 
					
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			| Marco Sez. Supporto Didattico 
					Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
 Messaggi: 70313
 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
 Formazione: Laurea in Scienze agrarie
   | Lo trovo un intervento un po' discutibile dal punto di vista ambientale.Ciao, Marco
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			| 23/07/2008, 14:06 | 
					
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			| Kamioka 
					Iscritto il: 02/07/2008, 14:44
 Messaggi: 106
 Località: Carsoli (AQ)
   | Marco ha scritto: Lo trovo un intervento un po' discutibile dal punto di vista ambientale.Ciao, Marco
Anche dal punto di vista estetico non è che sia granché.
 
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			| 23/07/2008, 23:49 | 
					
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			| Flavio Sez. Tartufi 
					Iscritto il: 16/01/2008, 1:19
 Messaggi: 6072
 Località: Sesto F.no (FI)
 Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
   | Ciao Federico82,è veramente impressionante! E' uno scempio!!
 Mi riferisco ovviamente alla deforestazione totale, che fra l'altro provoca molti danni sia dal punto di vista ambientale che naturalistico..
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 Saluti,
 Flavio.
 
 
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			| 24/07/2008, 1:05 | 
					
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			| pupte 
					Iscritto il: 02/06/2008, 11:40
 Messaggi: 59
   | un tecnico mi spiegò che in genere venivano piantate conifere e poi sostituite con piante autoctone....le sostituzioni però non avvengono mai...sia perchè questi interventi non sono pianificati sia perchè c'è sempre qualcuno che al 4-5° anno della pineta ha la bella idea di bruciare tuttoda noi c'èra rimasto del pino d'aleppo che è stato ben gradido dalla processionaria.....
 
 
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			| 25/07/2008, 15:08 | 
					
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			| Flavio Sez. Tartufi 
					Iscritto il: 16/01/2008, 1:19
 Messaggi: 6072
 Località: Sesto F.no (FI)
 Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
   | Purtroppo accade che, effettuando rimboschimenti con piante alloctone, spesso queste vengano attaccate da parassiti, batteriosi o funghi che portano frequentemente alla morte delle piante stesse. Ogni rimboschimento dovrebbe essere fatto da persone competenti, che possano mettere in atto un piano gestionale che tenga conto degli equilibri naturali e ovviamente l'impatto che questo potrà avere in futuro nei confronti dell'ambiente e di tutti gli organismi che lo compongono.
 Questo vale per le piante così come per gli animali; inserendo una specie non autoctona in un determinato ambiente è possibile rompere gli equilibri che si erano formati fino ad allora, sconvolgendo a volte l'intero ecosistema. Per fare un esempio basti pensare agli effetti che ha causato la presenza del Gambero Killer o del Siluro nelle nostre acque...
 _________________
 Saluti,
 Flavio.
 
 
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			| 25/07/2008, 15:20 | 
					
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